NEL DOPOGUERRA, ANCHE IL CETO MEDIO, FORMATO DA PROFESSIONISTI, DIRIGENTI, DOCENTI, COMMERCIANTI... SENTIVA UN FORTE DISAGIO SIA PER LA DIMINUZIONE DEL POTERE D'ACQUISTO DEGLI STIPENDI PER GLI IMPIEGATI, PER I RISULTATI DELUDENTI DELLA GUERRA GLI INTELLETTUALI E GLI STUDENTI.
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IL CETO MEDIO TEMEVA ANCHE CHE I SOCIALISTI DESSERO VITA IN ITALIA A UNA RIVOLUZIONE DI TIPO BOLSCEVICO, COME IN RUSSIA.