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PSICODIAGNOSTICA 10 - Coggle Diagram

- - - - Le esperienze vissute dal bambino con le figure di attaccamento rappresentano i modelli su cui si organizzano tutte le sue esperienze con le figure di attaccamento
        modello dei legami affettivi
      - “Nelle malattie e nella calamità gli adulti divengono esigenti nei confronti degli altri, in condizioni di improvviso pericolo o in una catastrofe una persona quasi certamente cercherà la vicinanza con l’altra persona conosciuta e fidata” (Bowlby)
        Dunque, il comportamento di attaccamento non scompare con l’infanzia ma subisce solo dei cambiamenti (si diversificano i mezzi per raggiungerlo)
      - Scopo del sistema di attaccamento: accessibilità e responsività del caregiver (DISPONIBILITÀ)
        
        La disponibilità significa l’aspettativa fiduciosa. Ricavata da una rappresentazione “abbastanza esatta” dell’esperienza, nel corso di un significativo periodo di tempo, che la figura di attaccamento sarà disponibile
        Influenza del modello dell’information processing del funzionamento neuronale e cognitivo sulla teoria di Bowlby: differenti pattern di attaccamento riflettono differenze individuali rispetto all’accesso a certi tipi di pensieri, sentimenti e ricordi
        
        L’adattamento di un organismo al proprio ambiente è basato sulla possibilità di costruirsi un’adeguata mappa conoscitiva (modello operativo) delle caratteristiche dell’ambiente capace di guidare e regolare i successivi scambi con questo (modello ambientale)
        L’adattamento dipende dalla concordanza, dalla flessibilità e dalla congruenza del modello dell’ambiente
- - - - qualità: Sii veritiero e fornisci prove per ciò che dici” Si verifica quando:
        il soggetto non riesce a supportare affermazioni generali con ricordi o esperienze specifiche (contraddizione logica)
        contraddizioni fattuali (su eventi specifici)
        oscillazioni inconsapevoli del punto di vista
      - quantità. “Sii succinto, ma esauriente”
        Invita a utilizzare turni conversazionali di lunghezza ragionevole
        Risposte eccessivamente brevi (“Non ricordo”, “Non so”) o eccessivamente lunghe non rispettano la massima
      - modo: “Sii pertinente, evita oscurità di espressione, ambiguità, sii chiaro e ordinato nell’espressione”
        La massima viene violata quando:
        il discorso diventa grammaticalmente contorto
         viene usato “gergo” psicologico
         appaiono ripetutamente termini vaghi o non si riescono a completare frasi iniziate perfettamente
        citazioni di persone senza introduzione, uso di pronomi personali senza specificare di chi si parla
         introduzione di informazioni senza nesso logico
        modi di dire che presuppongono che l’intervistatore sappia di cosa si sta parlando (“Sa come funziona, no?”)
         gergo “psicologico”
        metafore inappropriate
         scivola nel presente (no se lo fa per evidenziare una storia)
- - - - Sia che il soggetto abbia figli sia che non ne abbia, gli viene chiesto come si sentono (o come immaginano che si sentirebbero se avessero un figlio) rispetto alla possibilità di separarsene e quali esperienze derivanti dall’essere stato figlio possano aver influito sulle sue risposte
        Infine gli viene chiesto di esprimere dei desideri per il figlio (reale o immaginato) da qui a vent’anni
        Offrono uno squarcio su aspetti delle rappresentazioni che il soggetto ha di sé come genitore (reale o futuro)
      - Il protocollo così strutturato mette in risalto le differenze individuali nelle strategie di regolazione delle emozioni profondamente interiorizzate e l’attenzione in risposta alla discussione sull’attaccamento
        Sulla base del solo uso del linguaggio è possibile predire, in modo sufficientemente accurato, il comportamento dell’intervistato con gli altri, inclusi i figli nei loro primi anni di vita
        
        “Ora vorrei che scegliesse cinque aggettivi o parole che descrivano il rapporto che aveva con sua madre da bambino, iniziando da quando riesce a ricordare nella prima infanzia, il più indietro possibile, ma diciamo che dai 5 ai 12 anni va bene. So che ci vuole un po’ di tempo, per cui vada avanti e ci pensi per un minuto…poi le chiederò perché li ha scelti. Scriverò ciascuno di essi come me li dirà”