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LA COMUNICAZIONE AUDIOVISIVA nel XIX secolo - Coggle Diagram
LA
COMUNICAZIONE AUDIOVISIVA
nel XIX secolo
le immagini animate
T.Edison
inventa il
kinetoscopio
per la riproduzione di un film per la visione di un singolo individuo
l'audio
prima il fonografo
poi il grammofono
mass media
:
veicoli di immagini, scritte e suoni per centinaia di milioni di persone
cinema
radio (anni ’20 del XX sec.)
tv (negli USA degli anni ’40)
linguaggio audiovisivo
deriva dalla fusione di altri linguaggi
è compreso nel più complesso
linguaggio cinetelevisivo
persistenza retinica:
Michael Faraday e Peter Mark Roget si accorgono che la retina trattiene l'immagine anche una frazione di secondo dopo che è scomparsa.
Se l'occhio viene colpito da una serie di immagini in rapida successione non si rende conto dell'attimo di pausa tra una e l'altra e se le immagini sono simili si ha la percezione di movimento.
nascono una serie di giochi che sfruttano questo fenomeno (prassinoscopio, teatre optique, zootropio, fenachitoscopio, ecc)
Gli strumenti audiovisivi imitano sia il sistema percettivo sia la fisiologia umana (es: si pensi al funzionamento dell’occhio umano e a quello della macchina fotografica)
l'
elaborazione
è una facoltà cognitiva della concentrazione che ci obbliga a prendere in
considerazione degli elementi e a dimenticarne degli altri, è una selezione
nel cinema la selezione è dettata dall'autore dell'opera
nella
comunicazione
ci sono sempre:
un
emittente
(chi emette un messaggio)
un
destinatario
(chi riceve il messaggio)
un
messaggio
(l'oggetto della comunicazione)
anche la
narrazione
è una forma di comunicazione:
un'emittente tv (emittente)
trasmette un film (messaggio/racconto=serie di eventi concatenati e correlati a uno o più personaggi)
agli spettatori (destinatari)
la narrazione può avvalersi di
diversi linguaggi
e a seconda del mezzo attraverso cui vengono veicolati cambiano adattandosi ad esso
il
racconto
ha sempre:
un
inizio
uno
sviluppo
una
conclusione
La
narrazione
ha lo
scopo
di:
trasmettere i valori
trasmettere delle abilità/conoscenze
divertire/intrattenere
La narrazione è
connessa a tutti i processi mentali
:
processi istintivi (es: fame, sete, attrazione sessuale, ecc)
processi cognitivi (attenzione, memoria, ecc)
processi affettivi (emozioni e sentimenti)
Tra questi le emozioni sono quelle più facilmente attivabili
la
narrazione cinetelevisiva
si articola in
due tipologie di opere
(a cui si aggiungono infiniti tipi di ibridazioni)
discorsive
(=non fiction):
caratterizzate da una serie di narratori che si rivolgono direttamente al pubblico
es: documentari, telegiornali, talk show, varietà, programmi sportivi, reportage, ecc.
i personaggi sono i
narratori
(giornalisti, esperti, ecc) ed eventi (vengono raccontati o mostrati)
drammaturgiche
(=fiction):
rappresentano una storia
i personaggi qui sono gli attori, gli eventi sono rappresentati
i
film autoconclusivi
(quelli che non sono frazionati in episodi o puntate) si possono dividere con un criterio temporale
1) lungometraggi (sopra i 60 minuti, in genere tra i 90 e i 120)
2) mediometraggi (tra i 30 e i 60 minuti)
3) cortometraggi (sotto i 30 minuti)
l'opera
seriale
divisa in
puntate
=
segmenti di una fiction
che ha una certa progressione cronologica (aperte)
i tipi di serie televisiva si dividono in
serie
: divisa in episodi, non ha uno sviluppo cronologico delle vicende
serial
o
miniserie
: diviso in puntate, ha uno sviluppo cronologico
continuous serial
: serial basato su un grande numero di puntate
divisa in
episodi
=
prodotti autonomi
(chiusi, autoconclusivi)