Calipso non poteva non sapere che Ulisse pensava ancora al ritorno, che lui era l'uomo del ritorno, ma nutriva la segreta speranza di riuscire a fargli obliare il ritorno a fare in modo che non si ricordassero più di com'era prima. Ulisse è arrivato fin nel mondo dei morti, aveva udito Achille confessandogli quanto terribile fosse essere morto, e affermare che la condizione di fantasma senza vita e privo di coscienza, di ombra anonima, è la peggiore che uomo possa immaginare. Calipso offre ad Ulisse al termine di questo viaggio, di queste terribili prove di essere immortale e di rimanere giovane in eterno, di non dover più temere la morte e la vecchiaia. Formulando questa doppia promessa, la dea sapeva bene quello che faceva. Esiste infatti una storia che lei non poteva ignorare, tutti la conoscono: l'Aurora, si era innamorata di un giovane molto bello che si chiamava Tritone. La dea lo aveva rapito perché vivesse con lei e aveva chiesto a Zeus, con il pretesto di non poter fare a meno di lui, concedergli il dono dell'immortalità così che non dovessero mai separarsi Zeus con una fuggevole riso ironico lo aveva risposto d'accordo per l'immortalità.Così nel palazzo in cui Aurora risiede sull'Olimpo, Tifone è arrivato giovane, e con il privilegio di non morire mai, ma ad un certo punto, è diventato peggio di un vecchio. Aurora non aveva chiesto per l'amato l'eterna giovinezza e centocinquanta o duecento anni , Tifone è diventato una specie di insetto rattrappito, raggrinzito , non in grado di parlare, né di muoversi, incapace di nutrirci un morto vivente uno spettro