Tiberio era disgustato del clima politico che si era creato perciò si ritiro nella sua villa di capri continuando a governare lo stato da li, con la lontananza dell'imperatore discese Elios iano, il prefetto del pretorio (comandante della guardia personale dell'imperatore), che controllava le coorti di pretoriani intorno alla capitale che godeva di un temibile potere. Influenzato da Seiano Tiberio si lascio andare a eccessi repressivi, con processi e condanne capitali per lesa maestà, che infine ne fu colpito, dato che Tiberio lo fece condannare a morte sospettandolo di congedare ai suoi danni.
gli ultimi anni di governo di Tiberio, furono torbidi e sanguinosi, ma Tiberio fu riconosciuto un bravo governatore per essere ricucito ad ottenere un consolidamento del principato in una fase complicata. Tiberio muore nel 37dc e la sua scomparsa fu salutata a Roma come una liberazione: il senato non gli riservò l'apoteosi
il senato scelse come successore Caglio, chiamato Caligora per i calzari che portava da bambino. Caligora era figlio del generale Germanico
salito al potere caligora abbandona il formale rispetto augusteo per il regime repubblicano e cerco di trasformare il principato in una monarchia di tipo orientale.
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