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PRINCIPI DI NUTRIZIONE ZOOTECNICA - Coggle Diagram
PRINCIPI DI NUTRIZIONE ZOOTECNICA
DIGERIBILITÀ
COEFFICIENTE di DIGERIBILITÀ = (SOSTANZE INGERITE – SOSTANZE ESPULSE)/
(SOSTANZE INGERITE) *100
frazione alimentare effettivamente assimilata e non persa con le feci
nelle feci sono presenti componenti che NON derivanti dall’alimento
Nei ruminanti le fermentazioni prestomacali dell’alimento generano gas emessi con l’eruttazione
VERA
Servirebbe capire quanta frazione fecale è effettivamente attribuibile all’alimento e quanta all’animale
In vivo DIRETTI
In vivo INDIRETTI
Si basano sull’impiego di indicatori (“markers”) che possono essere:
endogeni (lignina ADL, silice SiO2, ecc.)
esogeni (ossido di cromo Cr2O3 , ecc.)
Caratteristiche dei marcatori
devono passare inalterati lungo il tratto digerente (indigeribili)
-non devono essere tossici per l’animale
-devono seguire TUTTO il transito delle ingesta
facilmente misurabili
In vitro
Consistono nel riprodurre una digestione al di fuori dell’animale in una piastra Petri usando liquido ruminale tamponato e pepsina trattata con acido cloridrico. Il tutto è lasciato incubare per tempi variabili e al termine viene filtrato, essiccato ed incenerito per determinare la digeribilità della sostanza secca.
Modelli matematici computerizzati, Ci si basa sulla composizione chimica dell’alimento
fattori
ESTRINSECI
Livello di ingestione
Età
Razza/ Ibrido
Differenze individuali
fattori intrinseci
Razione
trattamenti chimico-fisici
Composizione chimica
VALORE BIOLOGICO
Il valore biologico dipende dalla quantità e dalla qualità della proteina presente nella dieta e dalla relativa digeribilità
IMPORTANTISSIMA è la presenza di AMMINOACIDI ESSENZIALI
Questi sono fattori LIMITANTI, la cui assenza, anche laddove altri amminoacidi siano sufficienti o perfino abbondanti, diventa pregiudicante la buona riuscita della razione.
(PG-PD-PA)/(PG-PD)
poligastrici
Utilizzano l’azoto (N) presente nella dieta in maniera più efficiente grazie alla MICROPOPOLAZIONE RUMINALE che demolisce le proteine a peptidi, amminoacidi e ammoniaca. I prodotti di tale demolizione sono utilizzati dai microrganismi per le rispettive sintesi di parete.
Tali microrganismi, morendo fisiologicamente nel normale turnover microbico, vengono poi digeriti a valle nell’abomaso.
PDI
PDIA
PDIM
Sono frazioni che quanto più conosciamo nel dettaglio della composizione alimentare tanto più ci consentono di formulare razioni precise !
VALORE ENERGETICO
Quantità di energia effettivamente resa disponibile dalla combustione delle componenti chimiche di un alimento
bomba calorimetrica porta completa combustione (= OSSIDAZIONE) dell’alimento che ci porta ad ottenere energia lorda
ENERGIA JOULE (J) e suoi multipli, 1 joule = 0,239 cal
•CALORE CALORIA (cal) e suoi multipli, 1 cal = 4,184 J
tante energie: lorda, digeribile, metabolizzabile, netta (mantenimneto) e di produzione
Energia digeribile (ED) = EL – E fecale
•Energia metabolizzabile (EM) = ED – energia escretoria
•Energia netta (EN) = EM – Energia extracalore
VALORE NUTRITIVO
Capacità quantitativa e qualitativa di un alimento di fornire all’animale i principi nutritivi e l’energia ci cui necessita per i propri fabbisogni di mantenimento e produzione
dipende da
-Attitudine produttiva
-Stagionalità
Specie
-Condizioni Individuali dell’animale
RUMINANTI= energia netta
SUINI= energia metabolizzabile
POLLAME= energia metabolizzabile
EQUIDI= energia digeribile
Si tratta sempre di un’approssimazione!! Per quanto precisa e verosimile, non corrisponderà mai alla realtà