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SCHEMA DI SCIENZE MARI OCEANI E INQUI - Coggle Diagram
SCHEMA DI SCIENZE MARI OCEANI E INQUI
densità
L'acqua ha una densità minore quando si trova allo stato solido (ghiaccio) rispettoa quando è allo stato liquido
solvente
l'acqua è un ottimo solvente cioè un liquido in grado di sciogliere al suo interno molte sostanze, sale , zucchero e alcuni gas, ossigeno e anidride carbonica nnon si possono scioglire in acqua i grassi
calore specifico
L'acqua ha un calore specifico elevato e per questo si riscalda e si raffredda molto lentamente
forze di coesione
la forza di coesione e la responsabile del fenomeno della tensione superficiale e tengono unite fra lore le molecole della superficie
adesione
l'acqua presenta una alta capacita di aderire ai solidi grazie alle forze di adesione che si creano dalle particelle d'acqua e dai materiali a cui sono al contatto
il 96% dell'acqua della terra è salata e si trova negli oceani e mari costituisce la idrosfera e solo il 4% è dolce, contiene pochi sali e costituisce l'idrosfera continentale i l 3% dell'acqua dolce è costituita da ghiacciai cioè lo stato solido dell'acqua
l'acqua marina è caratterizzata dalla salinità cioè la quantità di sali disciolti in base alla quantità d'acqua, la densità che dipende dalla salinità, la temperatura che dipende principalmente dal riscaldamento dato dalle radiazioni solari.
la variazione della temperatura della variazione degli oceani e dei mari dipende dall'inclinazione dei raggi solari che riflette sulla superficie marina. Vicino all'equatore giungono perpendicolari al la superficie del mare e riscaldano maggiormente 'acqua superficiale rispetto a quanto facciano verso i poli dove l'acqua raggiunge temperature così basse da congelare anche le stagioni influenzano l'inclinazione dei raggi solari e a conseguenza l'acqua dei nostri mari in inverno è più fredda che in estate
le acque dei mari sono interessate da tre movimenti: le onde che sono prodotte dal vento , le correnti che sono grandi masse d'acqua in movimento e possono essere calde e fredde, e maree causate dalle fasi lunari
le onde causate dal vento modellano le coste grazie a: attività erosiva che forma falesie grotte nicchie e archi. le onde con l'attività di trasporto formano avanzamento della costa e spiagge
L’obiettivo principale del Green Deal europeo è quello di mettere in atto
una strategia per limitare l’aumento del riscaldamento globale, che secondo le
stime del Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico (Ipcc) dell’Onu
deve rimanere entro gli 1,5°C rispetto all’epoca preindustriale, per non causare
danni enormi al pianeta e quindi alla specie umana.
La Commis-
sione europea propone, infatti, di avviare un dialogo con i Paesi del G20, che
sono responsabili dell’80 % delle emissioni globali di gas a effetto serra. Un ele-
mento su cui poggia il Green Deal è il sistema di scambio di quote di emissione
(Ets) per far pagare di più chi emette più CO2.
La Germania ha deciso di fare da capofila nella svolta verde europea, forte del
consenso di cui godono nel Paese i movimenti ambientalisti e soprattutto il Par-
tito dei Verdi, che alle elezioni europee del 2019 ha ottenuto il 20,5% dei voti. È
infatti stato annunciato un piano di riforme, il Klimapaket, da 54 miliardi, spalmati
su 4 anni (2020-2023).
La Francia, per esempio, dal 2017 a oggi ha emesso ben 20 miliardi di green bond con
scadenza nel 2039,
prevedendo la possibilità di emettere
titoli di Stato (cosiddetti green bond), per raccogliere risorse da destinare a de-
terminati settori con lo scopo di finanziare progetti di sostenibilità ambientale.
Il Belgio ha deciso di utilizzare i proventi ottenuti con l’emissione dei green
bond principalmente per rispondere a tre sfide ambientali globali:
I Paesi Bassi, con lo sviluppo del mercato dei green bond, mirano ad abbattere
l’emissione di gas serra e a investire in un programma che assicuri un sistema di
difesa dall’innalzamento del livello del mare o dalle alluvioni.
In Italia, l’interesse per un intervento pubblico incisivo a favore della sostenibi-
lità ambientale si è sviluppato con ritardo. Tuttavia, una svolta si è registrata con
il decreto-legge 111/2019 (il cosiddetto “decreto clima”) che destina circa 450
milioni a favore di iniziative ambientali e impegna il governo ad approvare un
“Programma strategico nazionale per il contrasto ai cambiamenti climatici e il
miglioramento della qualità dell’aria”.