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LA DISTRIBUZIONE TERRITORIALE DEI POTERI (cap. 6 manuale) - Coggle…
LA DISTRIBUZIONE TERRITORIALE
DEI POTERI
(cap. 6 manuale)
STATO UNITARIO
Il potere viene attribuito solo allo Stato centrale OPPURE a soggetti periferici da esso dipendenti OPPURE da istituzioni territoriali dotate di condizioni di autonomia ridotte.
Decentramento burocratico o funzionale
STATO COMPOSTO
Potere distribuito fra stato centrale ed enti territoriali titolari di poteri propri (inclusi legislativi e di indirizzo politico) e titolari di organi rappresentativi delle popolazioni locali.
Decentramento politico o istituzionale
Stato federale
Il federalismo si configura sia come una teoria politico-filosofica sia come una categoria giuridica (in netta antitesi con ogni concezione nazionalistica e particolaristica).
Lo Stato federale è l'espressione tipica del federalismo come categoria giuridica.
Nascita
Associazione o integrazione di Stati indipendenti
(es. Stati Uniti 1787)
Scelta assetto federale al momento della conquista dell'indipendenza nazionale
(es. Canada 1867)
Dissociazione di un precedente Stato unitario
(es. Argentina 1853)
Caso peculiare Federazione Russa
Caratteri giuridici comuni
Ordinamento statale federale fondato su una costituzione scritta e superiore
Ripartizione competenze tra Stato centrale e Stati membri prevista nella costituzione federale
Parlamento bicamerale: una camera espressione dell'intero corpo elettorale e una camera rappresentativa degli Stati membri
Composizione del governo rappresentativa della natura composita dello Stato (prevista dai testi costituzionali o affermatasi nella prassi o come criterio per la nomina presidenziale dei ministri)
Partecipazione degli stati membri al sistema di revisione costituzionale
Istituzione di un organo federale di tipo giurisdizionale (che ha il potere di risolvere i conflitti tra Stato federale e stati membri)
Teorie sulla natura giuridica (attribuzione della sovranità)
Sovranità ripartita
"stato di stati"
Sovranità agli Stati membri
teoria che riveste un interesse solo storico
sostenuta solo in situazioni in cui gli Stati membri rivendicavano indipendenza
avrebbe come conseguenza la sostanziale assimilazione dello Stato federale alla Confederazione di Stati
Sovranità allo Stato federale
teoria più accreditata oggi e basata su argomenti previsti dalle costituzioni federali
Superiorità della costituzione federale su quelle statali
Attribuzione allo Stato federale del potere di decidere la ripartizione delle competenze tra Stato e entità federate
Organo federale con potere di revisione costituzionale
Poteri di intervento dello Stato federale sugli affari interni dei singoli Stati membri
gli stati membri sono enti autonomi, non sovrani
I principi che regolano i rapporti fra i diversi livelli di governo sono:
Principio di autonomia costituzionale
distingue gli Stati federati dalle regioni (dotate solo di autonomia legislativa) e dagli enti locali (dotati solo di autarchia)
o carattere originario degli ordinamenti federati
o garanzia costituzionale della loro autonomia
o potestà degli Stati membri di darsi una costituzione
o potere di autoorganizzazione (libera scelta della forma di governo e/o nella disciplina di funzioni legislative, amministrative e giurisdizionali)
Principio di partecipazione
esistenza di una seconda Camera rappresentativa degli Stati membri
necessità del consenso della maggioranza degli Stati membri alla revisione costituzionale
Stato politicamente decentrato
Basato su forti autonomie territoriali
Distinzione tra i diversi modelli
Modello anglosassone
Distinzione piuttosto rigida delle attribuzioni esclusive del governo centrale e di quelli periferici: elencazione delle materie di rispettiva competenza e attribuzione dei poteri residui agli Stati membri (USA, Argentina, Australia, Messico, Venezuela).
