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3. Presidente della Repubblica - Organizzazione costituzionale
è uno degli organi costituzionali di garanzia contemplati dalla costituzione insieme a:
Corte Costituzionale
Consiglio Superiore della Magistratura
"il presidente della repubblica è il capo dello stato e rappresenta l'unità nazionale"
(87)
compiti/poteri (87)
indice le elezioni delle nuove camere e ne fissa la prima riunione
autorizza la presentazione alle camere dei disegni di legge di iniziativa del governo
può inviare messaggi alle camere
promulga le leggi ed emana i decreti aventi valore di legge e i regolamenti
indice il referendum popolare nei casi previsti dalla costituzione
nomina nei casi indicati dalla legge, i funzionari dello stato
accredita e riceve i rappresentanti diplomatici, ratifica i trattati internazionali, previa, quando occorra, l'autorizzazione delle Camere
ha il comando delle forze armate, presiede il Consiglio Supremo della Difesa costituito secondo legge, dichiara lo stato di guerra deliberato dalle Camere
conferisce le onorificenze della repubblica e può concedere grazie e commutare pene
preside il Consiglio Superiore della Magistratura
inoltre se la coalizione si forma dopo le elezioni ed i rapporti tra i partiti sono instabili il PdR ha ruolo importante:
ha decisioni politiche come la scelta del presidente del consiglio o quella di sciogliere o meno il parlamento
diversamente e i rapporti tra i partiti sono stabili saranno le stesse forze politiche a determinare i contenuti delle decisioni fondamentali
il Capo dello Stato si limita ad esercitare i suoi poteri per garantire il rispetto di alcuni valori costituzionali
per esempio attraverso l'esercizio del potere di rinvio delle leggi o le consultazioni per la formazione del governo
emana il decreto di scioglimento dei consigli regionali e la rimozione del presidente della giunta che abbiano compiuto atti contrari alla costituzione o gravi violazioni di legge
l'elezione del presidente
il sistema di elezione è disciplinato in modo da garantire l'imparzialità ai sensi dell'art. 83
è eletto da un organo collegiale costituito da parlamento in seduta comune e da tre delegati per regione designati dal consiglio regionale
i requisiti per essere eletti (84)
cittadinanza italiana, 50 anni di età. godimento dei diritti civili e politici
prevista l'incompatibilità con qualsiasi altra carica
si ha con scrutinio segreto a maggioranza di 2/3 nei primi tre scrutini e a maggioranza assoluta (50%+1) nei successivi
maggioranza così estesa richiesta per l'elezione, è giustificata dal fatto che il Presidente deve essere espressione dell'intero Parlamento a garanzia della imparzialità
la durata più lunga della carica ha ratio nel fatto che l'eventuale rielezione non avviene grazie allo stesso parlamento
durata mandato è 7 anni decorrenti dal giuramento
prima di essere immesso nell'esercizio delle sue funzioni
presta giuramento di fedeltà in parlamento
riceve alcuni immobili per l'esercizio della propria attività e per gli uffici presidenziali
è posta una struttura amministrativa alle dipendenze esclusive del presidente
chiamata
Segretariato generale della Presidenza della Repubblica
cessazione della carica presidenziale
conclusione del mandato, impedimento permanente, dimissioni - casi in cui il presidente diviene senatore a vita a meno che non vi rinunci
morte, decadenza per effetto della perdita di uno dei requisiti di eleggibilità, destituzione disposta per effetto della sentenza di condanna pronunciata dalla corte costituzionale per reati di alto tradimento e di attentato alla costituzione
la controfirma ministeriale
la costituzione stabilisce che:
"nessun atto del Presidente della Repubblica è valido se non controfirmato dai Ministri proponenti che ne assumono la responsabilità”
“gli atti che hanno valore legislativo e gli altri atti indicati dalla legge sono controfirmati anche dal Presidente del Consiglio dei Ministri”
(89)
