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EURIPIDE elettra e ippolito da stampare - Coggle Diagram
EURIPIDE elettra e ippolito da stampare
l'Elettra
rappresentata fra il 422 e il 416 a.C
giudicata severamente da molti ma oggi ne sono soprattutto evidenziati gli aspetti positivi
le finezze dell’analisi psicologica
l’originalità dell’ambientazione e dell’intreccio
la modernità delle posizioni ideologiche
la bellezza delle parti liriche
In realtà l’Elettra è “un’opera di avanguardia”,38 che dimostra l’originalità e l’ingegnosità del poeta
I problemi che Euripide pone in questo suo dramma sono enormi; in particolar modo ci si chiede come si possa ancora credere
che un matricidio abbia ancora un senso e una validità ammissibili;
che un dio ordini un’azione così empia ed orribile
novità
rilevante è l’ambientazione rurale capanna di un povero contadino
matrimonio di Elettra è un’altra importante innovazione, perché la fanciulla era sempre stata presentata come una vergine
Tema fondamentale del dramma è la vendetta, voluta da Elettra e “subìta” da Oreste;
verte su una dimensione non eroica
“abbassando” il livello dei personaggi*, caratterizzati da debolezze e contraddizioni
Oreste è un uomo tormentato, dilaniato dai dubbi, che deve sentirsi dire dalla sorella le motivazioni del proprio agire e, di fatto, è un mero “esecutore materiale
Clitemestra è connotata* dalla figlia come donna lussuriosa, perversa e ipocrita, ma in realtà appare pensierosa della sorte di Elettra, nonché lacerata dal rimorso
Egisto fin dal prologo* viene descritto dal contadino come un uomo che vive nel terrore e da Elettra come un empio, da morto viene “demolito” dall’“orazione funebre” di Elettra
contadino rappresentato in modo positivo
uomo laborioso, sensibile, generoso, semplice, garbato, intelligente, ricco di saggezza e di pietas, ostile alla violenza.
elettra
Assenza del lieto fine
Ippolito
chiamato incoronato per distinguerlo dal velato
qui fedra confessa l'amore per il figliastro
il personaggio di fedra
dal prologo appare come vittima di una malattia provocata dall'assillo del desiderio
dal I primo episodio confessione estorta dalla nutrice, fedra analizza la propria passione
afferma di essersi rifugiata nel silenzio per celare il suo male , facendo poi appello al σωφρονεῖν nel tentativo di vincere l’ἄνοια
merge una valutazione inevitabile per l’etica greca del tempo:
Fedra è, anche se si sforza di non esserlo, una “puttana”
parole di aristofane
‘puttana’ perché, il suo spazio interiore si identifica con la pazzia del sesso,
condanna le donne impudiche
vive l’insanabile contrasto tra le convenzioni sociali, che la inducono all’αἰδώς (“pudore”) e all’εὔκλεια (“buona fama”), e la forza devastante dell’ἵμερος (“desiderio amoroso”)
anticipa così la Medea di Apollonio Rodio
Fedra accusa Ippolito di una colpa che non ha commesso? Le ipotesi possibili sono diverse
per vendicarsi della sua ripulsa
per salvare la propria reputazione post mortem
per presentarsi come vittima anziché colpevole
intende “rendere reale” quello che ha desiderato ardentemente, cioè di avere un rapporto sessuale con Ippolito;
trascinare Ippolito nella propria rovina è per Fe-dra il solo modo di possederlo
personaggio di ippolito
figura in secondo piano da fedra
connotazioni
Dedito alla caccia, alieno dall’amore e dalle amicizie,
All’isolamento sociale di Ippolito corrisponde la sua misoginia
leale fino al sacrificio della vita: infatti, pur di non tradire la parola data evita di replicare alle accuse del padre, provocandone la terribile reazione che gli costerà la vita
altri personaggi
nutrice
lei ad indurre Fedra a parlare, rivelando poi quanto ha appreso ad Ippolito
l’iniziativa della serva risulta però disastrosa e le frutta la poco onorevole taccia di “sporca ruffiana”
il colloquio fra le due donne evidenzia la profonda differenza fra di loro:
Fedra difende i valori femminili tradizionali, mentre
la nutrice è mossa da un’etica pratica, aliena da scrupoli
teseo
Personaggio complicato, tutto ciò che fa ha un significato solo alla fine, quando si scopre che era sempre stato all'oscuro di tutto.
si scontra con il figlio pronunciando una terribile condanna che lo porterà alla morte
gli dei
Ritratto molto negativo. Comportamento disinvolto degli dei nei confronti dell'amore. ;
Afrodite odia Ippolito poiché disprezza l'amore
Artemide lo ama perché si dedica alla caccia.