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GRECIA, Entrambi possono raffigurare divinità, personaggi eroici o esseri…

- - - - si divide in tre sottoperiodi:
        
        arcaico tardo
        
        primo arcaico
        
        arcaico maturo
      - Pittura: purtroppo di dipinti non è rimasto niente (o quasi)
        
        Vasi decorati: pittura a figure rosse e contorno nero o viceversa, a figure nere e contorno rosso; veniva raffigurata la figura umana ed episodi eroici
      - Scultura: decorazione di templi
        
        Frontone: la sua forma triangolare (con altezza limitata al centro e angoli alle due estremità molto acuti) obbligava ad escogitare soluzioni compositive che si adattassero a tale spazio ristretto. Di conseguenza, all'inizio si cercò di ridurre via via le dimensioni delle figure dal centro verso i vertici del triangolo (tralasciando le sproporzioni che si venivano a creare) con storie raffigurate per singoli episodi autosufficienti. Successivamente, le storie narrate diventavano un unicum e le proporzioni dei personaggi si fecero tra loro congruenti
        
        Metope: le loro esigue dimensioni e la loro posizione elevata, imponevano la rappresentazione di scene con un numero limitato di personaggi (all'interno di ogni metope) alti quanto più possibile. Anche in questo caso, si passò da una raffigurazione di singoli episodi per ogni riquadro, al racconto di un'unica storia o di eventi omogenei tra loro.
      - Architettura: si sviluppa l'architettura dei primi templi, intesi come dimora terrena degli dei, con pianta rettangolare in mattoni crudi e tre elementi caratteristici sempre presenti: il NAOS (spazio destinato alla custodia della statua del Dio), il PRONAO (spazio porticato antistante la cella, con funzione di filtro religioso tra la cella e l'esterno) e le COLONNE (di vario numero in relazione alle dimensioni e, quindi, all'importanza del templio).
        
        Ordine architettonico: serie di regole geometrico-matematiche e rapporti proporzionali mediante le quali le dimensioni di ogni elemento di un edificio sono sempre messe in rapporto tra loro e con quelle dell'edificio stesso nel suo insieme
        
        Ordine dorico: il più antico dei tre e utilizzato solo per la costruzione dei templi. Tale ordine origina dai "Dori del Peloponneso"
        
        Trabeazione
        
        Fregio: si sviluppa lungo l'intero perimetro del tempio con un ordinato e ritmico alternarsi di metople e triglifi
        
        Metope: lastre di pietra, originariamente lisce, in epoca classica iniziano ad essere decorate e dipinte a bassorilievo con scene tratte dalla mitologia dell'antica Grecia
        
        Triglifi: scanalature verticali per fa defluire meglio l'acqua e costituiti da motivi decorati
        
        Cornice: aggettante al fine di proteggere i bassorilievi dalla pioggia
        
        Architrave: collega orizzontalmente fra loro le varie colonne e serve da sostegno per l'intera trabeazione, sulla quale si poggiano a loro volta le travi del tetto
        
        Frontone
        
        Colonna: assimilata alla potenza della figura maschile e formato da:
        
        Fusto: realizzato in più pezzi (rocchi) che vengono sovrapposti tra loro a secco e fissati l'uno all'altro con un perno centrale di bronzo. Inoltre, il fusto è rastremato in modo non uniforme verso l'alto, cioè con il diametro alla base maggiore di quello al collarino. Infine, la superficie non è liscia, ma scanalata con spigoli vivi, ossia priva di qualsiasi smussatura o arrotondamento
        
        Capitello: formato da un echino nella parte inferiore e un àbaco nella parte superiore
        
        Crepidoma: massiccio basamento in pietra, costituito da tre o più gradini per sopraelevare la struttura e separare la residenza degli Dei dal livello umano e terreno
        
        Ordino ionico: trae origine dall'oriente, precisamente dai "Ioni".
        
        Colonna: assimilata alla slanciatezza della figura femminile
        
        Fusto: formato da più rocchi sovrapposti; tale fusto è meno rastremato di quello dorico, non ha entasi ed è solcato da almeno 24 scanalature che non si succedono più mediante spigoli vivi, ma mediante spigoli smussati
        
        Capitello: composto da un piccolo echino convesso decorato a òvoli e dardi, da due morbide volute e da un sovrastante abaco
        
        Base: Vitruvio la paragone ad un elegante calzatura femminile
        
        Trabeazione
        
        Fregio: continuo e percorre senza interruzione l'intero perimetro dell'edificio e arricchito, inoltre, da bassorilievi
        
