Please enable JavaScript.
Coggle requires JavaScript to display documents.
Virosi della vite - Coggle Diagram
Virosi della vite
Movimento
Le 2 interazioni che la pianta ha con i plasmodesmi sono attraverso il reticolo endoplasmatico oppure attraverso la creazione di strutture proteiche mediate da moving proteing tipo microtunnel che consentono di mantenere aperta e allargata l'apertura dei plasmodesmi.
Il processo di infezione comprende la separazione del acido nucleico da capside proteico, che si lega ai ribosomi e da origine al processo di traduzione delle proteine virali per produrre altre proteine virali per colonizzare la pianta (agendo come messaggero la pianta non capisce che è esogeno, è un modo per ingannarla). Tra queste proteine virali ci sono le polimerasi, proteina capsida, moving proteins.
Passaggio da cell A a B è mediato da microtubuli inseriti all'interno del plasmodesma. Plasmodesmi non sono tanto grandi e devono far in modo che tra di loro passi l'acqua che contiene proteine e sostanze che l'ambiente simplastico necessita. I virus fanno dilatare lo spazio tra reticolo endoplasmatico e parete. Poi si associano alle proteine di movimento actina e miosina che permettono agli organelli di muoversi. Una volta che il virus è arrivato alle cellule compagne del floema deve oltrepassare questi plasmodesmi a forchettina e lo fa tramite actina e miosina.
Miosina li aggangia e li porta dall'altra parte PVX, mentre actina tramite carrucola molecolare li lancia direttamente TMV.
Movimento del virus fondamentale per andare ad attaccare diverse parti della pianta, con lo scopo di arrivare al floema dove riesce a raggiungere le cellule compagne. Anche i virus come i fitoplasmi richiamano zuccheri e ciò che il floema può trasportare nel primo sito di infezione.
Una volta raggiunto il floema possono essere portati in giro a lunga distanza: long distance movement. Anche se sono presenti proteine che funzionano da regolatori negativi (RTM resctricted Tev movement proteins 1 e 2) che inibisono il movimento a lunga distanza. Danno luogo alle reazioni di ipersensibilità quindi a morte cellulare, reazioni per bloccare l'infezione.
-
Trasmissione
Avviene attraverso semi e polline infetti, ma la maggior trasmissione è fornita dagli insetti vettori con apparato boccale succhiante (inserendo stiletto in profondità).
Trasmissione persistente
Avviene più in profondità e ha un periodo di acquisizione e latenza abbastanza lungo, in alcuni casi tutta la vita dell'insetto.
Trasmissione non persistente
Avviene più in superficie con tempi di acquisizione piuttosto veloci, non c'è tempo di latenza perchè nel giro di poco il vettore diventa infetto e infettivo
-
Virosi
Grapevine leafroll
I virus hanno localizzazione floematica che gli influenza l'efficienza del trasporto della linfa e lo zucchero non trasloca. I sintomi sono l'accartocciamento verso il basso della lamina fogliare, discolorazione ma non nelle nervature, tralcio lignifica normalmente. La sintomatologia inizia nella parte bassa e poi tende ad alzarsi. Molteplici vettori come coccidi e pseudococcidi e l'unico controllo è la prevenzione attraverso certificazione del materiale di propagazione.
Grapevine fan leaf
I sinotmi sono foglia a mosaico giallo e malformazioni fogliari. Sintomatologia a macchia di leopardo nel vigneto se i vettori sono alati. In alcuni casi il vettore può essere il nematode e in questo caso la progressione di piante sintomatiche è piuttosto lenta perchè si muove piano. Tipicamente non è floematico il nematode e ha localizzazione finale floematica per trasmissione.
-
Gestione virosi
Prevenzione e obbligo di negatività nelle piante commercializzate. Eliminazione virus con termoterapia e accorgersi il prima possibile di piante serbatoio.
Morfologia principale nella vite è quella flessuosa anche se possono averne varie. Particelle virali sono per la maggior parte a RNA a singola elica.
I micovirus sono virus che infettano funghi. Sono pochi i casi dove i funghi sono vettori di virus vegetali. I virus per quanto riguarda gli insetti vettori possono alterare il loro comportamento rendendo la pianta infetta con morfologia più attrattiva verso i vettori e cambiando il metabolismo della pianta, facendola emettere vocs che attraggono i virus dal punto di vista morfologico e chimico (profumi).
Replicazione
Organuli della cellula colpita si trasformano morfologicamente e biochimicamente creando vescicolazioni, insenature, nicchie fisiche nelle quali la particella virale si replica e interagisce in modo fine con sostanze che la cellula ospite può dare per la replicazione.
La membrana esterna comincia a dar luogo a delle invaginazioni nelle quali i virus rimangono nascosti rispetto all'ambiente cellulare. Gli organelli target (RE, cloroplasto, mitocondri) invece sono gettonati perchè sono ricchi di proteine che fanno comodo alla replicazione e costruzione del plasmide.
La fluorescenza puntiforme si spiega con la formazione di vescicole di secrezione all'interno dei quali il materiale virale si replica e diffonde.
-