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CELLULE - Coggle Diagram
CELLULE
MEMBRANA PLASMATICA / MODELLO A MOSAICO FLUIDO
composta da:
lipidi
proteine
(spostare materiali attraverso la membrana, ricevere segnali chimici)
carboidrati
(formano con lipidi e proteine dei glicolipidi o glicoproteine, si attaccano ad esempio alle proteine e fungono da riconoscimento)
maggioranza fosfolipidi
regione idrofila
(testa polare con
gruppo fosfato
che si lega con l'acqua, polare)
regione idrofobica
(code di acidi grassi fosfolipidici
lunghe e apolari
)
in ambiente acquoso formano un
doppio strato
con teste idrofile all'esterno
doppio strato fosfolipidico -> modello a mosaico fluido
le
membrane
(cellule animali membrane interne) non sono chimicamente identiche ma si
fondono
differenze per
composizione lipidica
(lunghezza catene acidi grassi, gradi di insaturazione= numero doppi legami C=C o per gruppi polari o no)
in alcune c'è il
colesterolo
(max
15%
, cellule animali, + resistenza)
fluidità
dipende da
composizione lipidica
temperatura
acidi grassi a
catena breve
, acidi grassi
insaturi
e
poco colesterolo
=
+fluidità
proteine di membrana
integrali
immerse nello
strato fosfolipidico
e hanno regioni sia
idrofobe
(interno membrana dove c'è la parte idrofoba dei fosfolipidi, ad α elica) e
idrofile
(parte esterna e interna della cellula acquose)
disposte in modo
asimmetrico
sui lati della membrana,
transmembrana
se escono da entrambi i lati
formano con i fosfolipidi solo legami non covalenti
periferiche
solo su un lato
della membrana (non entrambi), i lati della membrana hanno proprietà diverse
spesso legate a zuccheri o per formare glicoproteine o lipoproteine
interagiscono con le estremità polari delle molecole di fosfolipidi
ADESIONE TRA CELLULE
il raggruppamento di cellule è reso possibile dal riconoscimento cellulare e dall'adesione tra cellule
Giunzioni
occludenti
tengono strettamente
legate due cellule
legate da
linee di saldatura
soprattutto negli
epiteli
(tessuti che rivestono esterno e interno delle superfici e delle cavità)
funzioni
impediscono
alle
sostanze
di
penetrare
negli spazi tra una cellula e l'altra
delimitano
zone della membrana che svolgono funzioni diverse
Desmosomi
zone dove ci sono
placche di tessuto
denso con delle
proteine
che le tengono insieme attraverso lo
spazio intracellulare
Giunzioni
comunicanti
canali
che mettono in comunicazione i
citoplasmi
di due cellule adiacenti, in modo che
piccole molecole
possano
passare
Plasmodesmi
canali tipici delle
cellule vegetali
, più piccoli e più robusti perchè
attraversano
non solo membrane ma
anche pareti
DIMENSIONI
ogni cellula contiene almeno
10 000 tipi di molecole
diametro da
1 a 100 micrometri
(μ) (eccezione uova di uccello, neuroni per i filamenti, ecc)
la dimensione è regolata dal
rapporto superficie/volume
: va mantenuto un
volume ottimale e un alto rapporto sup/vo
l
volume
determina il livello di
funzionalità
(qt. attività chimica svolta in una unità di tempo)
superficie
determina la
quantità di sostanze
che la cellula scambia con l'esterno
cambia se l'oggetto aumenta le dimensioni:
volume aumenta + della superficie
importante perchè:
se diventa
grande
,
attività chimica aumenta + della superficie
le cellule devono
distribuire
le sostanze da un punto all'altro (meglio
piccola
)
SCAMBI CON L'ESTERNO
le membrane possono essere permeabili o impermeabili
la membrana plasmatica è
semipermeabile
(si fa attraversare da alcune sostanze ma non da tutte
Trasporto
passivo
(senza impiego di energia)
diffusione
semplice
piccole molecole
non ioniche
(non cariche) o
idrofobe
che passano facilmente tra i doppiostrati fosfolipidici
secondo gradiente
(da dove ce n'è di più a dove ce n'è di meno fino a raggiungere l'equilibrio) (steroidi, vitamine A, D, E, K, acqua, glicerolo...)
