CONCETTO FONDAMENTALE: MECCANISMI DI DIFESA
Processi psichici, spesso seguiti da una risposta comportamentale, che ogni individuo mette in atto, più o meno automaticamente, quando si trova ad affrontare situazioni particolarmente stressanti e/o deve mediare i conflitti generati dallo scontro tra impulsi, desideri e affetti da un lato, e proibizioni interne e/o condizioni della realtà esterna dall’altro.
(Lingiardi, 1996)
Operazioni mentali che avvengono per lo più in modo inconsapevole, la cui funzione è di proteggere l’individuo dal provare eccessiva ansia. Secondo la teoria psicoanalitica classica, tale ansia si manifesterebbe nel caso in cui l’individuo diventasse conscio di pensieri, impulsi o desideri inaccettabili. In una moderna concezione delle difese, una funzione ulteriore è la protezione del Sé – dell’autostima e, in casi estremi, dell’integrazione del Sé.
(Cramer, 1998)
Analizzare è la terza professione impossibile, il cui esito insoddisfacente è scontato in anticipo. Le altre due sono Educare e Governare.
(Freud, 1937)
Freud sostiene che l’analisi, che dovrebbe essere la strada maestra per la conoscenza di sé e la consapevolezza di come funzioniamo, è resa impossibile dai MECCANISMI DI DIFESA che noi continuamente mettiamo in atto per evitare di diventare consapevoli di elementi per noi inaccettabili e che potrebbero cambiare l’idea che abbiamo di noi stessi.
Dal POV EMOTIVO, Freud definisce le seguenti fasi, raggruppandole sotto l'espressione SVILUPPO PSICO-SESSUALE (INVESTIMENTO LIBIDICO):
FASE ORALE (nascita-2 anni)
FASE ANALE (dai 2-3 anni)
FASE FALLICA (3-6 anni)
FASE DI LATENZA (dai 6 anni alla pubertà)
FASE GENITALE ( dalla pubertà in poi)
SESSO: inteso sia come differenziazione di genere, sia come attività, sia come energia psichica (libido).
Secondo l’approccio psicodinamico, lo sviluppo si avrebbe inseguito ad un investimento energetico che durante la maturazione pervaderebbe diverse zone del corpo, stabilendo un rapporto tra operazioni psichiche e manifestazioni fisiche. Ci interessano due punti:
- l’esperienza non ha grande valore=> quello che interessa alla psicoanalisi è ciò che avviene internamente, l’esperienza diretta con il mondo e con gli altri non ha valore, se non come limite, come fattore di inibizione.
Il mondo esterno è per la psicoanalisi un fattore che inibisce la libera espressione di noi esseri umani, espressione che invece si avrebbe se lasciassimo fluire questa energia libidica.
2.Questo modello di sviluppo si ferma all’adolescenza
SVILUPPO PSICO-SESSUALE SANO
Capacità di amare e di lavorare.
Il passare o meno (fissazione) queste fasi portano alla capacità di amare e lavorare; quindi uno sviluppo psicosessuale sano si identifica con la capacità di amare e lavorare, proprio perché la libido non si riflette solo sulla sfera sessuale.
La salute mentale di un individuo si misura attraverso la sua capacità di amare e lavorare assieme, non se un polo prevale sull’altro: se prevale l’amore si diventa dipendenti dall’altro, se prevale il lavoro si rischia il workaholism.
WORKAHOLISM: fenomeno negativo o patologico .Indica il lavorare intensamente secondo modalità compulsive e oltre quanto richiesto dal proprio ruolo o dalla propria organizzazione; la persona "WORKAHOLIC"non è in grado di smettere di lavorare=> adotta dei comportamenti simili a quelli innescati da una DIPENDENZA. Cosiddetta DIPENDENZA DAL LAVORO=> IPER-INVESTIMENTO: quando una persona diventa dipendente dal proprio lavoro e lo percepisce come la principale fonte di gratificazione.
Diverso dal WORK ENGAGEMENT: Stato mentale positivo e di soddisfazione nei confronti del proprio lavoro, caratterizzato da 3 dimensioni - VIGORE, DEDIZIONE, ASSORBIMENTO - che coinvolgono rispettivamente la sfera fisica (vigore), motivazionale (dedizione) e cognitiva (assorbimento).