Per rispettarla, invece, è necessario: rispettarne il pudore (non parlare come se il paziente non esistesse, non commentarne lo stato, fare attenzione al contesto culturale di provenienza), non violare il segreto professionale, fare in modo che l’operatore sanitario si privi del potere dovuto al ruolo (mostrando anche la sua vulnerabilità), comprendere gli stati d’animo del paziente (in particolare la rabbia), dire la verità sulla situazione, mantenere un atteggiamento condiviso (medici e familiari) e comprendere le esigenze che possono essere di silenzio, di congedo o di memoria