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Giuseppe Ungaretti - Coggle Diagram
Giuseppe Ungaretti
SENTIMENTO DEL TEMPO
Cronologia dell'opera
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Uscì nel 1933, in duplice edizione
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Miti e leggende
L'aria di Roma, che Ungaretti vi respirò all'inizio degli anni venti, avvicinò il poeta anche alla mitologia.
Comincia improvvisamente a comparire tutto un mondo di divinità pagane maggiori e minori, di nomi, di luoghi e di suggestioni, completamente estraneo all'orizzonte dell'Allegria.
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TESTI LETTI
Di Luglio, pag M435
Scritto nel 1931, la poesia descrive gli effetti divoranti della calura estiva, che spolpa, distrucce e riduce in polvere ogni cosa.
Forre (gole, che vengono scavate dai fiumi), vengono sgretolate dall’estate a causa della secca. L’estate è vista come una donna che beve tutti i fiumi.
Con i suoi occhi roventi, rende la terra quasi scheletrica.
IL PORTO SEPOLTO , POI RIPUBBLICATO CON IL NOME DI ALLEGRIA DI NAUFRAGI E ALLEGRIA
Un diario di guerra
Tutti i testi recano in calce l'indicazione del luogo e del giorno di stesura e sono disposti in ordine cronologico.
La scelta della forma diario, traduce fedelmente l'esperienza di vita maturata in trincea
Uso di figure retoriche (metafore, analogie ecc…)
La cornice
La sequenza si presenta incastonata in una cornice di contenimento, formata da due coppie di liriche: In memoria e Il porto sepolto; Italia e Poesia.
La composizione di queste liriche obbedisce al proposito di conferire all'opera un'impronta organica.
Ungaretti destina i testi della cornice a funzioni di dedica e di enunciazione della propria poetica.
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I nuclei tematici
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Introduce il tema dell'alba, che rinvia, agli inizi del mondo all'archetipo della creazione
Non vengono usate parole di rancore ma solo di fratellanza e amore.
Va alla ricerca di un mondo libero dalla brutalità e dalla violenza, in cui godere con gli altri di relazioni cordiali e affettuose.
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TESTI LETTI
San Martino del Carso, pag M429
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Ungaretti pensa con tristezza agli uomini come lui, morti in combattimento. (Ci rimanda ai sepolcri di Foscolo; “una corrispondenza di amorosi sensi”).
Il poeta si fa carico di tanti lutti, trasformando il proprio cuore in un cimitero pieno di croci. (Analogia)
Veglia, pag M423
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Ungaretti è giunto sul Carso, ed è costretto a vegliare, in trincea, per una notte intera, "un compagno massacrato".
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Effetto sinestetico, (mette a confronto l’udito per quanto riguarda il silenzio e il tatto per quanto riguarda le mani).
I fiumi, pag M425
Scritta in versi liberi, di varia lunghezza.
Si chiama cosi perché vengono menzionati i fiumi della sua vita, cioè le fasi della sua vita attraverso i luoghi geografici legati a tanti aspetti della sua vita.
Primo fiume è l'Isonzo (fiume della guerra in cui combatte), fu teatro di sanguinose battaglie campali e di una logorante guerra di posizione.
Secondo fiume è il Serchio (ci troviamo a Lucca nella Garfagnana), fiume toscano delle sue radici famigliari
Terzo fiume è il Nilo, luogo dove era nato e cresciuto.
Quarto fiume è la Senna, inteso come periodo di formazione.
Parla di corolla intesa come fiore oscuro, la sua vita gli pare come la tenebra (riferito al momento della guerra).
C’ è un’analogia che riprende Baudelaire, per quanto riguarda i Fiori del Male.
Soldati, pag M434
Fu scritta in un momento terribile, sul fronte francese
La vita è appesa a un filo, i soldati come foglie di autunno, foglie secche che basta un po di vento per portarle via, come i soldati che sono alla merce degli spari nemici.
Sensazione di fragilità, di essere effimeri, di avere una durata della vita breve.
Sentimento struggente dell’attesa, come se la foglia aspettasse che tira il vento, come il soldato che aspetta in trincea e non conosce la sua sorte.
POETICA
La poesia ungarettiana si configura come una poesia del rinnovamento e della rinascita facendosi carico delle questioni del dolore del mondo.
RUOLO DELLA POESIA
La violenza del mondo non ha nulla a che vedere con il poeta che invece tocca le sfere delle metafisica.
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Ungaretti ha in se l'idea di un "paradiso perduto" cioè la nostalgia di un mondo perfetto, mitico, andato perduto.
MEMORIA STORICA
Nei suoi confronti il poeta riserva dei rancori, non gli piace.
Ungaretti vuole risalire alle origini.
Inseguire questa condizione fa della sua poesia una "poesia come inizio"
POETICA DELLA PAROLA
Sintetizza il testo al nucleo, dove il verso spesso coincide con il termine stesso, amplificando la profondità semantica della poesia.
Le parole usate alcune volte non riescono a costruire un discorso di senso compiuto.
La brevità è frutto di un profondissimo scavo.
La brevità della sua poesia hanno una straordinaria risonanza inducendo una lettura sillabata delle parole.
IL DOLORE
La raccolta allinea, in ordine cronologico, sei sezioni, simmetricamente dedicate: le prime tre, ai lutti domestici; le rimanenti alla catastrofe bellica.
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Ungaretti verso la scrittura diaristica di Allegria di naufragi, gli conferisce un'immediatezza di dettato.
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