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Educativa di strada, problemi come tossicodipendenza, diffusione AIDS,…
Educativa di strada
nascita interventi di strada:
negli anni 90 come progetti di prevenzione; dal desiderio di animazione e riappropriazione del territorio da parte degli abitanti.
Progetti promossi da operatori e politici,
patrocinati da enti pubblici
- attraverso servizi di unità di strada (camper, mezzi attrezzati specifici) usati per contenere i rischi per la salute
- capacità di anticipare fenomeni, promuovere autotutela, favorire spazi di incontro e confronto valutativi.
Operatore di strada:
gestisce relazioni d’aiuto ad alto coinvolgimento emotivo. Ha diverse funzioni educative, di accompagnamento. Ha grande capacità relazionale
Relazione tra educatore e soggetto
- è necessaria la comunicazione, comprendere l’altro
- saper ascoltare, sospendere il giudizio, far partecipare al processo la persona
- capire il malessere del soggetto
definizione strada
Strada:
Luogo di divertimento e incontro di giovani e migranti. Posto dove si hanno occasioni di incontro, scambio, divertimento e confronto
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Strada 3:
Posti per i senza dimora, stranieri senza permesso, gruppi di minori non accompagnati.
intervento di strada
si cerca di contattare l’utenza nell’ambiente naturale di
vita, senza che l'utente chieda aiuto.
Un’accoglienza personale che garantisce la possibilità di sviluppare le proprie risorse per rispondere alla difficoltà vissuta e nel luogo in cui si manifesta.
- ruota tutto intorno all’individuo e ai processi che lui percepisce, le sue condizioni di esistenza.
- si trova il contributo che il soggetto può dare
alla costruzione del proprio modello di interpretazione e di azione sul mondo.
Mappatura e ricognizione lavoro:
conoscere il
fenomeno e la logistica, scelta e osservazione del gruppo nei luoghi di ritrovo.
Strutturazione stabile intervento: costruire
relazione significativa e responsabilizzazione del territorio in cui si lavora.
Contatto-approccio con utenza:
esplicitare il proprio ruolo chiarendo la propria posizione come educatore.
obiettivo
- prevenire il disagio
- la possibilità di rinforzare le propriereti sociali.
secondo Bertolini
- il soggetto deve essere trattato da protagonista dell’evento
educativo e delle scelte che vanno effettuate
scopo pedagogico
- iniettare in una realtà sociale povera di avvenimenti degli eventi che non portino disinteresse e noia.
obiettivo lavoro
- lavoro: lasciare eredità capaci di fruttificare e permettere ai soggetti una nuova quotidianità e rendere l’altro consapevole delle proprie possibilità.
problemi come tossicodipendenza, diffusione AIDS, prostituzione, sfruttamento minorile..
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