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Virgilio pt. 2 (latino) - Coggle Diagram
Virgilio pt. 2 (latino)
L' ENEIDE:
era considerata un opera eccezionale, tanto importante da essere considerato superiore agli Annali di Ennio e addirittura di competere con l'Iliade e l'odissea
il poema si articola in 12 libri e ha tutte le caratteristiche dell'epos antico, proponendo storie di carattere eroico, riconducibili a modelli omerici
in particolare lo schema del viaggio, caratteristico dell' Odissea viene utilizzato per dar forma alla prima metà del poema, mentre quello della guerra caratteristico dell' Iliade
l' eneide racchiude in un solo libro una sorta di enciclopedia della comunità, il poema narra il passato mitico di Roma e la tradizione romana, dimostrando i segni della propria forma a episodi e personaggi
il personaggio principale è Enea considerato come la più alta espressione della paterna che segna la cultura romana
il poema svolgeva la funzione dal punto di vista ideologico, fornendo alla città di Roma gli strumenti per interpretare la sua politica e la sua istituzione proiettandolo nelle lontananze del mito
l'eneide era un importante opera di racconto fra le origini favolose della civiltà romana e quelle delle altre grandi civiltà
l' Eneide riproponeva in forma mitica la polarità fra Grecia e Roma che aveva segnato gli anni delle conquiste e dell'espansione romana
allo stesso tempo l'episodio dell' amore fra Enea e Didone, col suicidio della regina e la fuga dell'eroe verso l' Italia; se da un lato dava voce alla tragedia, dell'amore infelice, della passione che può portare solo rovina, dall'altro raggiungeva una ragione mitica alla terribile rivalità fra Roma e Cartagine
l'epos di Virgilio è un'opera che sintetizza la cultura romana attraverso gli strumenti di una straordinaria maturità: raggiunta dalla società a cui si rivolge, e raggiunta personalmente dal poeta nel corso della sua esperienza intellettuale
le storie di Virgilio danno l'impressione di una composizione a due voci, i troiani ad esempio, giunti in Italia come fondatori di una nuova città e portatori di cultura, non si presentarono come eroi fieri ma covano in se la strage di Troia
è come se Virgilio avesse la capacità di corrodere dall'interno la semplicità lineare dei racconti epici per introdurci il dubbio, il conflitto e la tragedia
quello di Virgilio Sun epos in cui soffre chi muore, ma soffre anche chi uccide
si presenta una novità nel libro 6, che descrive la discesa di Enea nell' Ade, Virgilio ci fa assistere a un viaggio di Enea attraverso un regno "altro"
notevole risulta la scena in cui Enea si impadronisce del ramo d'oro, che gli consentirà di accedere al agli inferi
Enea accompagnato dall'anima del padre Anchise, si imbatte nella lunga processione dei suoi discendenti, ossia di tutti quelli eroi, destinati fare Roma grande
gli eroi sono avviati verso il momento in cui, sorgeranno alla vita, Virgilio ha dunque saputo innalzare la grandezza culturale e politica di Roma, guadagnata con la violenza e con il sangue oltreché con la superiorità della virtus e della pietas
LO STILE:
Le Bucoliche:
Virgilio costruisce una propria lingua letteraria: che sembra un latino apparentemente semplice, per lineare eleganza che lo distingue dalla precedente letteratura bucolica
L' Eneide:
è la forma tradizionale dell'epos omerico:l' esametro è un poema dal ritmo lento, l' Eneide costituisce, un epos scritto e l'uso di formule serve a riprodurre una caratteristica che si riferisce allo stile virgiliano che è estremamente complesso e che si avvale di tanti modelli
tramite il semplice uso di aggettivi e di collegamenti inusuali fra essi e determinati sostantivi, Virgilio riesce a ottenere una capacità descrittiva destinata a restare unica e inconfondibile
la poesia virgiliana eccelle grazie all'arte della concentrazione, e alla capacità di utilizzare più espressioni scelte per rafforzare maggiormente il contenuto della poesia
Le Georgiche:
la lingua è semplice, i periodi sono ben costruiti, il tessuto stilistico appare più ricco e raffinato di quello delle Bucoliche
dal punto di vista lessicale molti vocaboli compaiono in lingua latina; l'uso dei tecnicismi è dovuto al contenuto e più aggraziato, visto che l'obbiettivo è elevare l'agricoltura a paradigmi di civiltà