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ANTROPOLOGIA 2, capitolo 4 + 5 - Coggle Diagram
ANTROPOLOGIA 2
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DECOLONIZAZZIONE
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ANNI 60-80 DEL NOVECENTO crisi del modello classico della ricerca sul campo e avvio del processo di decolonizazzione
non si considerano piu i popoli studiati come primitivi e arretrati, soggetti muti che hanno bisogno di essere descritti
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SVOLTA RIFLESSIVA
i dannati della terra, FRANTZ FANON , il colonialismo insinua i meccanismi di dominio all'interno delle stesse soggettività dei colonizzatori, l'ordine coloniale può essere superato solo attraverso una rottura violenta che implica il disfarsi dei saperi che l'occidente ha prodotto sugli altri, saperi che cercano di far passare per culture tradizionali e primitive modi di essere prodotti dal dominio coloniale stesso
antropologi formati negli anni 60 sensibilità anticoloniale, non possono +concepire la disciplina come studio distaccato di un neutrale oggetto scientifico. esperienza di campo diventa condotta a partire da ruoli meno ufficiali, partecipata in un senso + umano non puramente metodologico
modello delle monografia classica impersonale e distaccata non è piu adatta, si comincia a mettere in scena la soggettività del ricercatore
nni 70 si comincia a scrivere testi dialogici che cercano di restituire la complessità del rapporto tra ricercatore e interlocutore
pubblicazione del diario di malinowksi 196/, egli viveva in un profondo senso di spaesamento culturale, ossessionato falla solitudine, privazione sessuale e ipocondria, crisi di collera e depressione si lascia andare a disprezzo razziale verso i selvaggi
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MARCEL MAUSS 1872-1950
Capostipite dell’etnologia francese comparativista e teorico senza esperienza
sul campo. :green_book:manuale di etnografia
mentre in ambito anglosassone l'antropologia aveva assunto un identità scientifica in Francia occupava un contesto tra scienza, arte e letteratura
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SCUOLA EVOLUZIONISTICA
L'antropologia culturale nasce e a lungo prospera nel clima scientifico della teoria dell'evoluzione
l'evoluzionismo antropologico ha l'obbiettivo di risalire indietro nel tempo alla scoperta dell'orine delle forme viventi e culturali che sono oggi osservabili
uso del metodo comparativo: dati incompleti provenienti da diversi contesti geografici e temporali accostati x gettar luce gli uni su gli altri
principio uniformista: evoluzione si dispiega in modo graduale, continuativo e costante seguendo leggi che restano invariate nel tempo e nello spazio, si articola in fasi o stadi che seguono sempre la medesima sequenza
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evoluzionisti concentrati sul principio uniformista credevano alla poligenesi: la nascita parallela di fatti culturali simili in aree diverse
invece gli indirizzi di ricerca diffusionisti (nati nel 800-900) parto dall'assunto della monogenesi: cercano l'unico punto di irradiazione in cui si p originato, ricostrunedo complessi procecssi di circolazione e scambio tra popoli.
franz boas: approccio idiografico individuante (concentrato su casi specifici) e storico (voluto a ricostruire i processi di formazione di tratti culturali o costumi)
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TEORIA SOCIALE
definizione di tylor di cultura: riguarda le capacità di abitudine acquisite dall'uomo in quanto membro della società
dimensione sociale della cultura al centro del lavoro della scuola francese EMILE DURKHEIM +MAUSS + hertz + hubert
la società non è solo gli individui che la compongono ma funziona secondo meccanismi oggettivi che possono essere colti dallo sguardo scientifico
a società determina la soggettività, le modalità del pensiero e le emozioni individuali
a mediare tra società e individui x durkheim ci sono i concetti di conoscenza collettiva e di rappresentazione collettiva
durkheim analizza la religione a partire dal concetto di sacro e profano. il sacro si distingue x il fatto di riferirsi ad esperienze collettive o sociali
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