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alto medievo XI SEC, momento di riforma, pontefice romano; vi erano altri…
alto medievo XI SEC
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imperatore a maggiore potere rispetto a papa
Ottone I aveva ottenuto le insegne imperiali dopo aver sconfitto gli ungari, ed era divenuto imperatore grazie alle sue gesta contro gli ungari, nel 962, e mescola il proprio sangue con quello degli imperatori di Costantinopoli.
Ottone II aveva infatti sposato una principessa bizantina (nipote dell’imperatore di Costantinopoli).
diritto canonistico
per avere insegnamento di diritto canonico a sé stante, per una produzione canonistica scissa da quella teologica occorrerà attendere il XII secolo inoltrato
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E tuttavia nel secolo XI, in particolare nell’ultimo quarto del secolo undicesimo, le collezioni canonistiche assumono caratteri assolutamente peculiari.
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momento di riforma
concordato di Worms.
il papa concede che le elezioni dei vescovi e degli abati nelle terre tedesche avvengano in presenza dell’imperatore. Il sovrano può assistere a queste elezioni ma non deve intervenire, può solo se nel corso delle elezioni emergono dei contrasti.
la chiesa sceglie perciò i vescovi, il sovrano gli investe dei poteri comitali, perciò quel vescovo diviene anche conte.
Nelle altre parti dell’impero il sovrano non può essere presente nel momento in cui vescovi e abati scelgono vescovi e abati di quel territorio.
Ogni intervento del sovrano è escluso nelle terre del patrimonio di San Pietro. A maggior ragione il sovrano non può intervenire nella scelta del pontefice.
Nel XI sec non esistono scuole di diritto canonico. si occupano della canonistica sono innanzitutto dei teologi.
fonti: non sono esclusivamente normative, non si ricorre solamente ai canoni dei concili, non si ricorre solamente alle decretali pontificio.
in larga misura fonti teologiche, per esempio: opere dottrinali, testi dei padri della chiesa. Coloro che si occupano di diritto
canonico ancora nell’XI sec richiamano anche in larga misura passi trati dalle opere di Agostino, ecc.
Per la riforma della chiesa si volle che i vescovi fossero scelti dalla chiesa stessa e non dal sovrano,
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Chi sceglie i vescovi, e chi sceglie il papa ?
Nel 1059 però, si era stabilito con un decreto che l’elezione del papa dovesse avvenire con l’elezione dei cardinali non per acclamazione del popolo
Gregorio VII, però, viene comunque eletto per acclamazione del popolo
Enrico IV, all’imperatore, al suo grande avversario, di affermare che la sua elezione è irregolare e perciò Gregorio VII è un papa illegitimo.
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Enrico IV nel 1080 fa eleggere Clemente III, anni di forti tensioni, questo sino alla morte di Gregorio VII nel 1085.
monas teri riformati, tra i cluniacens i, in Francia (deriva dal toponimo Cluny, qua vi era un importantissimo monastero rifor mato),
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pontefice romano; vi erano altri vescovi, abati e laici, in particolare in Germania e nel nord Italia che si riconoscevano nel papa di parte imperiale, in quello che noi indichiamo come antipapa.
Ed ecco allora che la cristianità era divisa nell’obbedienza a due diversi pontefici. Guiberto arcivescovo di Ravenna dunque eletto nel 1080 dai vescovi della Reichskirche, papa, detto papa Clemente III, non riconoscevano papa Gregorio VII.
il sovrano era chiaramente interessato ad avere degli uomini fedeli e ad avere dei buoni amministratori, poteva non essere così interessato ad avere dei vescovi conti con una vera vocazione religiosa.
Se la scelta del vescovo fosse stata compiuta dal sovrano questo non avrebbe dato nessuna garanzia in ordine alla fede e alla moralità del vescovo stesso.
come è possibile
la lotta per le investiture ha giocato un ruolo assai rilevante nella riscoperta del diritto romano giustinianeo
perché in quegli anni si fecero molti scavi, molte ricerche negli archivi e nelle biblioteche per sostenere la pubblicistica della propria parte
Si fecero dunque molte ricerche per trovare testi antichi e per richiamare passi di queste opere risalenti nel tempo proprio per sostenere le proprie pretese, per sostenere la propria linea nel corso della lotta per le investiture
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sudditi di un sovrano scomunico sono sciolti dal vincolo di obbedienza e perciò il papa aveva un grandissimo potere. Scagliando la scomunica faceva perdere il potere all’imperatore.
Dumesil sostiene che tutte le civiltà indo-europee hanno una visione tripartita della società
Dubì sostiene lo stesso riferendosi al medioevo
Purché una società sia prospera è necessario che ogni categoria faccia bene quel che è preposta a fare.
Ecco allora che alcuni riescono ad arricchirsi, altri possono concedere ai figli, ad almeno un figlio una possibilità diversa dal lavoro manuale.
Il sovrano reclama questi diritti di fronte ai conti, ai duchi e marchesi che glieli hanno usurpati, creandosi le loro signorie. Li reclama davanti ai latifondisti che gli hanno usurpato questi poteri formando sempre delle signorie. Li reclama anche difronte alle città, anche le città glieli hanno usurpati. All’interno della cornice dell’impero il potere formalmente è ancora del sovrano, ma di fatto il potere è in mano ad altri.
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Fare cultura per i monaci significa ripetere pedissequamente ciò che era già stato detto e pensato nei secoli precedenti. Tutto ciò che è nuovo si pensa possa essere qualcosa a che fare con l’eresia, non con la verità.
Fare un uso più libero della ragione signifca che si propongono interpretazioni originali, nuove, interpretazione che possono anche talvolta essere in contraddizione con i testi degli antichi, dei padri della chiesa.
Un decreto nel quale si stabilisce che da quel momento in avanti il papa doveva essere eletto dai cardinali. I cardinali
eleggono il papa e tuttavia questo salvo il dovuto onore e la dovuta reverenza nei confronto dell’imperatore.
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Il sovrano investe l’eletto con lo scettro ottenendo l’impero di osservanza di quanto gli è dovuto, nelle terre tedesche i vescovi e gli abati di quei territori eleggono i vescovi e gli abati,
Questi sono i contenuti nel concordato di Worms, con cui si conclude la lotta delle investiture, lotta che andava avanti da quasi mezzo secolo.
Nelle scuole si insegnano la teologia, e perciò, si parla di maestri detti Magistri in sacra pagina, sono maestri nella Bibbia.
Nelle scuole si insegnano le art liberali, e i maestri di arti sono detti Magistri in artibus.
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es. Giustiniano: imperatore cristianissimo, imperatore che aveva vissuto tra il V e il VI secolo, poteva essere un’autorità assolutamente da richiamare in questi libell. un uomo che risaliva nel tempo, un imperatore assolutamente cristiano