        Cornice: meno sporgente di quella dorica, ma essenzialmente simile
        
        Architrave: tripartito orizzontalmente, cioè formata da tre fasce sagomate una più grande dell'altra (partendo dall'alto verso il basso) (struttura aggettante)
        
        Crepidoma: massiccio basamento in pietra, costituito da tre o più gradini per sopraelevare la struttura e separare la residenza degli Dei dal livello umano e terreno
        
        Frontone
        
        Ordine corinzio: arriva un secolo dopo rispetto agli altri due ordini. Tra origine dalle foglie d'acànto cresciute a Corinto. Tale ordine risulta essere il più raffinato e snello fra gli ordini architettonici greci
        
        Crepidoma: basamento in pietra, costituito da massimo due scalini
        
        Colonna: assimilata alla slanciatezza della figura femminile
        
        Fusto: solcato da almeno 24 scanalature a spigoli smussati (uguali a quelli ionici)
        
        Capitello: composto da un nucleo a forma di cono detto càlato e attorno ad esso si dispongono delle foglie stilizzate di acanto organizzate su due registri in relazione all'altezza che formano due corone (a volte altre tre). Sopra la seconda (e quando c'è la terza) corona sopravanzano degli steli (detti caulicoli) terminanti ognuno con un calice da cui si dipartono le volute
        
        Base: riprende quella ionica, ma ulteriormente rialzata mediante il plinto (parallelepipedo a base quadrata)
      - Scultura a tutto tondo
        
        Scultura dedalica (il nome deriva dal primo artista che iniziò a rappresentare la figura umana: Dedalo): figure frontali, con gambe unite, dettagli anatomici incisi, pettinatura egizia e volto triangolare o a forma di U. L'esempio meglio conservato è la "Dama di Auxerre"
        
        I soggetti rappresentati sono riconducibili a due tipologie:
        
        Kouros: giovane uomo nudo (per risaltare le qualità fisiche, intellettuali e morali) in posizione stante, con testa eretta, braccia stese lungo i fianchi, pugni serrati e gamba sinistra avanzata rispetto alla destra
        
        Kore: giovane donna vestita (per esaltare la sua funzione di moglie e madre), con testa eretta, piedi uniti e un braccio steso lungo il fianco e l'altro piegato sul petto
        
        Si distinguono tre correnti:
        
        Attica: si cerca di armonizzare meglio le varie parti del corpo, per conseguire meglio un maggior equilibrio di volumi e una più razionale unitarietà delle singole parti
        
        Ionica: attinge dalla tradizione orientale, con una maggiore raffinatezza e attenzione ai particolari anatomici e uso di proporzioni più dolci e slanciate; in tale corrente, vi è una più ampia liberta compositiva con il risultato di avere figure meno rigide e spigolose che porranno le basi per la "statutaria classica"
        
        Dorica: si preferisce rappresentare la figura umana maschile (ovviamente nuda), l'uso di forme semplici e squadrate e l'adozione di proporzioni massicce con la ricerca di una certa simmetria fra le varie parti del corpo (senza alcun riferimento con la reale grandezza del corpo umano)
    - - Classico maturo
      - Stile ricco
      - Classico iniziale
      - Classico tardo
    - - Periodo geometrico
        
        Pittura vascolare con decorazioni geometriche a vernice nera su tutta la superficie del vaso
      - Periodo orientalizzante
        
        Pittura vascolare con decorazioni a vernice nera con motivi naturalistici, miti ed eroi
      - Periodo del proto-geometrico
        
        Pittura vascolare con decorazioni geometriche a vernice nera nella parte alta del vaso
      - ancora...
        
        Si abbandona il concetto miceneo di città fortezza, per abbracciare quello di una nuova e più funzionale organizzazione del territorio e del potere, denominata "Polis": organizzazione sociale e di convivenza civile, formata da liberi cittadini che si autogovernano. La "Polis" come struttura urbana, si compone di più parti, tra loro collegate da relazioni di carattere sociale, economico e politico:
        
        Asty: posta nella parte bassa e sede delle abitazioni e delle botteghe; cuore sociale della polis
        
        Acropoli: posta nella parte alta della città e sede dei templi e dei santuari; cuore simbolico e religioso della Polis
        
        Agorà: piazza principale e luogo di trattative e affari, nonché sede del mercato principale e successivamente anche delle assemblee libere dei cittadini; cuore civile della polis
        
        Chòra: la campagna della polis e luogo da dove i cittadini traevano il loro sostentamento
    - - Primo ellenismo
      - Medio ellenismo
      - Tardo ellenismo