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CAPITOLO 1
Psicologia Sociale, che sono composti da soggetti interagenti,…
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che sono composti da soggetti interagenti, aventi status e ruoli interrelati, sulla base di aspettative condivise riguardanti il rispettivo comportamento
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Si distinguono in:
PRIMARI, caratterizzati da numeri esigui di individui, che interagiscono per un periodo relativamente lungo e che sono legati da un coinvolgimento emotivo (come la famiglia).
SECONDARI, anche chiamati associazioni, composti da persone che non sono vincolate da legami affettivi, che interagiscono per raggiungere uno scopo specifico e temporaneamente. In genere hanno una struttura interna molto rigida (come gruppi politici o burocrazie statili). Alcune volte diventano gruppi primari.
Ad oggi dominano i gruppi sociali che intenzionalmente volgono al conseguimento di specifici obiettivi. In casi come questi, si dividono in:
- volontari: i membri sono liberi di aderirvi (movimenti religiosi, politici)
- obbligatori: i membri sono costretti a farne parte (prigioni e scuole)
- utilitari: i membri vi partecipano per motivi pratici (imprese commerciali)
Altre caratteristiche:
- necessitano una capacità di negoziare da parte dei membri
- posseggono norme, status e ruoli ricoperti dai singoli individui
- hanno una struttura gerarichica, all'interno della quale il comporamento di uno tende ad essere influenzato e ad influenzare dal restante gruppo
- possono basarsi su modelli circolari (=tutti possono interagire tra di loro) o radiali (=c'è un leader che funge da mediatore)
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LA COMUNITA' PRATICA
(anni '90 > Etienne Wenger)
Si tratta di un gruppo di persone che condivide un interesse o un codice comuni, i cui individui si organizzano intorno ad un'impresa comune, basata sul reciproco aiuto.
- In queste comunità non esistono gerarchie rigide, ma i ruoli vengono ricoperti in base alle competenze e ai bisogni degli individui.
- L'obiettivo è il miglioramento collettivo.
Per educazione interculturale si intende l'individuazione all'interno di un progetto educativo, di uno specifico percorso di interazioni fra soggetti appartenenti a diverse culture e mirante a favorire il superamento del monoculturalismo.
- Mira a favorire il riconoscimento dei valori appartenenti ad altri culture, al fine di comprenderle, valorizzarle e suscitare empatia.
Storicamente:
Inizi '900: paradigma assimilazionista: lo straniero si immette nella cultura di arrivo, rinunciando ai valori propri
paradigma dell'assimilazione segmentata, per il quale l'integrazione degli stranieri dipende dal segmento della popolazione cui essi si ispirano.
Nel 2006, l'UNESCO con il documento Guidelines on Intercultural Education propone il concetto di educazione interculturale, in contrasto con il paradigma multiculturale.
L'educazione multiculturale usa apprendimenti delle altr eculture per produrre accetazione, o almeno tolleranza di quelle culture. L'educazione interculturale si propone di andare oltre la passiva coesistenza, per raggiungere un modo di vivere insieme in evoluzione e sostenibile attraverso la creazione di comprensione di rispetto per, e dialogo tra gruppi culturali differenti.
Il paradigma multiculturale descrive la realtà fisica della società, mentre quello interculturale costruisce ponti favorendo l'interazione tra realtà culturali diverse.
Si basa su tre principi:
- Rispetto dell'identità culturale dello studente, attraverso un'offerta di istruzione culturalmente appropriata
- Fornire conoscenza, atteggiamenti e capacità culturali necessarie per partecipare attivamente alla società
- Fornire conoscenza, atteggiamenti e capacità culturali per contribuire al rispetto, alla comprensione e alla solidarietà tra individui, gruppi etnici, sociali, culturali e religiosi
Studia l'attività mentale e i comportamenti dei soggetti immersi nella vita sociale, che agiscono in uno stesso spazio sociale e che si influenzano gli uni con gli altri attraverso le loro azioni.
obiettivo
tentare di comprendere il modo in cui il pensiero, il sentimento e il comportamento degli esseri umani vengono contidionati dalla presenza degli altri.
oggetti di interesse
- rapporti competitivi e cooperativi
- relazioni di aiuto
- relazioni all'ingiustizia
- sviluppo morale (= i concetti di giustizia, giustizia positivo, altruismo etc.)
- il comportamento presociale
- il comportamento di equità (= situazione in cui i singoli possono trarre vantaggio da istruzione e formazione in termini di accesso all'educazione e al mondo del lavoro)
Tali comportamenti seguono un modello di sviluppo, il quale di evolve con l'evolversi degli stadi di sviluppo cognitivo e sociale.
L'AMBIENTE ECOLOGICO DI URIE BRONFENBRENNER
Lo sviluppo di un individuoè impensabile al di fuori di quello che chiama ambiente ecologico
un sistema complessivo, dato dall'interconnessione tra i diversi contesi - in cui può essere o meno direttamente coinvolto - che influenzano il suo sviluppo. [...] teorizza, dunque, l'ambiente di sviluppo del bambino come un sistema articolato, costituito da sistemi più specifici che sono in relazione tra loro secondo un modello di cerchi concentrici.
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Le risposte agli stimoli sono caratterizzate da una regolarità , basata su eredità biologica e altri aspetti basati sulla cultura e sulla collettività alla quale appartiene un individuo.
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Fascia di età compresa tra la nascita e il termine della scuola dell'obbligo > agenti che influiscono sulla formazione di un'identità socio-culturale: