Please enable JavaScript.

Coggle requires JavaScript to display documents.

DEMENZE (declino cognitivo globale) - Coggle Diagram

- - - - 1) fase iniziale = difficoltà nella memoria di tutti i giorni, disturbi della memoria per i fatti recenti, cioè della memoria autobiografica recente. Inoltre, si associano difficoltà nella denominazione dapprima di persone poco note e poi anche di quelle note, ed infine difficoltà nella denominazione di oggetti (anomie). Il paziente tende facilmente a perdere il filo del discorso e a dimenticare quello che stava dicendo; inoltre, sono presenti difficoltà ad elaborare strutture sintattiche articolate e difficoltà di disegno e di calcolo. Disorientamento topografico e depressione reattiva.
        
        2) fase intermedia = problemi di memoria si accentuano, difficoltà linguistiche e primi segni prosopagnosia per i familiari, disturbi dell'attenzione, disturbi del comportamento (apatico, aggressivo, silezioso), allucinazioni. Si ha anche la sindrome di Capgras o “del sosia” = sostiene che il proprio caregiver o un parente, non sia quella persona ma un suo sosia. L’amnesia reduplicativa è un altro delirio relativamente frequente, anche se è tipico dei pazienti con danni frontali: il paziente riconosce di essere in un ambulatorio ma afferma che esiste contemporaneamente anche un altro ambulatorio uguale, magari in un’altra città e che lui stesso è presente lì in quel momento ma si trova anche in un altro luogo.
        
        3) fase avanzata = disturbi della memoria diventano gravissimi, si manifesta aprassia, agnosia, afasia e anomia. comportamenti di affaccendamento afinalistico, tendono alla fuga, disturbi del sonno, stereotipia.
        Sindrome di Kluver – Bucy = caratterizzata da una iperoralità: il paziente mangia in maniera smodata e porta tutto alla bocca, anche cosa non commestibili (iperfagia) come le posate alla fine del pasto. Si può associare ipersessualità.
        
        4) fase terminale = difficoltà nella deambulazione, difficoltà nella percezione visiva, si muove a piccoli passi, tende a cadere; l’aggressività si smorza, la comunicazione è impossibile, il controllo sfinterico è alterato, l’alimentazione autonoma impossibile. Ormai incapace di muoversi, assume nel letto una posizione fetale, deve essere alimentato per via parenterale e presenta gravi alterazioni anche delle funzioni vegetative fino al decesso.
    - - Demenza con corpi di Lewy: = contemporaneamente
        disturbi cognitivi e disturbi comportamentali. Dal punto di vista cognitivo, la caratteristica fondamentale è fluttuazione sintomatologica: i caregiver descrivono che questi pazienti un giorno sono quasi normali e poi, il giorno dopo manifestano gravi turbe del comportamento. I disturbi cognitivi sono molto simili a quelli dell’Alzheimer; prevalgono l’amnesia ingravescente, sia autobiografica che semantica, disturbi visuo spaziali, agnosia visiva e disorientamento topografico. Sia i disturbi comportamentali che quelli cognitivi diventano, infatti, sempre più marcati nel giro di breve tempo. Inoltre, compaiono anche abbastanza rapidamente disturbi neurologici di tipo parkinsoniano. Presenza di allucinazioni visive complesse e di prominenti disturbi visuo – spaziali. Le caratteristiche del quadro cognitivo riscontrate in questa forma di demenza sono da mettere in relazione con un precoce coinvolgimento delle aree occipitali visive nel processo degenerativo, che comunque colpisce in breve tempo l’intera corteccia cerebrale. Alcuni pazienti presentano un disturbo progressivo di una sola funzione cognitiva, come la memoria, il linguaggio, l’orientamento topografico, la capacità di riconoscere i volti o gli oggetti.
      - malattia di Parkinson è un disturbo degenerativo del cervello che colpisce i gangli della base. Compare nei soggetti adulti ed ha un andamento lentamente progressivo nel tempo. L’esordio è caratterizzato dalla comparsa di impaccio nella deambulazione, difficoltà ad iniziare i movimenti, rigidità posturale, spesso associati ad un tipico tremore ad ampie scosse. Molti pazienti sviluppano depressione del tono dell’umore e perdita di iniziativa (apatia). La demenza è caratterizzata da una sindrome disesecutiva associata a disturbi della memoria per gli eventi recenti e turbe del comportamento.
- - - - orientamento spazio – temporale
      - - Memoria a breve termine, verbale e visuo – spaziale
      - - Apprendimento verbale e spaziale
      - - Abilità costruttive (disegno)
      - - linguaggio (comprensione di parole e di frasi, denominazione orale di oggetti, lettura e scrittura). - Fluenza verbale (sia fonologica che semantica)
      - Attenzione
      - - Soluzione di problemi e pensiero logico – astrattivo
- - - - Demenze trattabili e non trattabili:
        le demenze trattabili sono spesso reversibili, perché dovute a malattie del cervello suscettibili di una cura specifica (es. infezioni cerebrali, tumori)
        Altre sindromi demenziali devono essere definite “non trattabili”, ma non hanno un andamento progressivo, come alcuni esiti di traumi cranici. In questo gruppo di demenze si possono includere quelle forme che fanno seguito a ripetuti traumatismi multipli (demenza dei pugili) e quelle che insorgono a causa di un danno diffuso del cervello (da arresto cardiaco o da intossicazione da monossido di carbonio).
        
        tendenza al peggioramento
      - Demenze a carattere progressivo:
        Nella maggioranza dei casi la demenza è causata da un processo degenerativo primario, cioè da una degenerazione delle cellule della corteccia cerebrale per alterazione intrinseca della cellula stessa, non “secondaria” ad altra causa. Le demenze su base vascolare possono realizzarsi dopo ripetuti episodi di ictus cerebrale, cioè dopo ripetute lesioni del cervello.
        
        Demenze degenerative primarie: la forma più comune è la malattia di Alzheimer, una forma di demenza progressiva che colpisce gradualmente l’intera corteccia cerebrale. Le altre forme degenerative progressive più comuni sono la demenza fronto – temporale e la malattia dei corpi di Lewy, distinguibile per un’alterazione caratteristica delle cellule nervose che compromette progressivamente tutto il cervello. E infine la demenza la si riscontra anche in pazienti con il morbo di Parkinson, una malattia degenerativa che colpisce soprattutto i gangli della base.