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GUIDO CAVALCANTI (1250 - 1300) - Coggle Diagram
GUIDO CAVALCANTI
(1250 - 1300)
ARISTOTELISMO E AVERROISMO :
ARISTOTELISMO ORTODOSSO = sostiene una lettura della filosofia aristotelica allineata alla dottrina cristiana
ARISTOTELISMO RADICALE = lettura della filosofia aristotelica più radicale e spesso in contrasto con i dogmi della Chiesa (ne fa parte anche l'
averroismo
) - frattura con dante Alighieri
È a quest'ultima corrente che sembra aver aderito anche Cavalcanti, che assorbe:
Linguaggio tecnico
Posizioni di pensiero sulla natura e sulle origini dell'amore
Significato di alcuni vocaboli fondamentali di tale filosofia
Donna me prega
Chi questa che vèn, ch'ogn'om la mira
Se Mercé fosse amica a' miei disiri
Noi siàn le triste penne isbigotite
Perch'i' no spero di tornar giammai
Apparteneva ad una delle famiglie aristocratiche più influenti e potenti di Firenze della fazione dei guelfi bianchi: vita di Cavalcanti contraddistinta dal forte coinvolgimento nella vita pubblica
1300 = esilio da Firenze dopo la presa di potere dei guelfi neri con Carlo di Valois
Intellettuale aristocratico consapevole di appartenere a un'élite accumunata da un'appartenenza socio-politica e culturale: incarna l'ideale di una nobiltà basata sull'affinamento spirituale e sul possesso di un cor gentile
Intellettuale sdegnoso e solitario
Ostilità verso le persone "vili"
Si rivolge ad un pubblico che è capace di condividere l'esperienza dll'amore spirituale e l'alto livello filosofico e dottrinale delle sue poesie -
selezione del pubblico
È una figura di spicco dello
Stilnovo
, rispetto a cui però assume posizioni originali e spesso contraddittorie
ES: effetto negativo e distruttivo della passione amorosa
Volontà di voler spiegare scientificamente l'esperienza d'amore: ricco patrimonio filosofico e medico immesso nella creazione poetica
Poeta-filosofo:
scientia de anima
ARISTOTELICO
AMORE
L'amore ha origine nell'anima sensitiva: centralità della vista in cui risiede lo stimolo della causa esterna
Passione dei sensi appartenente all'
anima sensitiva
Elaborazione dell'immagine ideale della donna appartenente all'
anima
intellettiva
Natura dell'amore unicamente terrena che non porta la salvezza dell'anima ed è radicalmente estranea ad ogni dimensione trascendente
È un accidente: non sussiste di per sé, ma solo in relazione ad un'altra sostanza, in cui è resente in potenza finchéuna causa esterna non lo trasforma in atto
Visione fatalistica e deterministica dell'amore: l'innamorato non ha più la capacità di decidere e di indirizzare la sua virtù o di padroneggiare la sua ragione
Dalla passione amorosa deriva la morte dell'individuo da intendere come venir meno della razionalità (morte simbolica alla fine di un conflitto interiore)
Amore come fatto universale: ciò che il poeta indaga in quanto manifestazioni e conseguenze
Teatralizzazione delle passioni: personificazione e drammatizzazione teatrale degli eventi interiori
OGGETTIVAZIONE E
TEATRALIZZAZIONE
DELL'AMORE
Cavalcanti raooresenta l'amore in maniera oggettiva perché supera la vicenda privata dell'individuo e si propone come "esemplare universale d uomo"
Teatralizzazione dell'amore: personificazione di sentimenti, emozioni, componenti dell'intensità amorosa
VISIONE
FATALISTICA
DELL'AMORE
L'uomo in preda alla passione d'amore non più capace di indirizzare la sua virtà e di padroneggiare la ragione
Morte dell'individuo intesa come perdita della sua "vera vita" razionale e della sua capacità di autodeterminazione
Intenso confliitto interiore
LA NATURA E
LA PROVENIENZA
DELL'AMORE
L'amore è un accidente presente nell'uomo in potenza finché una
causa esterna
non lo traduce in atto
La causa esterna è uno stimolo percepito dai sensi e quindi dall'anima sensitiva (centralità della
vista
). Natura irrazionale dell'uomo che genera la passione
Desiderio smodato che allontana l'uomo dalla razionalità, ovvero dal suo bene di natura: NO salvezza dell'anima