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le alternative all'assolutismo 7.3 (storia) - Coggle Diagram

- - - - L' Inghilterra del seicento conobbe due rivoluzioni: la prima fu lo scontro tra re e parlamento, la seconda fu la nascita della monarchia costituzionale che fu detta Glorious Revolution
        
        anche se erano due rivoluzioni in realtà furono due momenti di un unico grande processo che distrusse la monarchia assoluta e creò il regime del King in Parliament
- - - - il parlamento formato da una buona parte di puritani si oppose e creò un documento chiamato Petition of Rights
        
        nel 1628 re Carlo 1 sciolse il parlamento e per 10 anni fu l'unico a governare il paese, ma nel 1639 lo restaurò perchè in Scozia era in corso una rivolta e per avere nuovi finanziamenti occorreva il suo appoggio
        
        ma la Scozia era calvinista, come molti parlamentari, che non sostennero la guerra, così il re fu costretto a sciogliere dopo pochi mesi il parlamento e questo fu il così detto Short Parlament
- - - - il 30 gennaio 1649 fu decapitato Carlo 1 per la prima volta nella storia la testa di un re rotolava a terra per volontà del popolo, ma ci fu un nuovo problema:
        
        il capo dell'esercito, Cromwell, prese in mano la situazione: sciolse il Parlamento e si oppose alle frange più radicali dell'esercito, come i cosiddetti evellers, che volevano appunto livellare le differenze sociali, per la rivoluzione inglese iniziava una nuova fase, autoritaria e militaresca
        
        Alla morte di Cromwell il parlamento decise di richiamare il re, così Carlo II, figlio del defunto Carlo I, tornò in patria e riprese la politica filo-assolutistica del padre, la situazione si aggravò quando sali al trono il fratello Giacomo Il, di simpatie cattoliche.
        
        oltre alla minaccia dell'assolutismo si aggiunse il ritorno all'obbedienza alla Chiesa di Roma, era troppo per il Parlamento e la corona d'Inghilterra fu offerta a Guglielmo IlI d'Orange, lo statolder d'Olanda, e come primo atto Guglielmo firmò il Bill of rights, una costituzione in cui accettava di governare sotto il controllo del parlamento