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(1) DISTURBI DI SCRITTURA E (2) DISTURBI DI CALCOLO - Coggle Diagram
(1) DISTURBI DI SCRITTURA E (2) DISTURBI DI CALCOLO
(1)
Disgrafia
= deficit di scrittura
3
tipi di errori (sono presenti inoltre errori morfologici, derivazionali, semantici, regolarizzazioni, lessicalizzazioni : tranne errori visivi)
ERRORI GRAFEMICI
omissione, trasposizione, sostituzione di uno o più grafemi. In alcuni casi il paziente non rispetta le leggi ortografiche della lingua e dà luogo a risposte illeggibili
ERRORI ALLOGRAFICI
pazienti confondono tra di loro forme diverse di uno stesso grafema e inseriscono nella risposta lettere maiuscole e minuscole nella stessa parola
ERRORI DI FORMAZIONE DI LETTERE
lettere alterate o simboli grafici non leggibili
PROVE
:
si può diagnosticare con le prove inserite nei comuni esami del linguaggio
. Bisogna impiegare
liste bilanciate per verificare l'accuratezza della scrittura e i tipi di errori commessi in funzione di altre variabili
: lunghezza, stato lessicale, classe grammaticale e frequenza d'uso.
Bisogna controllare se (1) i
l paziente ha difficoltà nello scrivere in stampatello/corsivo o se (2) sa quali lettere utilizzare per scrivere un certo simbolo
(prove di
spelling
)
INQUADRAMENTO DIAGNOSTICO
1)
Agrafia afásica
= legata a lesioni nell'ambito delle aree del linguaggio (pronto-parieto-temporali sinistre)
2)
Agrafia visuo-spaziale
= deficit dell'esplorazione visiva (parieto-temporali destre)
3)
Agrafia motoria
= disturbi generali della coordinazione ed esecuzione motoria
4)
Agrafia e Alessia
= parietali sinistre
5)
Agrafia pura
= non associata a nessun deficit (frontali/parietali sinistre)
6)
Agrafia aprassica
= agrafia pura
1) DISGRAFIE PERIFERICHE
I pazienti mostrano alterazioni della risposta scritta, ma eseguono bene i compiti di spelling o di composizione di lettere mobili; essi sanno come dovrebbero scrivere lo stimolo, ma hanno un disturbo nella programmazione o nella realizzazione dei movimenti grafici. Vari studi hanno dimostrato che possono essere distinte
in funzione del tipo di errore prodotto dai pazienti
(grafici, allografici)
Sono presenti nelle disgrazie periferiche: le
DISGRAFIE DA EMINEGLIGENZA.
Abbiamo in questo caso, gli errori di scrittura confinati sistematicamente alla parte iniziale (eminegligenza sinistra) o alla parte finale (eminegligenza destra) degli stimoli. C’è da sottolineare che il disturbo non nasce durante l’elaborazione linguistica ma deriva da un disturbo dell’esplorazione spaziale.
2) DISGRAFIE CENTRALI
compiono lo stesso numero di errori indipendentemente dalla modalità di produzione della risposta
: in questi casi la parte motoria della scrittura non genera in se alcun disturbo particolare mentre risulta
deficitario il modo in cui viene elaborata la risposta.
disgrafia fonologica
= Parallelo alla dislessia fonologica, caratterizzato da errori morfologici e derivazionali, da sostituzione di funtori grammaticali e da lessicalizzazioni nella scrittura di non – parole. Si osserva una dissociazione tra scrittura di parola, relativamente conservata, e scrittura di non – parole, molto deficitaria.
disgrafia profonda
= Caratterizzata dalla presenza di errori semantici in compiti di scrittura e presenta caratteristiche parallele a quelle della dislessia profonda. Per diagnosticare la presenza specifica di disgrafia profonda è necessario porre attenzione al fatto che gli errori semantici vengano prodotti sia nel compito di denominazione scritta di figure che in dettato.
-
disgrafia lessicale/superficiale
= errori di regolarizzazione
disgrafia da deficit del buffer grafemico
= questa sindrome non ha paralleli tra i disturbi di lettura ed individua i pazienti che commettono esclusivamente errori grafemici con tutti i tipi di stimolo e in tutti i compiti di scrittura: scrittura spontanea, dettato, copia. Inoltre lo stesso numero e tipo di errori avviene nello spelling orale, in entrambi i casi maggiore è la lunghezza maggiori sono gli errori.
