Please enable JavaScript.
Coggle requires JavaScript to display documents.
TITO MARCIOPLAUTO - Coggle Diagram
TITO MARCIOPLAUTO
-
-
LA LINGUA DI PLAUTO
-
-
Plauto usa la lingua d'uso latina, cioè il latino parlato del romano colto medio
-
-
urbertas
ricchezza lessicale, con una forte presenza di grecismi
-
L'AUTORE E IL PUBBLICO
-
-
-
ii luoghi in cui vengono ambientate le scene teatrali sono luoghi nel quale il pubblico riesce a immedesimarsi senza difficolta
-
-
UNA PRODUZIONE VASTA, CONSERVATA SOLO IN PARTE
Plauto fu autore di una produzione molto ampia e godette già in vita di un enorme successo, divenendo ben presto oggetto di imitazione e di plagio.
-
intorno alla meta del II secolo a.C. una attività che possiamo definire editoriale e che fu di grande importanza per il destino del testo di Plauto.
Delle commedie plautine furono prodotte vere 'edizioni' critiche. Grazie a questa attività filologica le commedie furono dotate di didascalie sceniche e di sigle per indicare i personaggi
Verso la fine dell'età repubblicana il grande erudito Marco Terenzio Varrone, nel De comoediis Plautinis, ritagliò nell'imponente corpus dell'opera plautina una raccolta di ventuno commedie
Amphitruo;
Asinari(commedia degli asini);
Aulularia(Commedia della pentola);
Captivi(I prigionieri);
Curculio;
Càsina;
Cistellaria(Commedia della cassetta);
Epidicus;
Bàcchides;
Mostellaria(Commedia del fantasma);
Manaechmi;
Miles glorius(Il soldato vanaglorioso):
Psèudolus;
Poenulus(L'uomo di Cartagine);
Persa (Il Persiano);
Rudens(La gòmena);
Stichus;
Trinummus(Le tre monete);
Truculentus(Lo zotico);
Vidularia(Commedia del bauletto).
-