è la firma apposta da un membro del governo sull'atto adottato e sottoscritto dal PdR
è requisito di validità dell’atto e la sua apposizione rende irresponsabile il Presidente per l’atto adottato
trasferisce la relativa responsabilità in capo al Governo
garantisce l’irresponsabilità del Capo dello Stato
ma adempie a funzioni ulteriori
vi sono atti che formalmente sono adottati dal capo di stato anche se il loro contenuto è deciso dal governo
atti formalmente e sostanzialmente presidenziali
atti adottati e i cui contenuti sono decisi dal presidente stesso
la controfirma del ministro competente serve a:
rendere irresponsabile il Presidente
evitare che quest’ultimo eserciti i suoi poteri per imporre un proprio indirizzo politico
il contenuto dell'atto è deciso dal presidente
atti presidenziali complessi
categoria di atti che si aggiungono alle due precedenti il cui contenuto è deciso dall’accordo tra Presidente e Governo
sono la nomina del PdC e lo scioglimento delle Camere e sono controfirmati dallo stesso Presidente del Consiglio
atti formalmente presidenziali e sostanzialmente governativi
formalmente sono adottati dal Capo di Stato anche se il loro contenuto è deciso dal Governo
la controfirma ha funzione di vigilanza sul rispetto da parte del Governo di fondamentali principi costituzionali
secondo la costituzione riguarda tutti gli atti presidenziali tranne quelli personalissimi
l'irresponsabilità e i reati del presidente
il principio cardine fissato dalla costituzione è l'irresponsabilità del PdR
egli non può essere chiamato a rispondere della responsabilità politica
per quanto riguarda la responsabilità giuridica del PdR bisogna distinguere:
atti posti in essere nell’esercizio delle sue funzioni
(90)
prevede esclusivamente una responsabilità penale per i reati di altro tradimento e attentato alla Costituzione
fuori da queste ipotesi il PdR è giuridicamente irresponsabile e non può essere perseguito neanche alla fine del suo mandato
l'ordinamento prevede una precisa e particolare procedura
il presidente deve prima essere messo in stato d'accusa dal parlamento in seduta comune a maggioranza assoluta dei suoi membri
sulla base di una relazione effettuata da un comitato formato dai componenti della giunta del senato e della camera per le autorizzazioni a procedere
il comitato è presieduto in modo alternativo, per ogni legislatura, dai presidenti delle rispettive giunte
successivamente, qualora il Parlamento dovesse concedere l’autorizzazione a procedere, il PdR sarà giudicato dalla Corte costituzionale
qualora sia stata deliberata la messa in Stato d’accusa, la Corte costituzionale può disporre la sospensione dalla carica
atti che adotta come qualsiasi cittadino
comportamenti non riconducibili all’esercizio delle sue funzioni, è penalmente e civilmente responsabile
la soluzione delle crisi di governo
per la soluzione della crisi il capo dello stato dispone di due poteri:
potere di
nomina del presidente del consiglio dei ministri
(92)
potere di
sciogliere anticipatamente il parlamento
senza aspettare la fine naturale della legislatura (88)
il presidente della repubblica può, sentiti i loro presidenti, sciogliere le camere o anche una sola di esse
i presidenti delle camere esprimono perciò un parere al riguardo ritenuto unanimemente obbligatorio ma non vincolante
non può essere esercitato negli ultimi sei mesi del mandato presidenziale, salvo che essi coincidano in tutto o in parte con gli ultimi sei mesi della legislatura (cd. semestre bianco)
la sostanziale decisione di scioglimento vi sono 3 “letture” diverse in base:
la previsione della controfirma esclude che il Presidente possa decidere da solo
il semestre bianco e la controfirma vedendoli insieme si può pensare che siamo in presenza di un “atto complesso” alla cui formazione partecipano egualmente sia il Capo dello Stato che il Governo
la previsione del semestre bianco servirebbe ad evitare che il presidente sciolga le Camere nella speranza che il nuovo Parlamento sia favorevole alla sua rielezione
