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IL REGIME FASCISTA - Coggle Diagram
IL REGIME FASCISTA
1924: il socialista Giacomo Matteotti denuncia in parlamento le violenze, le minacce e i brogli dei fascisti durante le elezioni. Il 10 giugno viene rapito da una squadra di fascisti e assassinato.
Molti deputati socialisti, comunisti, cattolici e liberali abbandonarono per protesta il parlamento (secessione dell'Aventino) ma questa decisione non ottenne i risultati sperati.
Mussolini si attribuì la responsabilità politica di quanto avvenuto e subito dopo promulgò le Leggi fascistissime con cui diede inizio alla sua dittatura
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Il gran consiglio (formato dai dirigenti del PNF) prendeva le decisioni più importanti mentre il parlamento perse ogni funzione
Le province erano governate dai prefetti e i comuni dai podestà. Entrambi erano nominati dal governo
Viene creata la milizia volontaria per la sicurezza nazionale, un corpo militare formato solo da fascisti
In un periodo di crisi economica internazionale, il fascismo attuò degli interventi a favore dell'agricoltura
Battaglia del grano (1925): aumento delle aree coltivabili e modernizzazione delle tecniche agricole. Obbiettivo: autosufficienza per le risorse alimentari
In realtà l'agricoltura italiana rimase arretrata. L'aumento della produzione di grano venne a scapito delle cultura di frutta e verdura che erano molto redditizie per l'esportazione. L'Italia inoltre dovette continuare a importare prodotti alimentari
Bonifiche di varie zone paludose (Veneto, Maremma, Agro Pontino, Sardegna). Bonificati oltre 250.000 ettari di terreno e fondate numerose città.
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