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PROSPETTIVA AMBIENTALE QUADRANTE II incrocio tra CULTURA e DETERMINISMO Si…

- - - - PROCESSI COMPLEMENTARI
  - - - Esistono diversi tipi di rinforzo:
        
        RINFORZO PRIMARIO fa riferimento a un RINFORZO che scatena un AUMENTO di un COMPORTAMENTO che DIMINUISCE un BISOGNO BIOLOGICO (es: la fame)
        
        RINFORZO SECONDARIO, invece, ha acquisito le proprietà rinforzanti attraverso l'associazione con un RINFORZO PRIMARIO (condizionamento classico) o in virtù del fato che può essere utilizzato per ottenere RINFORZI PRIMARI.
      - Il rinforzo implica sempre lo spostamento dello stato delle cose in una direzione positiva, ma questo può
        avvenire in due modi:
        
        RINFORZO POSITIVO: quando il rinforzo è positivo (ne sono esempi cibo, regali, soldi), si va SEMPRE in direzione positiva in quanto si va verso QUALCOSA DI BUONO=>AGGIUNTA. In questo caso, il comportamento di ricerca che l'ha preceduto diventa più probabile.
        
        RINFORZO NEGATIVO Quando qualcosa di negativo viene RIMOSSO (ne sono esempi rumori fastidiosi, scariche elettriche) => sposta lo stato delle cose in una direzione positiva: dallo SGRADEVOLE al NEUTRALE. NEGATIVO=>NEUTRALE
    - - Anche le punizioni possono essere:
        
        PRIMARIE: cioè alcuni eventi sono intrinsecamente spiacevoli (per esempio, il dolore);
        
        SECONDARIE: cioè, sono spiacevoli a causa della loro associazione con
        le punizioni primarie.
      - Organizzata in due forme:
        
        la PUNIZIONE=AGGIUNTA DI DOLORE, può spostare lo stato delle cose dal neutrale al negativo;
        NEUTRALE=> NEGATIVO
        
        PUNIZIONE=RIMOZIONE di QUALCOSA DI BUONO, determina un cambiamento da uno stato positivo a uno neutrale
        POSITIVO=> NEUTRALE
        Questo principio è noto come "TIME OUT"= strategia ampiamente usata per scoraggiare i comportamenti indesiderati dei bambini. Allontana il bambino da qualsiasi attività stia facendo per condurlo in un luogo in cui NON c'è nulla di piacevole da fare,
    - - DISCRIMINAZIONE: rispondere in
        modo diverso a stimoli diversi.
        Quando uno stimolo è presente, una particolare azione è sempre seguita da un rinforzo, mentre quando lo stimolo è assente, la stessa azione NON è mai seguita da un rinforzo.
        Il comportamento che è provocato dallo stimolo discriminativo (la leva) è detto "sotto il
        controllo dello stimolo".
        Ne consegue che le variazioni ambientali determinano le probabilità che si verifichino comportamenti SOTTO IL CONTROLLO DELLO STIMOLO DISCRIMINALE.
      - ESTINZIONE: si verifica quando un
        comportamento che in precedenza aveva portato a un rinforzo, non fa più così.
        a volte i rinforzi sono molto frequenti, altre volte lo
        sono molto poco.
        Le variazioni nella frequenza possono originare programmi di rinforzo differenti in cui:
        RINFORZO è CONTINUO=> comportamento è seguito OGNI VOLTA dal RINFORZO. un comportamento acquisito con il RINFORZO CONTINUO scomparirà velocemente=> COMPORTAMENTO POCO INSISTENTE/INTENSO: POCO MOTIVATO
        RINFORZO è PARZIALE O INTERMITTENTE=> comportamento è seguito dal RINFORZO SOLO alcune volte=> un comportamento aquisito con il RINFORZO PARZIALE rimane + a lungo ed è + resistente all'ESTINZIONE=> COMPORTAMENTO INSISTENZE: MOLTO MOTIVATO.
      - GENERALIZZAZIONE: rispondere in un
        modo simile a stimoli simili, ma **non identici;
- - - - STILE AUTORITARIO/AUTORITARISMO (basso calore-alto controllo) crea personalità:
        ansiose, senso di insicurezza e difficolta1 relazionali
      - STILE PERMISSIVO/PERMISSIVITÀ (alto calore- basso controllo) forma personalità:
        immature, incapaci di controllare gli impulsi
      - STILE AUTOREVOLE/AUTOREVOLEZZA (alto calore-alto controllo), incoraggia personalità caratterizzate da:
        maggiore autostima, autonomia, cooperazione,amicalità e orientamento alla riuscita
      - STILE NEGLIGENTE/TRASCURANTE/DISTACCATO (basso calore-basso controllo) personalità con:
        bassa autostima, insicurezza e aggressività
  - - - determinano il concetto stesso di "IO" e di PERSONALITÀ.
    - - SOCIETÀ DI TIPO "AGONICO": si basano sulla CULTURA del POTERE, delle NORME, dei RUOLI=> GERARCHIA e BUROCRAZIA penalizzando l'INIZIATIVA PERSONALE
      - SOCIETÀ DI TIPO "EDONICO": si caratterizzano per una maggiore attenzione alle competenze, iniziative personali, capacità, realizzazione dei singoli.
- - - - I fattori climatici possono influire sul temperamento?
        Uno stereotipo diffuso riguarda la differenza tra:
        POPOLI NORDICI, giudicati freddi e
        distaccati;
        POPOLI dei paesi con TEMPERATURE ELEVATE, considerati caldi ed espansivi anche impulsivi e impetuosi .
        Alcune persone vanno in depressione con la brutta stagione per rifiorire all'apparire del sole e della luce
        
