Altri punti 1. necessità di offrire una carta dei servizi con cui l'ente stipula un patto chiaro con gli utenti. Riportati in modo chiaro: obiettivi, attività di front office e di back office, tempi e modalità di erogazione. Armonizzata con strumenti più operativi: vademecum, materiali informativi, documento sugli obblighi contrattuali, rafforzata la formazione degli operatori di sportello. Analisi dei pubblici e del contesto, progettazione e uso integrato delle leve della comunicazione organizzativa, monitoraggio e valutazione degli effetti di tale comunicazione. 2. Chi e come accredita i lavoratori assistenti familiari e con quale profilo formativo. Condividere l'elenco aggiornato dei lavoratori certificati con gli Enti gestori dei servizi socioassistenziali che hanno bisogno di persone referenziate da segnalare a chi è inserito in un percorso sanitario-assistenziale. 3. osservatorio permanente delle famiglie che si rivolgono al servizio da integrare con quello dei servizi sociali. Rientra nel servizio di segretariato sociale -> momento importante di raccolta delle informazioni relative ai bisogni espressi dal territorio, per la programmazione di interventi basata sull'evidenza empirica. 4. formazione professionale dell'assistente familiare -> arricchire competenze linguistiche e anche quelle concernenti le modalità di preparazione dei pasti e capacità di dialogo e ascolto. 5. supporto agli assistenti familiari: fornire servizi di ascolto, dare sostituzioni adeguate e vigilare che siano garantiti i periodi di pausa e sistemazioni entro l'alloggio degli assistiti o soluzioni di prossimità, fare un piano dei rischi lavorativi, anche psicosociali, progressivi interventi di riduzione di tali rischi senza danni, desegregare i lavoratori del segmento, incentivare la componente maschile italiana, offrire formazione e alternative occupazionali per chi svolge l'attività da molto tempo, sgravi fiscali e pensione presto (lavoro usurante), far emergere il sommerso. I problemi di precarietà e inadeguatezza incidono sulla qualità della vita delle assistenti familiari e sulla qualità del lavoro di cura. 6. Maggiore informazione e formazione degli operatori degli sportelli a svolgere compiti analoghi a quelli tipici del segretariato sociale -> buona accoglienza e corretto orientamento; utile informare della dislocazione sul territorio e degli orari di CAF, INPS, sportelli immigrazione. 7. saper riconoscere quando far rivolgere gli utenti al servizio sociale o all'utilità di valutazione multidimensionale dell'ASL con informazioni dettagliate e contattando i servizi sociali per informazioni. 8. massimo rispetto della privacy. Cura di codici comunicativi, arredamento e comfort per curare l'immagine del servizio.