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DISABILITA' SENSORIALE (VISTA) (CAP.2) - Coggle Diagram

- - - - OMS: incapacità di eseguire attività che richiedono capacità visive senza ausilio degli altri sensi
      - ICF: persone con deficit visivo genericamente affette da menomazioni ad organi e strutture della vista o collegate ad essa
      - ICD-10: definisce disabilità visiva tenendo conto del visus (ampiezza della scena visibile quando il soggetto guarda davanti a sè) e del campo visivo (porzione di spazio percepita e proiettata su piano visivo; detto anche residuo perimetrico binoculare) e distinguendo cecità o ipovisione
    - - distingue in: ciechi totali (mancanza totale o mera percezione ombra/luce, 3% campo visivo), ciechi parziali (residuo visivo anche con correzione, 10%), ipovedenti (30 % gravi ,50% medio- gravi, 60 % lievi) in base a visus e campo visivo
      - modificata nel 2004: attuata x valutare maggiormente entità e riconoscere a queste persone determinati benefici sociali e economici -> non più adeguata la
        definizione di cieco assoluto -> riconosciuti alcuni diritti e l'invalidità civile
      - cecità legale: range che permette agevolazioni per persone che hanno una determinata difficoltà, ipovisione centrale: non si riconosce ciò che si sta guardando, ipovisione periferica: buona visione di ciò che si guarda ma diminuisce percezione dello spazio circostante
- - - - cecità primaria (congenita): aree di sviluppo direttamente colpite dalla cecità (no coordinazione visuo-motoria), cecità secondaria (acquisita): Aree di sviluppo indirettamente colpite dalla cecità (coordinazione visuo-motoria)
  - - - entità del ritardo elevata: motricità volontaria, deambulazione(funzione di locomozione dell'uomo) e prensione dell'oggetto, deambulazione autonoma; invece buone abilità: controllo posturale e reazione orientamento
      - mani come strumento di automanipolazione, poi ricerca di oggetto sonoro (oggetto che cade)
  - - - genitori: stress psicofisico derivante, difficoltà della relazione con figlio -> studi x la relazione madre-figlio: modalità comunicativa adeguata (ex. baby talk, semplicità, componente affettiva)
    - - influenza diretta (sviluppo psicofisico dato da deprivazione), influenza indiretta (disorientamento dei genitori)
        
        madri paralizzate dal trauma tendono a
        sovrainvestire la parola (linguaggio iperconcreto e fattuale) -> bambini perdono piacere di altri canali comunicazione (ex. contatto)
        
        fasi del legame di attaccamento in ritardo rispetto a bambini vedenti: capacità discriminare familiari da estranei, processo di separazione/individuazione (sperimentazione) -> anche dovuta a iperprotettività genitori
    - - con adulto: sostiene interazione e utilizza contatto corporeo e stimolazione
        vocale, coetanei: problemi maggiori perché i b. sono meno disponibili (attività ludiche coordinate da un adulto competente)
  - - - ritardo nel: permanenza dell'oggetto (passaggio da sè all'altro), perspective taking (il b/o non vedente utilizza il proprio corpo
        prolungando la condizione di egoismo)
      - blindmes=tic, condotte stereotipate non incoraggiano sviluppo cognitivo: ritardi nelle operazioni logiche e rappresentazioni spaziali
      - processo cognitivo ostacolato dalla non possibilità di apprendimento vicariante (il quale ha un grosso ruolo nella conoscenza di tutti i giorni) -> training di bilanciamento plurisensoriale: potenziati organi di senso non danneggiati come mezzi di conoscenza
      - genitori istruiti al fine di: garantire e assicurare al b. una giusta stimolazione ambientale
  - - - precursori assenti x b. ciechi: contatto oculare con madre, condivisione attenzione visiva su oggetto, gesti comunicativi
      - primi mesi differenze tra vedenti e non: nelle vocalizzazioni non cj sono diff, poi non vedenti meno loquaci -> importanti stimolazioni(adulto con funzione di scaffolding)
        
        ritardo: acquisizione delle prime parole (limiti comunicazione non verbale,
        limitata esperienza del mondo esterno) -> in seguito però iperverbalismo
        
        possibile errore adulti: esagerazione sistema verbale, anche altri canali comunicativi
- - - - cecità ai colori problema dei coni della retina dove abbiamo
        coni rossi, verdi, blu -> colori fondamentali
        
        tricromatismo: percezione normale dei colori
        
        tricromatismo anomalo: quando la luce viene percepita da tutte e tre le tipologie dei coni, ma uno di essi non funziona a dovere
        
        x verificare: test di Ishihara
        
        3 tipi di daltonismo: Deuteranopia = insensibilità al
        colore verde, Protanopia = insensibilità al
        colore rosso, Tritanopia = insensibilità al
        colore blu
  - - - gravità: lieve (no significativa limitazione nell'autonomia, di percezione e relazione), media (compromissione sviluppo armonico), grave (assenza linguaggio, deficit intellettivo/motorio)
- - - - intervento precoce (0-3): progetto riabilitativo deve
        essere globale e personalizzato, Obiettivo è lo sviluppo il più
        possibile armonico del b. sotto il profilo cognitivo, emotivo, psicomotorio. -> importantissimo x riorganizzazione sistema nervoso centrale (plasticità) e per lo sviluppo
      - Dopo i 3 anni: progetti
        riabilitativi personalizzati (tiene conto dell'individuo, delle sue caratteristiche, età, contesto), obiettivo: raggiungimento massimo possibile autonomia, comunicazione, socializzazione
  - - - insegnamento scrittura braille, e poi del computer, cubaritmo, insegnamento firma autografa
    - - quindi modalità di approccio: favorire esperienza diretta, da analisi a sintesi, conoscenza x esplorazione, favorire attività ludico-motorie-fantastiche, e rapporti di amicizia, utilizzo sussidi strutturati e tecnologici -> introdotti gradualmente x far si che impari ma che ne sia anche interessato all'utilizzo
        
        strumenti:
        
        tappe con cui viene proposto il suo utilizzo: presentazione e motivazione dell'uso, conoscenza percettiva dello strumento, uso strumento con aiuto, riduzione progressiva dell'aiuto -> Ricordarsi anche che ogni qualvolta il soggetto affronta un ambiente nuovo deve essere condotto alla conoscenza (percettiva) del nuovo ambiente (fase esplorativa di conoscenza)
        
        sussidi tiflodidattici: insieme di strumenti utili per acquisire capacità scolastiche x contrapporre difficoltà date dalla sua condizione -> sviluppare competenze motorie, cognitive, espressive
        
        dev'essere scelto con competenza, ambiente adeguato, ben definito il ruolo dell'adulto, deve avere significato nel PEI, deve partire dalle capacità espresse dall'allievo
        
        alcuni strumenti: tavoletta braille (6 punti di rilievo combinati, tavoletta e punteruolo) e dattilobraille (sostituisce braille), Cubaritmo (casellario rettangolare e piccoli cubi che permettono di ottenere le cifre Braille da 0 a 9, x calcoli aritmetici), casellario romagnoli (piano in legno con caselle, sviluppo prensione e coordinazione bimanuale), tifloinformatica (permette utilizzo tecnologico)
        
        se persona è ipovedente: Quantificare il gradiente del residuo visivo -> software di ingrandimento del monitor, ingranditori x pagine libri, e utilizzare contrasti cromatici -> Fermo restando l’approccio di stimolo alla sperimentazione,all’orientamento, all’autonomia e il supporto all’accettazione dei propri limiti