Se Ariosto aggiunge al suo poema un elemento, il Meraviglioso, Tasso lo modifica. Ariosto è troppo libero e irregolare, e solo la storia può garantire oggettività. Tasso ricerca la verosimiglianza, e il meraviglioso ariostesco cede il passo, quindi, al meraviglioso cristiano, dove gli interventi soprannaturali sono derivanti dalle potenze paradisiache ed infernali.