è un potere di carattere straordinario perché consente al presidente di incidere sulla vita del parlamento
pertanto vi si può ricorrere solo di fronte a gravi crisi politiche ed istituzionali, soprattutto in caso di disaccordo fra forze politiche presenti in parlamento con conseguente difficoltà a formare una maggioranza compatta in grado di sostenere un governo stabile per il paese
questi poteri acquisiscono una funzione che comporta l’assunzione di un compito di intermediazione politica e si basa su due pilastri:
1) dato dal
diritto costituzionale
costituzione attribuisce al PdR la nomina del PdC ma al contempo precisa che il Governo entro 10 gg dalla sua formazione deve presentarsi in Parlamento per ottenere la fiducia
disposizione che esclude il fatto che il PdR possa nominare i suoi governi, anche contro la volontà del Parlamento
2) prodotto dal
sistema politico
sistema politico pluripartitico con coalizioni post-elettorali fa sì che il Governo possa formarsi attraverso laboriose trattative tra i partiti fra cui si costruiscono certi equilibri
il PdR può utilizzare gli strumenti che sono serventi rispetto al potere di nomina: le consultazioni, il conferimento dell’incarico, il mandato esplorativo
atti presidenziali
atti formalmente e sostanzialmente presidenziali
convocazione straordinaria delle camere (62)
è diretta a garantire il funzionamento delle istituzioni costituzionali contro eventuali prevaricazioni della maggioranza
esternazioni atipiche
tutte quelle manifestazioni del pensiero presidenziale i cui destinatari sono in genere la pubblica opinione o il popolo
sono messaggi alla nazione, i discorsi pubblici, le lettere ufficiali, le interviste, le conferenze stampa e in generale le altre manifestazioni di pensiero presidenziale che, per loro natura, si sottraggono alla controfirma ministeriale
rinvio delle leggi
il PdR può rinviare una legge alle Camere per una nuova deliberazione
con un messaggio motivato che deve contenere l’indicazione dei motivi del rinvio medesimo
il rinvio è accompagnato da un messaggio a contenuto vincolato perché deve contenere i motivi di tale rinvio delle leggi
messaggi presidenziali
il PdR può inviare alle camere dei messaggi “liberi” cioè non vincolati rispetto al contenuto (87)
con le quali intende stimolare o orientare l’attività parlamentare ma non necessariamente promuovono un dibattito
è il modo con cui il PdR comunica con le camere
atti di nomina:
5 senatori a vita: può riguardare cittadini che hanno illustrato la patria per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario (59)
1/3 dei giudici costituzionali e il decreto viene controfirmato dal Presidente del consiglio dei ministri (135)
atti formalmente presidenziali e sostanzialmente governativi
materia di politica estera:
l’accreditamento dei rappresentanti diplomatici esteri
la dichiarazione dello stato di guerra previa deliberazione delle Camere
la ratifica dei trattati internazionali, predisposti dal Governo, ed eventualmente autorizzati dal Parlamento
il comando delle forze armate e la presidenza del Consiglio supremo di difesa
le decisioni sostanziali in materia di politica estera, formazione dei trattati, alla dichiarazione dello stato di guerra, rimangono sostanzialmente al circuito Parlamento-Governo
il Capo dello Stato ha solamente il potere di essere informato dal Governo sui contenuti della politica estera e della difesa
ed esercita i poteri connessi alla presidenza del Consiglio supremo di difesa
concessione della grazia e la commutazione delle pene (87)
si differenziano dall’amnistia e dall’indulto perché si riferiscono a singole persone
consistono in una commutazione della pena o nel condono totale
la sentenza della Corte Costituzionale attribuisce la grazia come un atto formalmente e sostanzialmente presidenziale al PdR che diventa quindi titolare del potere di grazia
promulgazione delle leggi
attribuita al Capo dello Stato, che deve provvedere entro un mese dall’avvenuto approvazione parlamentare
