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Editti dei magistrati - Coggle Diagram
Editti dei magistrati
I magistrati, che stendevano il loro programma sugli editti e stavano in carica per un
anno, terminata la carica, il nuovo magistrato cambiava l’editto (tralaticium) e ne
scriveva uno suo, benché esistesse un nucleo comune e innovazioni che
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Dal 130 a.C., quando Salvio Giuliano mise per iscritto l’editto, provocandone la
cristallizzazione, gli editti smisero di essere fonte del diritto. Il primo pensiero del
princes era quello di accentrare su di sé tutti i poteri, tra cui quello legislativo.
Costituzioni imperiali: si diffusero nel periodo del Dominato e si trattava di atti normativi emessi dall'imperatore.
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- Edicta: provvedimenti normativi generali e astratti, rivolti alla collettività nel suo complesso;
- Mandata: ordini che l’imperativo dava ai funzionari imperiali o ai governatori e anche questi erano di carattere generale;
- Epistule o rescritta: avevano la stessa funzione dei responsa dei giuristi: sia i funzionari che i privati potevano rivolgersi alll'imperatore riguardo l'aèèlicazione di un diritto
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- Decreta: sentenze che si presentavano come precedenti vincolanti, di carattere particolare.
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hanno funzione politica soprattutto in ambito di diritto pubblico. In un primo momento,
i pareri del Senato non erano vincolanti, finché non intervenne il princeps che diede
al Senato funzione di diritto vigente, i cui pareri sono comparati a legge. Ora è
l’imperatore a chiedere pareri al Senato, non più i consoli.
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