diffusione
facilitata
passaggio di una sostanza
secondo gradiente
per mezzo di specifiche
proteine di membrana
i canali proteici della membrana sono proteine con un
foro centrale
immerse nel
doppiostrato fosfolipidico
, la cui superficie è piena di amminoacidi polari legati a molecole d'acqua
osmosi
l'acqua riesce a passare da un lato all'altro della membrana mentre il soluto con cui è mescolata no
l'acqua
va
dal lato dove c'è
meno soluto e più acqua
(soluzione
ipotonica
) a quella dove c'è
più soluto e meno acqua
(soluzione
ipertonica
) fino a raggiungere la stessa concentrazione di soluto in entrambe le parti (soluzioni
isotoniche
)
ES:
globulo rosso
soluzione ipotonica rispetto al suo citoplasma assorbe acqua, se ne assorbe troppa scoppia
in una soluzione ipertonica rilascia acqua fino a collassare su sè stesso
ES:
piante
soluzione ipertonica l'acqua esce, la membrana si stacca dalla parete e la cellula muore raggrinzita
soluzione ipotonica l'acqua entra facendo ingrandire il vacuolo (sta benissimo)
Soluzione isotonica non sta male ma non benissimo
Trasporto
attivo
(con consumo di energia /ATP)
attraverso la
membrana
uniporto
una sostanza in una sola direzione
simporto
due sostanze nella stessa direzione
antiporto
due sostanze in due direzioni opposte una verso l'interno e una verso l'esterno (pompa sodio-potassio sposta Na+ all'esterno e K+ all'interno
il carrier aggancia il soluto in modo specifico, grazie all'ATP subisce una modifica strutturale, e il soluto viene rilasciato dalla parte opposta
mediante
vescicole
endocitosi
(da est a int)
Pinocitosi
(goccioline di liquido)
Fagocitosi
(particelle solide)
Mediata da
recettori
(la sostanza va in una cavità della membrana che ha sul lato opposto una proteina di membrana chiamata clatrina, la membrana si chiude in una vescicola con dentro la sostanza e fuori la clatrina
esocitosi
(da int a est)
un
lisosoma
digerisce ma non riusa tutto e deve eliminare delle sostanze che ha dentro che non servono alla cellula, quindi la sua membrana si fonde con quella plasmatica e libera all'esterno i materiali di scarto
Tipi
PROCARIOTE
probabilmente le prime cellule 3,4 miliardi di anni fa erano
procariote
ha una
membrana plasmatica
esterna (semipermeabile) formata da perlopiù
peptidoglicano
(amminozucchero)
ha nel citoplasma una molecola di
DNA
chiusa ad
anello
ancorata in un punto della membrana nella zona detta
nucleoide
spesso molecole di
DNA piccole
immerse nel citoplasma (
plasmiti
) che danno peculiarità alla cellula
ribosomi
: due subunità, formati da
RNA ribosomiale
e
proteine
(
sintesi proteica
= info dal DNA usate per formare amminoacidi e catene di polipeptidi)
strutture specializzate
parete cellulare
(
semirigida
, rivestimento per la membrana)
capsula
(rivestimento di alcuni batteri formato da
polisaccaridi
)
flagelli
(appendici che aiutano la cellula a
muoversi
, sembrano
cavatappi
che ruotano sull'asse)
pili
(permettono di
attaccarsi
o
muovere
un
liquido
)
EUCARIOTE
NUCLEO
diametro di circa 5μ
funzioni
replicazione del DNA
sede del
controllo energetico dell'attività cellulare
contiene il
nucleolo
(più scuro), dove si iniziano a montare i
ribosomi dall'RNA e da specifiche proteine
avvolto da
doppia membrana
(involucro nucleare) separate da uno spazio di
10-20 nm
e perforate da
2500 pori nucleari
di
9nm
che fanno passare
molecole piccole e ioni liberamente
, alcune
proteine
riconosciute
grazie a sequenze di amminoacidi
dentro ha varie
molecole di DNA
con forma
lineare
associate a proteine (
istoni
)con cui formano un complesso fibroso detto
cromatina
5 istoni
:
H1, H2A, H2B, H3, H4
che formano un
ottamero
composto da
2
H2A, 2
H2B, 2
H3, 2
H4
, la cromatina quando ne incontra uno fa un
doppio giro
attorno
sigillato con l'H1
(DNA Linked
, filamento nucleosomico)
zona più densa della cromatina
eterocromatina
, meno densa
eucromatina
RIBOSOMI
ribosomi:
due subunità
, formati da
RNA ribosomiale
e oltre 50 tipi di proteine
varie
posizioni
liberi nel
citoplasma
(come procariote)
