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STORIA DELLA VITA SULLA TERRA - Coggle Diagram
STORIA DELLA VITA SULLA TERRA
Le prime ipotesi sull’origine della vita
Molti scienziati dell’antichità pensavano che alcuni esseri viventi potessero crearsi dal fango e dalla polvere. Il primo che dimostrò che era errato è stato Francesco Redi (1626-1697). Francesco Redi dimostrò che la generazione spontanea degli insetti non era possibile usando della carne e tre barattoli.
Lo scienziato Louis Pasteur (1822-1895) dimostrò in modo definitivo l’infondatezza della generazione spontanea degli organismi microscopici. Nel 1864 Louis Pasteur perfeziona degli esperimenti in grado di dimostrare che i microrganismi apparivano solo perché erano presenti nell’aria e non spontaneamente, come pensavano i suoi oppositori.
L’origine delle molecole biologiche e della vita
Nel 1953 i chimici Miller e Urey ricrearono in laboratorio le condizioni dell’atmosfera primordiale, ottenendo 14 diversi tipi
di amminoacidi (le molecole che formano le proteine) iniziando da molecole inorganiche. Dimostrarono così che l’ipotesi del brodo primordiale poteva essere vera.
Negli ultimi 20 anni, sono stati scoperti 3500 pianeti extrasolari. Alcuni di questi pianeti sono ritenuti abitabili, come tre dei pianeti che appartengono al sistema Trappist 1.
I fossili e lo studio della vita nel passato
Dallo studio dei fossili, i paleontologi sono riusciti a ricostruire parte della storia geologica del nostro pianeta, il suo clima e le tappe fondamentali dell’evoluzione dei viventi.
La mineralizzazione interessa principalmente gli animali con parti dure, come scheletri o gusci.
La carbonizzazione interessa i vegetali e forma carbone fossile.
Il carbone fossile si forma con la fossilizzazione di foreste o di accumuli di piante acquatiche rimaste seppellite sotto uno strato di sedimenti.
Gli organismi che fossilizzano più facilmente sono quelli che hanno scheletri o gusci, cioè parti dure che vengono decomposte con più difficoltà rispetto alle parti molli.
Inoltre, gli organismi morti sul fondo marino fossilizzano più facilmente di quelli morti in ambiente terrestre.
Il Precambriano e gli organismi più antichi
Le stromatoliti sono accumuli di sedimenti formati dall’attività di batteri fotosintetizzanti simili agli organismi più antichi della Terra. Esistono stromatoliti sia fossili sia viventi.
L’ipotesi ritenuta più probabile per spiegare l’origine delle cellule eucariotiche è che esse derivino da cellule procariotiche.
I primi animali erano piccoli organismi invertebrati dotati di un corpo molle, privo di parti rigide. Grazie ad alcuni fossili trovati a Ediacara, in Australia, è stato possibile ricostruirne l’aspetto.
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Nel Paleozoico «esplode» la vita
Verso la fine dell’Era Paleozoica, tutte le terre emerse si trovarono unite in un unico «supercontinente», detto Pangèa. Il Pangèa era circondato da un immenso oceano, detto Pantalàssa.
Il Mesozoico e la diffusione dei rettili
I mammaliaformi, i progenitori dei mammiferi, erano animali delle dimensioni di un piccolo topo e avevano il corpo coperto di peli. Gli scienziati ritengono che la scomparsa dei dinosauri sia dovuta a un raffreddamento climatico globale, forse causato dall’impatto di un asteroide.
Le tracce di un grande cratere da impatto si trovano nel Golfo dello Yucatán, in Messico.
Il Cenozoico: l’era dei mammiferi
Alcune specie di mammiferi erano molto più grandi di quelle attuali.
L’evoluzione di questi grandi mammiferi è stata resa possibile dal diradamento delle foreste causato da fattori climatici: la creazione di nuovi spazi aperti ha permesso la diffusione di specie di grande taglia.
L’evoluzione umana
L’evoluzione umana non è lineare, ma assomiglia più a un cespuglio con molti rami. Nel corso del tempo, tutti i rami si sono estinti e l’unico sopravvissuto è quello della nostra specie.