        TEMPERATURA
        Si è rilevato che l'AUMENTO DELLA TEMPERATURA influenza negativamente alcune attività cognitive. Lo stress derivante dal calore ha una ricaduta nell'interazione sociale, comportando un aumneto delle valutazioni negative degli altri.
        Il CALDO sembra interferire anche con il CONTROLLO EMOTIVO=> favorendo l'aggressività, i crimi violenti.
        Il FREDDO provocherebbe peggioramento delle prestagioni cognitive, aggressività, ansia
        
        METEREOSENSIBILITÀ in cui i soggetti coinvolti hanno spiccate REAZIONI FISIOPATOLOGICHE: irritabilità, sbalzi d'umore e le forti ALTERAZIONI METEREOLOGICHE generano forte:
        irritabilità nervosismo insonnia => prima della MUTAZIONE ATMOSFERICA
        debolezza, apatia, depressione=> arrivo del FENOMENO CLIMATICO ACUTO
        
        I dati indicano:
        
        una maggiore reattività delle donne e delle persone anziane ai fattori meteorologici, la maggioranza con istruzione bassa;
        
        un punteggo superiore dei metereosensibili in termini di maggiore reattività sia al caldo che al freddo, all'assenza di luce, all'inverno, ma anche all'estate;
        
        un punteggio superiore dei metereostabili nei tratti di AMICALITÀ e STABILITÀ EMOTIVA;
        
        Nessuna differenza significativa tra METEOROSENSIBILI e METEOROSTABILI riguardo alla presenza di allergie e ai valori pressori;
        
        nessuna differenza relativamente alla STRUTTURA CORPOREA
        
        SUICIDI
        Una certa tendenza stagionale sembra essere in relazione al periodo
        scelto per i suicidi.
        Nel periodo invernale e soprattutto durante le
        festività, la percentuale dei suicidi diminuisce.
        Alcuni studi ne riscontrano un aumento nei mesi estivi, soprattutto nel
        mese di giugno.
        +MESI ESTIVI
        -MESI INVERNALI
        
        DISTURBO MENTALE corrispondenza tra STAGIONE DI NASCITA e SCHIZOFRENIA=> tendenza dei soggetti SCHIZOFRENICI a nascere nelle STAGIONI INVERNALI.
        Un preciso collegamento tra PERSONALITÀ e FATTORI STAGIONALI è rilevabile nel disturbo denominato: "DISORDINE AFFETTIVO STAGIONALE" (SAD).
        Si tratta di una particolare forma di disturbo che colpisce alcuni individui con
        l'avvento delle stagioni fredde. I sintomi sono:
        tristezza,
        depressione,
        letargia,
        mancanza di libido,
        ipersonnia,
        stanchezza diurna,
        isolamento sociale
        irritabilità,
        incapacità di concentrazione
        Possibile alterazione SINTESI MELATONINA e SBILANCIAMENTO SEROTONINA.
        
