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L'ARIA E L'ATMOSFERA - Coggle Diagram
L'ARIA E L'ATMOSFERA
5.- I VENTI: Se in una carta geografica si uniscono i punti della stessa pressione atmosferica si ottengono delle linee chiuse chiamate ISOBARE che delimitano aree concentriche (sfere avente lo stesso centro).
Le aree di bassa pressione vengono chiamate CICLONICHE.
Le aree di alta pressione sono chiamate ANTICICLONICHE.
Tra due aree vicine, una ciclonica e l'altra anticiclonica si crea una forte differenza di pressione atmosferica.
Infatti l'aria calda salendo si raffredda diventa più pesante e tende a scorrere in senso contrario verso le aree anticicloniche dove la pressione è diminuita per la discesa delle masse d'aria. In questo modo si crea una circolazione continua di aria, chiamata cella convettiva. Il movimento di queste masse d'aria determina i venti.
IL VENTO: è una massa d'aria che si sposta lungo la superficie terrestre dai punti di alta pressione verso di quella di bassa pressione.
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I MONSONI: sono venti periodici che soffiano cambiando direzione ogni 6 mesi circa e si distinguono in invernali o estivi.
LE BREZZE: soffiano in una direzione durante il giorno e in una direzione contraria durante la notte.
LE TROMBE D'ARIA E I TORNADI: una tromba d'aria o tornado si può formare quando una massa di aria calda e umida incontra una massa di aria fredda e secca. La forte differenza di pressione provoca una corrente che sale a grande velocità, assumendo un andamento spirale. Questi violenti vortici d'aria sono associati quasi sempre a temporali particolarmente intensi. Nonostante i tornado possano verificarsi ovunque esistono zone della terra in cui si verificano frequentemente. Una di queste zone si trova negli USA, ed è stata soprannominata "Tornado Alley" (la strada dei tornado) fenomeni simili alle trombe d'aria sono le trombe marine e i turbini di polvere, colonne d'aria che ruotano su se stesi sollevando sabbia e polvere.
NELL'OCCHIO DEL CICLONE: un ciclone tropicale è un grande sistema di nuvole, vento e attività temporalesca. I cicloni tropicali sono anche chiamati URAGANI O TIFONI. Nascono sugli oceani quando la temperatura dell'acqua supera i 27°C. e la pressione particolarmente bassa: L'aria molto calda e umida crea un movimento verso l'alto che assume un'andamento rotatorio attorno a una zona centrale, L'OCCHIO. L'occhio del ciclone è una zona di relativa calma in cui le perturbazioni sono meno forti. La rapida condensazione del vapore acqueo nelle masse d'aria che salgono verso l'alto libera una grande quantità di energia che provoca fortissime precipitazioni.
I VENTI:
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Per determinare la direzione da cui soffia il vento si usa l'ANEMOSCOPIO. LA ROSA DEI VENTI, indica la direzione da cui proviene il vento riferita ai punti cardinali. per misurare la velocità del vento in metri al secondo ( m/s) o in kilometri all'ora (km/h), si usa l'ANEMOMETRO. In alcune zone della terra i venti si muovo nella stessa direzione: sono i venti costanti o perenni, come li ALISEI. I venti che cambiano direzione con una certa regolarità: sono i venti PERIODICI, come I MONSONI E LE BREZZE.
La direzione del vento non ha un andamento regolare, dipende dalle condizioni atmosferiche: si formano VENTI VARIABILI, a carattere locale
CURIOSITA'
IL BUCO DELL'OZONO:
I TIPI DI RADIAZIONE UV: esistono 3 tipi di radiazioni UV:
Le UV-A: meno pericolosi per il sistemai biologici
Le UV-V e le UV-C: hanno invece effetti nocivi sugli organismi viventi.
Le radiazioni UV-V sono dannose per la pelle e per gli occhi, infatti è importante proteggere adeguatamente la pelle con l'applicazione di CREME SOLARI contenenti sostanze che filtrano i raggi UV e proteggere gli occhi usando lenti oscure. Inoltre le radiazioni UVV possono bloccare parzialmente la fotosintesi delle piante, possono diminuire la produzione di fitoplancton che si trova alla base della catena alimentare marina.
Lo strato di Ozono assorbe completamente la radiazione UVC poi filtra le UVV e fa passare le UVA al 90%.
L'AZIONE DEL CFC: Il buco dell'ozono è dovuto soprattutto all'azione dei clorofluorocarburi (CFC) usati come refrigeranti nei frigoriferi o come gas propellenti nelle bombolette spray: una volta disperse nell'atmosfere questi gas reagiscono con l'ozono provocandone un vero e proprio buco. Nel 1987 molti paesi (attualmente 192) hanno formato un trattato il PROTOCOLLO DI MONTREAL, impegnandosi a ridurre la produzione ed uso di composti in grado di alterare lo strato di OZONO.
IL RISCALDAMENTO GLOBALE
CAUSE: La produzione di gas serra è aumentato: L'uso di combustibili fossili (gas, carbone, petrolio)nell'industria, nel riscaldamento e nei veicoli a motore produce ANIDRIDE CARBONICA. Finora le piante hanno mantenuto in equilibrio la concentrazione di questo gas utilizzandolo per la fotosintesi clorofilliana ma ora a causa della intensa deforestazione non sono più in grado di smaltirne l'eccesso. I grandi allevamenti producono il 35-40% del metano e il 65% di ossido di azoto. L'aumento del gas serra e di anidride carbonica ha provocato quello che si definisce riscaldamento globale (GLOBAL WARMING) oppure SURRISCALDAMENTO CLIMATICO.
PROTOCOLO DI KYOTO: l'11 dicembre 1997 è stato sottoscritto a Kyoto, in Giappone un trattato internazionale in cui 160 paesi industrializzati, si sono impegnati per il periodo 2008 - 2012 a ridurre del 5.2% degli elementi inquinanti. Al protocollo non hanno aderito gli USA, benché siano responsabili dell'emissione di oltre 1/4 del gas serra a livello mondiale. Nel dicembre 2012 con un ulteriore incontro ha DOHA (QATAR) i paesi aderenti hanno deciso il prolungamento dell'accordo fino al 2020. Nel Dic. 2015 alla conferenza mondiale sul clima a Parigi, 195 paesi hanno adottato il primo accordo universale sul clima mondiale.
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