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Gli Spartani,
una comunità di eguali - Coggle Diagram
Gli Spartani,
una comunità di eguali
mito:
storia:
Anche a Sparta il problema della mancanza di terre coltivabili si fece sentire presto e Sparta non scelse di fondare colonie → scelse la conquista
VIII-VII sec. → due lunghe e dure guerra contro la regione della Messenia, molto ricca . La conquista di questa regione fece di Sparta la polis più estesa della Grecia
Per fronteggiare le minacce esterne ed interne, già in questo tempo gli Spartani adottarono uno stile di vita duro e severo → città-accampamento, simile ad una grande caserma. Tutto era finalizzato alla formazione di efficienti cittadini-soldato. In breve tempo, la falange oplitica spartana divenne l’esercito più forte e temuto della Grecia.
Rigida divisione in tre classi: SPARTIATI, PERIECI, ILOTI
PERIECI:
gr. peri “vicino” e oikeo “vivo”, erano i membri delle comunità autoctone, non doriche, di Laconia e Messenia che non erano state ridotte in schiavitù; erano piccoli proprietari terrieri, oppure artigiani/commercianti; pagavano le tasse ma non avevano diritti; in caso di guerra dovevano prestare aiuto, ma in contingenti separati.
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SPARTIATI:
discendenti dei conquistatori Dori; ristretto gruppo di nobili, unici ad avere la cittadinanza, si chiamavano fra loro hòmoioi, uguali, perché tutti avevano gli stessi diritti e doveri
ognuno aveva un lotto di terreno uguale a quello degli altri, coltivato dagli iloti
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ILOTI:
lett. “i catturati”; antichi abitanti di stirpe non dorica resi schiavi per essersi opposti ai Dori al tempo della loro conquista della Laconia. Considerati proprietà comune degli Spartiati, lavoravano le loro terre. Erano considerati per questo una minaccia: ogni anno veniva dichiarata loro guerra e diventava lecito ucciderli → per gli Spartiati era come se la conquista del Peloponneso e la sottomissione dei suoi abitanti fosse un evento permanente, una guerra che non finiva mai.
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Per tenere in stato di sottomissione Perieci e Iloti, gli Spartiati facevano ricorso all’uso della violenza e alla forza del sentimento religioso
Secondo la tradizione, fu il dio Apollo, per bocca della Pizia, l’oracolo di Delfi, a dettare la costituzione di Sparta al legislatore Licurgo, che le mise per iscritto.
Il testo scritto delle leggi, si chiama la Grande Rhétra → parola: questo nome ci fa capire che inizialmente le leggi erano orali e che sono state oggetto di discussione prima di essere messe per iscritto.
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dall’XI sec popolazioni doriche si insediarono nel Peloponneso, vicino alla valle del fiume Eurota, sul sito dove anticamente sorgeva la rocca micenea di Lacedemone. Qui grazie al sinecismo di alcuni villaggi ebbe origine Sparta.
Per tali motivi la struttura urbanistica di Sparta è particolare → non ha mura difensive ma i suoi abitanti vivono in villaggi sparsi (Sparta in greco vuol dire proprio questo “sparsa”)
I Dori sarebbero scesi dal nord nel Peloponneso come alleati degli Eraclidi, i discendenti di Eracle, figlio di Zeus, per aiutarli a riconquistare il regno, tolto loro dal re di Micene.