procedimento di promulgazione
manifesta la volontà di promulgare la legge
ne ordina la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale
accerta che la legge è stata approvata nel medesimo testo da entrambi i rami del Parlamento
obbliga chiunque ad osservarla e a farla osservare come legge dello stato
non è un atto dovuto, il PdR può rimandare alle Camere il disegno di legge ma se questi lo votano nuovamente allora il PdR deve necessariamente promulgarla
emanazione degli atti governativi aventi valore di legge
cioè dei decreti-legge, dei decreti legislativi e dei regolamenti che assumono la forma del decreto presidenziale
il Governo determina il contenuto dell’atto, che poi il PdR emana
il PdR può entrare nel procedimento, esercitando un controllo di legittimità e di merito costituzionale sull’atto analogamente a quanto avveniva nella promulgazione
l'adozione con la forma del decreto presidenziale (d.P.R.), dei più importanti atti del Governo
in particolare della nomina dei funzionari di Stato, nei casi previsti dalla legge (87)
pochi atti conservano la forma di dPR come
la decisione dei ricorsi straordinari al PdR
tutti gli atti dove è intervenuta la deliberazione del Consiglio dei ministri
lo scioglimento anticipato dei Consigli comunali e provinciali
per molti atti governativi, alcune leggi hanno previsto la forma del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri (D.P.C.M.) o dei ministri (D.M.)
atti compiuti nella qualità di presidente del consiglio supremo della difesa e del consiglio superiore della magistratura
laddove si dispone che il PdR presiede il
Consiglio Supremo di Difesa
è inteso come un comitato interministeriale del Governo con funzioni puramente consultive e organo di collaborazione fra Governo e PdR
ha poteri di convocazione, di formazione dell’ordine del giorno, di nomina e revoca del segretario del Consiglio
composizione: capo dello stato come presidente, presidente del consiglio dei ministri, ministri per gli affari esteri, l'interno, tesoro, difesa, industria e commercio
si riunisce almeno 2 volte l'anno anche eventualmente con composizione allargata di esperti politici o militari
Consiglio Superiore della Magistratura
l’attività presidenziale si fonda con quella del collegio e quindi si hanno atti del Presidente del consiglio superiore e non atti del PdR
non occorre la controfirma
per quanto riguarda i provvedimenti che attengono allo status giuridico dei magistrati ordinari, essi assumono la forma di decreti del PdR controfirmati dal ministro della giustizia
la supplenza del presidente della Repubblica
il presidente non può delegare le funzioni relative al mandato presidenziale
tuttavia nel caso in cui egli sia oggettivamente impedito a svolgere i suoi compiti, questi sono esercitate dal Presidente del Senato
la
supplenza
è un istituto che consente la continuità delle funzioni presidenziali, nell’ipotesi in cui il Capo dello Stato non possa adempierle a causa di un
impedimento
impedimento è l'impossibilità per il PdR di esercitare temporaneamente o definitivamente le sue funzioni (malattia, viaggio all'estero, infermità irreversibile)
distinguiamo due tipi di impedimenti:
impedimenti temporanei
possono essere breve malattia, viaggi di lunga durata
il Presidente del senato sostituisce il Capo dello Stato solo per il periodo strettamente necessario
per i viaggi che il Presidente compie all’estero si parla di
supplenza parziale
, essa è relativa solo alle funzioni esercitabili all’interno dello Stato
impedimenti permanenti
possono essere grave malattia, morte, dimissioni
la Costituzione prevede che si proceda a nuove elezioni indette dal Presidente della Camera entro 15 giorni
oppure nel termine più lungo previsto in caso di scioglimento delle Camere, ovvero quando manchino meno di tre mesi al loro scioglimento
in tal caso il Presidente del Senato resterà in carica durante l’iter delle elezioni e sino al giorno del giuramento del nuovo Presidente