        STUDI EVOLUTIVI Studi recenti sottolineano come le caratteristiche: CLIMATICHE e le RISORSE DI DENARO siano le condizioni di vita di base che sperimentano quotidianamente tutti i membri di ogni società sulla terra=> vanno prese in considerazione quando vogliamo comprendere i comportamenti tra le persone.
    - - La psicologia ambientale propone il costrutto di "attaccamento ai luoghi"
        (Altman e Low, 1992), a indicare il legame affettivo che si stabilisce tra l'individuo e gli spazi carichi di significato ch evengono sperimentati nel corso della sua vita.
        
        Un esempio di questo attaccamento ai luoghi fa riferimento al legame con la PROPRIA ABITAZIONE. Il VALORE PSICOLOGICO della CASA consiste nel suo essere:
        
        fonte di protezione e sicurezza;
        
        sede dei rapporti affettivi più significativi;
        
        simbolo della propria identità personale e del proprio stile di vita
        
        spazio soggettivizzato e conformato alle proprie esigenze personali, in cui ci si sente liberi, a proprio agio...
        
        II rapporto tra la persona e l'abitazione si svolge, nell'ottica della PSICOLOGIA AMBIENTALE, a 2 VIE:
        
        da una parte l'individuo concretizza nella casa i propri bisogni psicologici, vi proietta l'immagine di sè e il proprio stile di vita;
        
        dall'altro lle caratteristiche fisiche dell'abitazione modellano i comportamenti e anche gli atteggiamneti di coloro che vi abitano;
        
        Un esempio che mette in evidenza l'importanza della casa in relazione all'IMMAGINE DI SÈ è il CAMBIAMENTO DI CASA.
        Questo evento, specie se condizionato da necessità esterne, può provocare:
        sensi di depressione
        ansietà
        disorientamento
        +livelli patologici: "SINDROME DI SRADICAMENTO"
        
        In relazione al RAPPORTO CON LA CASA, si possono distinguere 3 CATEGORIE di INDIVIDUI:
        
        PERSONE FAMILIOCENTRICHE: che percepiscono la casa come luogo della PROTEZIONE e della SICUREZZA, preferendo una STRUTTURA + UNITARIA dell'AMBIENTE che consenta ll'INCONTRO e lo SCAMBIO RECIPROCO tra i vari MMEBRI della FAMIGLIA
        
        In quest'ottica Coppola Pignatelli (1977) distingue tra abitazioni INTROVERSE ed ESTROVERSE:
        INTROVERSE: hanno il compito specifico di distinguere la vita in comparti ben separati (es.: domus greco-romana, abitazioni musulmane e
        giapponesi);
        ESTROVERSE: sono quelle in cui i due ambiti, quello PUBBLICO e quello PRIVATO, sono molto + in CONTATTO (es: case del Sud e latine)
        Una delle VARIABILI AFFETTIVE che merita uno studio psicologico a parte è la NOSTALGIA, «quel sentimento di separazione e di lontananza che sorge nella situazione di perdita di legami fisici con un luogo verso cui si era sviluppato un affetto fortemente positivo "
        
        PERSONE SOCIOCENTRICHE che non vedono la casa come oasi o come difesa e la DESIDERANO APERTA verso il MONDO ESTERNO, PRIVA DI BARRIERE PROTETTIVE, ACCESSIBILE e COMUNICANTE
        
        PERSONE EGOCENTRICHE: che vivono la casa come luogo in cui potersi dedicare ai PROPRI INTERESSI, STARE TRANQUILLI e in PACE, preferendo una STRUTTURAZIONE degli SPAZI ARTICOLATI, con + SUDDIVISIONI, così da favorire l''ISOLAMENTO DEI SINGOLI MEMBRI