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QUINTO ORAZIO FLACCO - Coggle Diagram
QUINTO ORAZIO FLACCO
LE SATIRE
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carattere polemico, atteggiamento di condanna dei difetti della società ma tono più pacato, rispetto ai toni violenti degli epodi. Giudica i difetti dell’umanità ma ironicamente, ponendo anche se stesso al centro delle critiche.
modello: Lucilio, soprattutto per quanto riguarda il punto di vista formale: con Lucilio si afferma l’esametro come metro di riferimento delle satire.
ma Orazio critica la mancanza di cura formale e la violenza verbale
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egli ironizza su tipologie umane stereotipate, non su individui precisi; colpisce più il vizio piuttosto che il singolo peccatore
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Le satire sono costituite da 2 libri: nel II libro questo atteggiamento problematico, già presente nel primo libro, si amplifica ulteriormente.
Sembra quasi che questa ricerca dell’autàrkeia (pace interiore) si trasformi in una sorta di Utopia, un mondo ideale in cui rifuguarsi.
LE ODI
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I contenuti sono posti in modo simmetrico nei 4 libri, e c’è un grandissimo sperimentalismo metrico.
Linguisticamente procede con il labor limae
Le odi parlano di questioni personali di Orazio, e per la maggior parte sono ambientate in casa sua.
Alcune però sono politiche, e nel caso del carmen seculare c’è anche una commissione (l’unica) di Augusto.
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tema erotico:
per lui l’amore è un gioco di schermaglie tra i due amanti e tale atteggiamento è anche dovuto alla sua dottrina, ovvero l’epicureismo
La forma di appagamento migliore per Orazio è apprezzare le piccolezze dei giorni quotidiani, soprattutto perché tutto ciò che ci circonda è fuggevole.
CARPE DIEM
se tutto ciò che ci riguarda è destinato a estinguersi con noi, il saggio non può che accontentarsi di godere di ciò che la vita quotidianamente gli offre facendo tesoro dei piaceri già vissuti.
l'aurea mediocritas (misura e moderazione) è contrastata da avaritia e ambitio, sentimenti a causa dei quali l’uomo non gode di ciò che possiede
il poeta cerca rifugio in una dimensione intima (hortus conclusus), lontana dalla vita cittadina, in compagnia di amici sinceri, osservando ciò che lo circonda con disincanto poiché transitorio (come l’amore).
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Riferenti a Pindaro
Orazio è convinto che non è necessario il dramma siccome tutto si conclude con la morte. È necessario quindi affidarsi alla religione o realizzare che viviamo per la morte, perché sottoposti al tempo; l’unico modo per sfuggire alla morte è fare letteratura
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GLI EPODI
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Dal punto di vista linguistico gli epodi alternano registri crudi e violenti, scurrili con altri decisamente più pacati.
EPISTOLE
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2 libri
I LIBRO
Orazio non può più agire, si sente bloccato, e ormai percepisce questo vuoto esistenziale
strenua inertia
fallimento dell’aurea mediocritas —> percepisce vuoto perché non sa nemmeno più cosa desiderare, siccome ormai ha tutto
Posto il problema, Orazio lo affronta solo in maniera didattica ma non giunge a una soluzione: senso di impotenza e immobilità
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