Kott si sofferma sul fatto che, dopo la morte di Aiace, i suoi compagni non riescono a comprendere pienamente la grandezza della sua tragedia. Le ragioni di Agamennone e Menelao sembrano banali e riduttive, dominate dalla vendetta. Solo Ulisse, invece, riesce a vedere la tragedia di Aiace con occhi più compassionevoli, invitando gli altri a riflettere sulla condizione umana comune a tutti, cioè la mortalità e la sofferenza. Ulisse rappresenta la consapevolezza che la vita è fugace e che tutti, in quanto mortali, devono condividere il dolore e il destino degli altri.
l'analisi di Kott ci invita a vedere "Aiace" non solo come una tragedia classica, ma come un'opera che affronta temi profondamente umani e universali, che parlano anche all'uomo moderno: l'assurdità della vita, il destino ingiusto, la lotta contro le forze più grandi di noi e la ricerca di significato in un mondo privo di risposte certe.