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PROFILASSI IMMUNITARIA ATTIVA: I VACCINI (Lezione 30) - Coggle Diagram
PROFILASSI IMMUNITARIA ATTIVA: I VACCINI (Lezione 30)
XVIII secolo: medico inglese Jenner riuscì per primo a immunizzare contro il vaiolo umano
contadini e allevatori che avevano contratto il vaiolo vaccino (bovini) meno grave del vaiolo umano, restavano immuni al vaiolo umano
cosa sono i vaccini?
contengono l'antigene (batteri o virus inattivati) e sono utilizzati per indurre una immunizzazione (produzione di anticorpi)
prevenzione malattie infettive
hanno valenza sia individuale che collettiva
la vaccinazione rappresenta una
immunità artificiale attiva
produzione di anticorpi e creazione di una memoria immunitaria
requisiti di un vaccino
preciso protocollo di
sperimentazioni
sicurezza
(pochi o nessun effetto collaterale)
immunogenicità
(conferimento di una valida risposta immunitaria verso uno specifico antigene)
tipologie di vaccini
VACCINI INATTIVATI
prodotti uccidendo il microrganismo con metodi chimici o fisici (calore)
conservati a T° ambiente
devono essere "richiamati" più spesso degli altri
Esempi: vaccini antinfluenzale, per epatite A, per poliomelite (di Salk)
VACCINI VIVI ATTENUATI
il patogeno viene coltivato in laboratorio in modo tale da perdere la sua virulenza e patogenicità, mantenendo le proprietà immunogeniche
migliore copertura anticorpale rispetto a quelli inattivati
contengono
germi vivi attenuati:
c'è una remota possibilità che possano indurre malattia
no soggetti immunodepressi
via parenterale o sottocutanea
Esempi: vaccino anti-morbillo, anti-rosolia, per poliomelite (vaccino di Sabin)
VACCINI CONTENENTI ANATOSSINE
preparati con tossine batteriche inattivate con formalina
Esempi: vaccino antitetanico (tossina tetanica del batterio
Clostridium tetani
inattivata)
VACCINI DI SECONDA GENERAZIONE
preparati sulla base di nuove scoperte nel campo dell'ingegneria genetica
Esempio: vaccino contro epatite B
Attualmente molti vaccini vengono somministrati in forma polivalente (DTP: difterite, tetano, pertosse; MPR: morbillo, parotite, rosolia)
le vie di introduzione variano in base al tipo di vaccino, la maggior parte per via intramuscolare o sottocutanea