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Disturbi psichici: gli psicofarmaci, I.I.S.S. "E. Giannelli" V F…
Disturbi psichici: gli psicofarmaci
Il
Disagio psichico
comprende una
vasta tipologia di patologie psichiatriche
, ognuna di esse richiede interventi specifici
La terapia farmacologica
Ha come obiettivo prioritario la
riduzione dei sintomi
Si dividoo in
4 tipologie
Ansiolitici
Anche detti
sedativi
o
ipnotici
Riducono rapidamente i sintomi d'
ansia generalizzata
e gli
stati di agitazioni
, ripristinando i normali
ritmi sonno-veglia
Sono gli
psicofarmaci più prescritti
Fino a 40 anni fa, si usavano i
barbiturici
, oggi sostituiti dalle
benzodiazepine
, più rapide ed efficaci e con più vasti campi di applicazione
Trattandosi di farmaci, vanno
prescritti da un medico
psichiatra, ma il loro uso va ponderato
Nel caso di
persone anziane e con problemi cognitivi
il loro uso è
controindicato
Possono creare
dipendenza e crisi di astinenza
dopo una brusca sospensione a seguito di un trattamento prolungato di 4-6 mesi
Farmaci che
attenuano o dissolvono l'ansia
Antidepressivi
Determinano il
miglioramento dell'umore e dell'attenzione
, l'
aumento dell'appetito
e la
regolarità del sonno
Curano la depressione
Inoltre,
migliorano gli stati d'ansia
, in particolare quelli accompagnati da
attacchi di panico
o caratterizzati da
disturbo ossessivo-compulsivo
Non inducono euforia nel soggetto sano, ma i
nnalzano il tono dell'umore patologicamente depresso
Riducono
l'incidenza e l'intensità
degli episodi depressivi
Tuttavia, per ridurre l'intensità occorrono almeno 2-3 settimane di trattamento. Nel frattempo, al farmaco antidepressivo viene associata l'assunzione delle benzodiazepine
di prima generazione
Diffusi a partire dagli anni '50 del secolo scorso
Indicati per la
depressione maggiore
(importante calo del tono dell'umore, riduzione di interessi e di attività piacevoli), gli
attacchi di panico
e i
disturbi ossessivo-compulsivi
Possono avere potenti
effetti collaterali
, sono controindicati in soggetti con cardiopatie, disturbi cognitivi o epilessia
di seconda generazione
Diffusi a partire dagli anni '80
Indicati per i
disturbi depressivi in generale
, gli
attacchi di panico
, il
disturbo ossessivo-compulsivo
e i
disturbi del comportamento alimentare
Utili anche per alcuni
disturbi della personalità
e i
sintomi negativi della schizofrenia
(apatia, distacco emotivo, chiusura sociale)
Sono
meglio tollerati
e possono essere somministrati a pazienti anziani e, con le dovute cautele, anche a soggetti epilettici
Stabilizzatori del tono dell'umore
Farmaci che controllano l'
instabilità patologica dell'umore tipica
della
depressione ricorrente
e
dei disturbi bipolari
(alternanza di crisi depressive ed episodi maniacali, caratterizzati da euforia, senso di onnipotenza e ottimismo eccessivo)
I principali stabilizzatori sono i
sali di litio
Antipsicotici
Neurolettici tipici
Curano i
sintomi positivi della schizofrenia
(deliri e allucinazioni)
Migliorano i processi di pensiero
, che riacquistano logica e coerenza interna
Alleviano i sentimenti di angoscia
che accompagnano i vissuti deliranti e gli stati allucinatori
anche detti
neurolettici
Vengono usati in caso di
disturbi psicotici in fase acuta
e come
terapia di mantenimento
a lungo termine
Possono essere impiegati per trattare la
schizofrenia
, alcuni
disturbi della personalità
e altre
patologie psicotiche
La psicosi si accompagna spesso a
deliri
e
allucinazioni
che condizionano pesantemente la vita dei soggetti interessati
Grazie all'uso degli
antipsicotici
la qualità della vita dei pazienti migliora significativamente
Farmaci adottati nella cura delle psicosi, che agiscono come
sedativi sul sitema nervoso
senza provocare obnubilamento della coscienza
Neurolettici atipici
Sono maggiormente efficaci sui
sintomi negativi della schizofrenia
(apatia, distacco emotivo, chiusura sociale) ed hanno minori effetti collaterali
I.I.S.S. "E. Giannelli" V F
a.s. 2023/2024
Prof. Nutricati Alberto