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giovanni pascoli opere e poesie, queste immagini sono presentate come…
giovanni pascoli opere e poesie
myricae
sono usate da virgilio per simboleggiare qualcosa di umile
raccontano episodi di ambientazione dove il poeta vuole rilevare qualcosa di nascosto
molte poesie rappresentano il trauma del poeta
come
il giorno dei morti
Lavandare
si apre e si chiude sull'immagine dell'aratro in mezzo una serie di rumori e immagini
l'aratura incompiuta
le donne che lavano i panni
le parole del canto popolare
il X agosto
ricorda la morte del padre assassinato il 10 agosto del 1867 mentre tornava a casa
accostata alla morte
di un uomo mentre tornava a casa
una rondine mentre al nido
l'assiuolo
il poeta narra le sensazioni visive e uditive
nella quale risalta il suono emesso da un piccolo notturno
ogni strofa si conclude con il suono chiù che evoca un senso di mistero
il temporale
inizia con un verso che sembra di riprodurre il tuono al quale segue il silenzio
in mezzo alle nubi compare una casa di colore bianco che richiama un'immagine di un'ala di gabbiano
il lampo
inizia con una descrizione del paesaggio che è diviso in due
il cielo
illuminato dal lampo
la terra
rimpiomba nel buio
infine la casa è paragonata ad un occhio terrorizzato che si apre e si chiude
che rappresenta l'ultimo sguardo di terrore del padre
il tuono
il rumore del tuono alternato al silenzio domina il paesaggio
quando il tuono tace dentro la casa si sente il suono della voce di una madre e il rumore della culla in movimento
canti di castelvecchio
sono stati pubblicati nel 1903
canti
fa riferimento ai canti di leopardi uno dei libri in cui pascoli dialogava
Castelvecchio
fa riferimento al paese della Valle del Serchio
indica
il carattere autobiografico e privato degli argomenti trattati
il racconto delle vicende famigliari è più esplicito in alcune poesie
la cavallina storna
uccisione del padre dal punto di vista della madre
il ritorno a san mauro
un viaggio del passato nella quale il poeta incontra la madre e sè stesso il bambino
il gelsomino notturno
scritto e pubblicato nel 1901 in occasione del matrimonio di gabriele briganti e descrive la prima notte di nozze
infine il poeta chiarisce il parallelismo tra il gelsomino notturno e il grembo femminile
queste immagini sono presentate come tecnica cinematografica