92. La psicoanalista Judy Kantrowitz, nel suo libro Myths of Termination: What patients can teach psychoanalysts about endings, che riflessioni ha riportato in merito alla conclusione della terapia?Nel suo libro Myths of Termination: What Patients Can Teach Psychoanalysts About Endings, la psicoanalista Judy Kantrowitz ha svolto colloqui sistematici con 82 ex pazienti, scoprendo che la conclusione dell'analisi avviene in modi molto diversi. L'idea di un "approccio standard" alla fine della terapia sarebbe quindi fuorviante, poiché ogni conclusione rappresenta una storia a sé, che coinvolge variabili uniche della relazione paziente–terapeuta. Può capitare che sia il paziente a suggerire, anche in modo indiretto, l'interruzione degli incontri, sentendo di aver raggiunto gli obiettivi desiderati o perché le sue esigenze di vita sono cambiate. Il terapeuta, a sua volta, può accogliere questa proposta o proporre una rilettura del desiderio di chiusura, ad esempio mettendo in evidenza come nei recenti incontri siano emersi temi più dolorosi o incomprensioni significative. In tali casi, il desiderio di chiudere potrebbe riflettere una tendenza ad evitare conflitti. Alternativamente, può essere il terapeuta a percepire che il percorso stia arrivando a una conclusione naturale e a proporre riflessioni su quali siano i bisogni o i temi che attualmente orientano la terapia.
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93. Che cosa è il Delirium nell'anziano e in cosa differisce dalla Demenza?Il delirium (o stato confusionale acuto) è una condizione patologica comune negli anziani, che può facilmente essere confusa con la demenza. Infatti, le persone colpite da delirium possono presentare sintomi come ridotto funzionamento intellettivo e perdite di memoria, che sono tipici anche della demenza. Tuttavia, rispetto alla demenza, il delirium:
- ha un’insorgenza più rapida;
- una durata relativamente breve;
- offre una buona possibilità di ritorno alla "normalità".
Il paziente con delirium può alternare momenti di delirio con fasi di tranquillità e altri di apatia. Gli anziani sono particolarmente vulnerabili al delirium a causa della loro maggiore fragilità e sensibilità ad eventi traumatici, come ad esempio un intervento chirurgico (che in circa un caso su dieci potrebbe provocare delirium). Fortunatamente, se adeguatamente trattato, il delirium tende generalmente a regredire, pur essendo una problematica acuta.