Federalismo di tipo cooperativo con la previsione in alcuni ordinamenti di una competenza legislativa concorrente
(caratteristica da cui sono esclusi gli USA)
Sul piano amministrativo gli Stati membri sono responsabili nelle stesse materie su cui hanno potere legislativo ed esecutivo
Modello europeo
La clausola dei poteri residui è disposta a vantaggio degli Stati membri
Ma in Germania e in Svizzera è prevista un'ampia fascia di competenze concorrenti
federalismo di esecuzione
: al predominio federale nella legislazione corrisponde l'intervento di Lander e Cantoni nell'amministrazione
in Belgio si sviluppa un
federalismo di sovrapposizione
, asimmetrico e di dissociazione
Tendenze comuni ai due modelli
Rafforzamento ruolo dello Stato centrale
ampliamento competenze Stato federale
Tendenze di tipo centrifugo (es. ex Jugoslavia)
Federalismo cooperativo: idea che qualsiasi attività pubblica di rilievo debba essere oggetto dell'intervento congiunto e coordinato dei diversi livelli di governo sulla base di 3 principi
Principio di sussidiarietà
Federalismo fiscale
tributi propri = risorse proprie
(non vuol dire che gli stati federati siano autosufficienti)
Principio di collaborazione
forme di accordo e di collaborazione fra i diversi livelli di governo
orizzontali: tra le diverse entità federate
verticali: tra il governo centrale e quelli periferici
La collaborazione può essere
istituzionalizzata o spontanea
obbligatoria o facoltativa
Stato regionale
Nasce dal
regionalismo
: teoria che propugna la suddivisione di uno Stato precedentemente centralizzato in entità autonome caratterizzate da specificità di varia natura (economiche, geografiche, culturali e talvolta anche etniche). La teoria precede la formazione di Stati regionali.
Diverso da Stato federale: concepisce l'ente regione come un
ente intermedio
Livello di governo collocato fra lo Stato e gli enti locali territoriali
Regione=livello di governo collocato fra lo Stato e gli enti locali territoriali
Creato per far fronte a esigenze economiche e talvolta peculiari di certe zone geografiche
in alcuni paesi si estende a tutto il territorio nazionale (es. Italia e Spagna)
Diversa origine storica rispetto a Stato federale
più recente: prime realizzazioni in Europa negli anni '70
deriva dalla suddivisione in nuove entità territoriali autonome di Stati caratterizzati da forte tradizione centralistica, risalente al momento della formazione dello Stato-nazione e aggravata per alcuni di essi (Italia, Portogallo, Spagna) dall'affermarsi per un lungo periodo di regimi autoritari
Caratteristiche:
Riconoscimento in costituzione statale degli enti territoriali autonomi dotati di propri statuti
.
N.B.: si può parlare di ente regione solo quando è previsto dalla Costituzione!
Attribuzione costituzionale alle regioni di competenze normative e amministrative
Esistenza di un Senato
non
rappresentativo delle regioni, ma
eletto a base regionale
Partecipazione limitata all'esercizio di funzioni Statali (in particolare a quella di revisione costituzionale)
Attribuzione alla Corte costituzionale del potere di risolvere i conflitti tra Stato e regioni
Si può parlare di Stato regionale in senso proprio quando le Regioni:
Trovano fondamento nelle costituzione o in leggi costituzionali
Si caratterizzano come enti politici autonomi
Ricoprono l'intero territorio nazionale
Sono titolari di competenze legislative.
È il caso di Italia e Spagna. La Francia è un paese in via di regionalizzazione.
Tre significati del termine
Regione
:
Semplice circoscrizione o ufficio di decentramento burocratico (es. Regno Unito)
Regione amministrativa: ente territoriale dotato di autonomia amministrativa ma non legislativa (es. Francia e Portogallo)
Regione politica: fondata sull'elettività dei titolari degli organi di governo (regionali), su un autonomo indirizzo politico-amministrativo e sull'esercizio di una potestà legislativa nelle materie di propria competenza (es. Belgio, Italia, Spagna)
Portogallo: "autarchie locali" come Parrocchie e Comuni (quindi Regioni amministrative) e "Regioni autonome" degli arcipelaghi delle Azzorre e di Madera (quindi Regioni politiche)
Regionalizzazione
Omogenea: disciplina uniforme dell'ente regionale
Differenziata: alle diverse regioni è attribuito un diverso livello di autonomia per loro caratteristiche peculiari (es. Spagna e Italia). Caso prevalente.