superficie del reticolo endoplasmatico
nei
mitocondri
e
cloroplasti
assemblati nel
nucleo
e passano nel
citoplasma
hanno il compito di
sintetizzare le proteine
in base alle
informazioni codificate nel DNA
(
traduzione
: RNA messaggero o
mRNA
passa l'informazione del DNA ai ribosomi che gli si attaccano formando
catene polipeptidiche
)
RETICOLO ENDOPLASMATICO RUVIDO/RUGOSO
Formato dal
prolungamento in tuguli
della membrana nucleare costellati di
ribosomi
produce
di
membrana
(sostituiscono quelle danneggiate)
di
secrezio
(che servono a un'altra cellula)
enzimi lisosomiali
LISOSOMI
organelli per la
digestione
all'interno della cellula: vescicole con
enzimi lisosomiali
(primario-secondario)
autofagia
: processo in cui
spezzettano
le proteine e gli scarti della cellula in
amminoacidi
, che
rilasciano nel citoplasma
, e altro materiale inutile per la cellula, che viene
rilasciato
all'esterno
ph bassissimo
(molto acido), se si rompe la cellula
muore
per l'acido e gli gli
enzimi lisosomiali
formati da RE e apparato di Golgi, l'RE forma enzimi e membrana, apparato di Golgi li assembla
RETICOLO ENDOPLASMATICO LISCIO
sede della
sintesi dei lipidi
glicogeno
demolito
in glucosio (idrolisi)
sede di
accumulo
degli
ioni calcio
(nel tessuto muscolare sono necessari per la contrazione)
più
esterno
e vicino alla membrana, no sintesi proteica
trasformazione chimica di
sostanze tossiche, farmaci e pesticidi
MITOCONDRI
tutte le cellule eucariote, probabilmente prima era procariote
membrana
interna
(poco permeabile, forma creste mitocondriali e ha all'interno la matrice) ed
esterna
(molto permeabile)
hanno un
proprio DNA
sono
semi autonomi (
si duplicano da soli)
endosimbiosi
in essi avviene la
respirazione cellulare
= noi demoliamo i polimeri in monomeri per ottenere energia e sostanze (glucosio e ossigeno = Anidride carbonica, acqua e energia immagazzinata sotto forma di ATP)
diametro - di 1,8μm e lunghezza tra 2 e 8 μm
ATP
ricaviamo l'energia da quello che mangiamo e demoliamo. La cellula immagazzina l'energia sotto forma di ATP (
adenosintrifosfato
)
1 zucchero (
ribosio
),
adenina
, 3 gruppi
fosfati
diventa
ADP
dopo l'uso (Adenosindifosfato)
ricaricabile nella
respirazione cellulare,
quando dalla
demolizione del glucosio
si ricava tanta energia da ricaricare da
32 a 38 ADP in ATP
APPARATO DI
GOLGI
"
sacchetti
" impilati non comunicanti tra loro impilati
funzioni
riceve
le
proteine
dal RER e le
rielabora
concentra
,
confeziona
e
smista
le proteine
sintetizza i polisaccaridi
per la parete delle cellule vegetali
tre zone per funzione
di
ingresso
vicino all'RER da cui arrivano le vescicole di trasporto
zona
intermedia
zona di
uscita
dal deposito, i prodotti destinati a uscire vengono impacchettati nelle
vescicole
e si spostano :
PEROSSISOMA
organuli con un
interno granulare
che contengono
enzimi
che possono
demolire i perossidi tossici
(acqua ossigenata...)
VACUOLI
in soprattutto
piante e protisti
circondati da una
membrana
e pieni di una
soluzione acquosa
con sostanze disciolte
funzioni
(vegetali)
accumulo
(sottoprodotti tossici e prodotti di scarto
sostegno
(formano più del 90% del volume, nelle vegetali la parete cellulare lo blocca)
riproduzione
(i pigmenti per esempio rosa e blu si chiamano antocianine e sono nel vacuolo, servono per attirare animali per l'impollinazione
digestione
(nei semi di alcune piante alcuni vacuoli hanno enzimi che idrolizzano le proteine scindendole in monomeri utili come alimenti per l'embrione)
CLOROPLASTI
(plastidi)
solo nelle cellule
vegetali
e alcuni protisti
organuli deputati alla
fotosintesi (
6
CO2 + 6
H2O (luce) C6H12O6 + 6*O2)
doppia membrana
e all'interno lo
stroma
, un liquido acquoso (tipo citoplasma, con dentro DNA e ribosomi )
formati da dischi piatti chiamati
tilacoidi
che impilati formano i
grani,
contengono
clorofilla e carotenoide
, pigmenti che catturano l'energia solare
hanno un
proprio DNA
e sono
semi autonomi,
come i mitocondri, si sono probabilmente immessi in un organismo per
endosimbiosi
CITOSHELETRO
microtuboli
25mm
