In opposizione alla comunicazione di un significato razionale, il linguaggio diventa oscuro, al limite dell'incomprensibile. La parola perde l suo significato logico e diviene pro suono. Per i decadenti, infatti, la musica è la maggiore tra le arti poiché si rivolge all'inconscio ed agisce sulle zone più oscure della psiche. Frequente è l'uso di metafore, le quali sono espressione di una di una visione simbolica del mondo, dove ogni cosa rimanda ad altro in un sistema di analogie universali. Il rapporto simbolico è diverso da quello allegorico proprio del medioevo: l'allegoria postula un rapporto codificato tra significante e significato, nella metafora decadente, invece, il secondo termine di paragone è oscuro e misterioso. Affine alla funzione della metafora è quella della sinestesia, che consiste nell'accostamento di termini che appartengono a sfere sensoriali diverse e che provoca la fusione di sensazioni che conservano tra loro un rapporto analogico.
la letteratura decadente si rivolge ad un'elite di eletti in grado di comprendere il suo linguaggio. In situazioni estreme, il poeta si rivolge puramente a se stesso. Si crea così una frattura tra l'artista e il pubblico. Ciò è espessione del carattere aristocratico del Decadentimo, che rifiuta la mediocrità borghese