MODELLO
=
2 vie
una
lessicale ed una sub lessicale
, attraverso le quali è possibile ottenere la corretta sequenza di grafemi. Tuttavia è necessaria una specifica componente per dare conto efficacemente dell’ultimo tipo di disgrafia qui descritto: si deve prevedere una componente comune coinvolta in tutti i compiti di scrittura e in tutte le modalità. Questa componente è probabilmente un
sistema di memoria a breve termine, buffer grafemico,
che mantiene attive e ordinate le rappresentazioni grafemiche, per tutto il tempo che occorre a scriverle. Nella catena del processo di scrittura, il buffer è l’ultima componente cognitiva centrale; infatti successivamente vengono attivati i meccanismi periferici di programmazione della risposta grafica.
(2)
Acalculia
= deficit nell'elaborare i numeri ed eseguire i calcoli (compiti di transcodifica)
errore nell'elaborazione delle singole cifre
errore nell'elaborazione di numeri composti da più cifre
interpretare male i segni aritmetici e sbagli nell'applicare procedure di calcolo
MODELLO
= prevede
due sistemi indipendenti per la comprensione e la produzione dei numeri
; all’interno di entrambi i sistemi è prevista l’esistenza di componenti separate per il codice verbale e quello arabo. I sistemi di comprensione e produzione dei numeri
interagiscono con una componente “centrale” semantica che contiene le rappresentazioni astratte delle quantità numeriche
, le quali guidano sia la selezione delle specifiche unità lessicali numeriche che la specificazione dei loro rapporti sintattici nella struttura di numeri complessi.
Attraverso l’attivazione delle rappresentazioni semantiche delle quantità numeriche è possibile effettuare le operazioni di calcolo
, le quali sono sostenute da una componente cognitiva separata e indipendente;
nell’ambito del sistema di calcolo, è prevista l’esistenza di tre sottocomponenti funzionalmente indipendenti, preposte rispettivamente all’interpretazione dei segni aritmetici, alla conoscenza dei fatti aritmetici e all’applicazione delle procedure di calcolo
.
Questo modello cognitivo prevede che l’elaborazione numerica e il calcolo siano basati sul funzionamento di numerosi moduli indipendenti.
Le doppie dissociazioni riscontrate nei diversi pazienti con disturbi acquisiti di calcolo hanno fornito l’evidenza neuropsicologica che molte delle componenti previste dal modello possono effettivamente essere lese in maniera selettiva dalle lesioni cerebrali.
PROVE
esame delle capacità di
eseguire le quattro operazioni/abilità cognitive connesse alle computazioni numeriche
Benton
: - giudizio di grandezza su coppie di numeri
-conteggio in avanti e indietro
lettura, ripetizione, scrittura sotto dettato e copia di numeri
operazioni numeriche orali e scritte
-prove di ragionamento aritmetico, memoria per cifre e calcoli
Una batteria per i disturbi del calcolo è stata messa a punto in Italia da
Miceli e Capasso
e comprende cinque parti: - prove con stimoli non numerici, - giudizi di grandezza su stimoli numerici presentati per via visiva e per via uditiva, - prove di transcodificazione (ripetizione), lettura e scrittura di numeri in codice arabo e verbale, - riconoscimento uditivo e visivo di segni aritmetici e - prove di calcolo scritto e orale.
INQUADRAMENTO DIAGNOSTICO
Classificazione clinica di
Hecaen
1)
Alessia e agrafia per i numeri
: una forma di acalculia associata a disturbi di lettura e scrittura dei numeri; i pazienti sono incapaci di eseguire calcoli perché non riescono a scrivere o a leggere correttamente le cifre che compongono i numeri da elaborare. In genere tale forma di acalculia si riscontra in pazienti con
lesioni dell’emisfero di sinistra e in particolare con lesioni del lobo parietale.
2)
Acalculia spaziale
: i pazienti con questo tipo di disturbo non riescono ad allineare correttamente le cifre nel tentativo di eseguire le comuni operazioni aritmetiche. In generale i pazienti avrebbero meno difficoltà nell’eseguire facili calcoli a mente piuttosto che per iscritto, dimostrando così una relativa conservazione delle procedure di calcolo. In generale in questo caso tale acalculia è associata a
lesioni nel lobo parietale destro
.
3)
Anaritmetria
: caratterizzata da una specifica incapacità a mettere in atto le corrette procedure di calcolo. I pazienti con questo disturbo non commettono errori nel leggere o scrivere i numeri o nell’allineare le cifre; inoltre, non hanno difficoltà nel contare in avanti o all’indietro, né nell’apprezzare l’ordine di grandezza dei numeri. Questa forma è generata da
lesioni cerebrali localizzate nel lobo parietale sinistro.