L'esperienza delle crociate dimostrò che la Chiesa si era adattata perfettamente ai tempi: utilizzò gli ideali della cultura feudale, come la guerra e la fede, per canalizzarli a vantaggio della cristianità. Si delineò una teologia dell'azione armata secondo la quale i soldati che fossero morti combattendo contro gli infedeli in difesa della cristianità sarebbero stati di fatto equiparati ai martiri e avrebbero conquistato la salvezza delle loro anime. Questa nuova morale della guerra si espresse anche con la fondazione degli ordini monastico-cavallereschi.
I principali ordini monastico-cavallereschi furono: l'ordine degli Ospitalieri,, l'ordine dei templari,... Secondo questi ordini uccidere i nemici e difendere i pellegrini non solo non era peccato, significava al contrario compiere un'azione meritevole nei confronti di Dio.
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