Il crollo di Wall Street nel 1929 segnò l'inizio della Grande Depressione, colpendo tutti i settori dell'economia. Il fallimento delle banche ostacolò l'accesso alle risorse necessarie per la produzione, causando la chiusura di molte imprese e la disoccupazione di milioni di persone. La crisi coinvolse anche l'agricoltura, il ceto medio e i dipendenti pubblici. In tre anni, la produzione industriale negli Stati Uniti si dimezzò, con oltre 13 milioni di disoccupati. La fame colpì i ceti più poveri nelle città, portando a un diffuso malcontento. La crisi si diffuse rapidamente in Europa, colpendo gravemente l'economia di paesi come Germania, Austria, Regno Unito, Francia e Italia, già indeboliti dalla Prima Guerra Mondiale.