Caso 1: ad alcune regioni sono attribuiti casi particolari di autonomia ma non assumono natura giuridica differenziata
Caso 2: è prevista natura giuridica differenziata (es. Portogallo)
In passato:
criterio di riparto delle competenze legislative di tipo separatista
= elencazione di materie di competenza regionale e la competenza residuale veniva attribuita allo Stato. Già esistenti alcune eccezioni (Spagna, Portogallo). Criterio ribaltato dal nuovo art.117 Cost. introdotto con la legge cost.3/2001
Principio del parallelismo delle funzioni
: di regola le Regioni intervengono nelle stesse materie in cui hanno competenza legislativa anche nell'esercizio delle funzioni regolamentari e amministrative. Ha subito importanti eccezioni; in Italia è stato superato con la riforma del Titolo V del 2001: potestà regolamentare in tutte le materie non riservate in via esclusiva allo Stato + principio di sussidiarietà a favore dei Comuni per le funzioni amministrative.
Teorie sulla natura giuridica: tre filoni
Stato regionale come sottospecie di Stato unitario
Regioni enti non qualitativamente diversi dagli enti locali (autarchici)
Stato regionale come Stato intermedio tra quello federale e quello unitario
Si basa sul concetto di autonomia
autonomia anche politica: assumere un proprio indirizzo politico anche non coincidente con quello del potere centrale
Stato regionale come un tipo di Stato decentrato, distinto da quello unitario
Le Regioni, come gli Stati membri di uno Stato federale, sono enti autonomi, non sovrani.
Le differenze che permangono tra le due ipotesi riguarderebbero non la forma di Stato, bensì la forma di governo + quelle relative all'importanza e al numero delle funzioni decentrate sarebbero differenze non qualitative, bensì quantitative (
quantum
di autonomia).
A conclusioni analoghe conducono le teorie "empiriche" del federalismo che fanno rientrare la regionalizzazione fra i processi federativi.
Due tendenze prevalenti nell'evoluzione degli Stati regionali
Di tipo centrifugo: rafforzamento delle condizioni di autonomia fino al manifestarsi di tendenze indipendentiste
Sviluppo del regionalismo cooperativo: si realizza attraverso la partecipazione delle regioni alla formazione dell'indirizzo politico statale o mediante un insieme di strutture e di procedure di raccordo volte a garantire l'integrazione fra sfere di attività statali e regionali
Confronto
Autonomia elemento unitario tra i due. Essa determina una linea di continuità tra i vari processi di decentramento politico che ha come estremi la Confederazione d Stati e lo Stato unitario.
Importanti differenze
Gli Stati membri sono dotati di autonomia costituzionale (che non significa comunque originarietà) che le Regioni non hanno.
Differenze nel merito delle competenze decentrate. Gli Stati membri hanno competenze in materia giurisdizionale e di ordine pubblico
Negli Stati regionali non esiste una Camera rappresentativa delle regioni (il che rende li rende diversi dagli Stati federali)
CONFEDERAZIONE DI STATI
:
vari Stati indipendenti e sovrani danno vita a un'organizzazione comune per affrontare questioni di carattere economico e militare, quindi non nasce un nuovo tipo di Stato.
Fondamento: un patto di diritto internazionale liberamente sottoscritto e in ogni momento revocabile, non una costituzione.
Organizzazione comune semplificata (prevede organo rappresentativo dei vari Stati)
Pariteticità della rappresentanza degli Stati all'interno dell'organo rappresentativo
Regola dell'unanimità nell'adozione delle principali decisioni, con carattere vincolante per gli Stati