formano uno
scheletro interno
rigido
servono da
binari
per le
proteine motrici
che si legano a essi e trasportano
organuli e materiali
da un lato all'altro della cellula
formati da
tubulina α e β
, proteina globulare
fondamentali nella divisione dei cromosomi nella divisione cellulare
microfilamenti
7nm
x molti μm
formati da
actina
contribuiscono al
movimento
della cellula (formazione di
pseudopodi
,espansioni cellulari), mantengono la
forma
della cellula formando un
reticolo
sotto la membrana
possono essere, singoli, uniti, in fasci, in reti
filamenti intermedi
di
50+ varianti
diversi
diametro di
8-12 nm
composti da
proteine fibrose
riunite in robuste strutture
non in tutte le cellule
ancorano
al loro posto le
strutture cellulari
(organelli), resistono alla tensione
contribuiscono
all'adesione
tra cellule
CIGLIA E FLAGELLI
scheletro interno costituito da
coppie di microtubuli disposti a cerchio e una coppia di microtubuli centrali
Ciglia = Pili
,
muovono
tutto quello che è
intorno
alla cellula, a movimenti alterni, 0,25 μm
Flagelli
,
muovono la cellula
, si muovono singoli o a coppie in ambiente acquoso, da 100 a 200 μm
DIVISIONE CELLULARE
Procariote
scissione
binaria
Due
cellule figlie
, due nuovi organismi (riproduzione
asessuata
)
forma un
clone
(geneticamente uguale)
si forma una
seconda molecola di DNA circolare
accanto alla prima, la
cellula si allunga
allontanandole e poi forma tra esse
membrana e parete
, dividendosi
Eucariote
ci sono
200+ tipi
di cellule provenienti dalla cellula
zigote
, la prima formata dall'unione di
due gameti
tutte le cellule derivanti dai gameti hanno lo
stesso patrimonio genetico
anche se sono
diversissime
perchè ogni cellula
attiva solo una parte dei geni
(-del 5%)
non tutte
le cellule si dividono e
non
tutte allo
stesso ritmo
si dividono per
sostituire
le cellule morte e per
crescere
la
mitosi
assicura la creazione di due cellule figlie uguali alla madre
ORIGINE DELLE CELLULE
La scoperta della loro esistenza è iniziata dal
1660
, con i
primi microscopi
. Robert Hooke osservò con un rudimentale microscopio una sottile
sezione di sughero
e vide delle
strutture
simili alle
celle dei monaci,
da cui il nome cellule, ma non le collegò all'organizzazione degli organismi
Nella prima metà del 1800 grazie a due scienziati tedeschi
Schleiden e Virchow
si giunse alla
teoria cellulare
: tutti i
viventi
sono composti da
cellule
e ogni cellula
deriva
da
un'altra cellula
preesistente.
all'
inizio
si credeva che la vita derivasse
da esseri inanimati
, per generazione spontanea. L'italiano
Francesco Rodi
fu uno dei primi a dubitare di queste idee.
Esperimento: mise in
tre barattoli della carne
, lasciò il primo aperto, esposto ad
aria e mosche
, il secondo coperto con una garza, esposto
solo all'aria
, il terzo chiuso, non esposto
né ad aria né a mosche
, e trovò delle
larve solo nel primo,
La
vita
si
genera
solo
da altra vita
e non da oggetti inanimati
Teoria dell'evoluzione chimica
nel
1922
lo scienziato russo
Oparin
ipotizzò che nella
terra primordiale
ci fossero le
condizioni necessarie per la formazione della vita:
Energia
Elementi chimici fondamentali
(proteine, carboidrati, lipidi, acidi nucleici fondamentali) (no ossigeno, fonde le molecole)
Sostanze chimiche fondamentali
(per formare le macromolecole)
H2O
(acqua)
CH4
(metano)
H2
(idrogeno molecolare)
N2
(azoto cellulare
NH3
(ammoniaca)
CO2
(anidride carbonica)
H2S
(acido solfidrico)
SO2
(biossido di zolfo)
Nessuno credette a Oparin ma
Miller e Urey
provarono la sua teoria nell'
università di Chicago
con questo esperimento
riscaldano
una
soluzione di sostanze chimiche semplici
per produrre un'
atmosfera
di metano, ammoniaca, idrogeno e vapore acqueo
apportano energia
per la sintesi di nuovi composti tramite
scintille elettriche
che simulano i fulmini
con un
condensatore
fanno
raffreddare i gas
"atmosferici" in una "pioggia" contenente nuovi composti
raccolgono
il liquido condensato e lo
analizzano
Alla fine si sono formati
composti organici
tra cui
amminoacidi