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Le lingue tai - Coggle Diagram
Le lingue tai
Morfologia
Tai/thai = monosillabiche, monomorfemiche, monosignificato
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No flessione dei nomi, accostamento altre parole, nel caso del plurale vanno accostati anche i classificatori (tratto tipico SEA), determinati dalla natura del nome a cui si riferiscono
Processi di formazione di parola:
- eccezioni sistematiche monosillabismo e corrispondenza biunivoca parola > morfema > sillaba sono prefissi, suffissi e alcuni infissi
- diffusa la composizione, di norma composti endocentrici con testa a sinistra, sia coordinativi che determinativi
Verbo:
- No flessione dei verbi, accostamento particelle monosillabiche con valore grammaticale
- Forma base = presente
- particelle talvolta descritte come verbi secondari, no posizione unitaria
Pronomi personali:
- sistema sociolinguisticamente molto complesso, scelta influenzata da natura sociale
- maggiori differenze tra 1/2 ps, solo noi è plurale per conformazione isolante, particella specifica pluralizzante
- uso dei pronomi come aggettivi possessivi
- pronomi sostituibili con termini di parentela in situazioni informali
Parecchie differenze nel gruppo tai, crescendo fonetico-fonologico, sintattico, morfologico e lessicale
Analogie più importanti sono carattere tonale, tipologia isolante e monosillabismo (eccezione prestiti)
Differenziazione in sincronia > ricostruzione in protolingua ostica per differenze tonali (per alcuni 3/4, A-B-C-D)
Great tone split = mutamento delle moderne lingue tai rispetto alla protolingua, effetto principale è riduzione attacchi sillabici con conseguente aumento dei toni
Probabile differenziazione di toni già in protolingua, ma considerata come variante contestuale di un unico tono > oggi è scomparsa la differenziazione fonologica, quindi il tono ha preso pertinenza fonologica
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Difficile indagine comparativa moderne lingue tai per monosillabismo e predilezione tipologia isolante
Tipologia sintattica prediletta SVO
Il sistema di scrittura
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Differenza con sistemi indiani = assenza toni MA poichè nella base sanscrita c'erano a disposizione più simboli di quanti ne fossero necessari, a quelli eccedenti è stata data la funzione di indicatori dei toni
>> laotiano = 27 simboli consonantici per 20 fonemi // thai = 44 simboli consonantici per 21 fonemi con glottidale e approssimanti
Unità grafemica di base = aksara (consonante + vocale inerente), sistemi di scrittura di area indiana, gruppo tai derivante da sistemi alfasillabici indiani, + importante brahmi
Presenza di diacritici, sistema thai molto più complesso delle altre del gruppo
Macrofamiglia kam-tai, 70 milioni di parlanti (Thailandia 85% - Cina)
Famiglia tai di articolazione complessa e confini sfumati:
Parentela con il cinese? Parlanti, diffusione toni, monosillabismo, isolante = macrofamiglia indo-cinese (sino-tai + tibeto-birmane) = indimostrabile per profondità temporale
Sino-tai = cinese + lingue tai + lingue miao-yao
Seconda ipotesi di Benedict: tai e miao-yao indipendenti // derivanti dal phylum austrico ( + miao-yao e lingue austro-asiatiche)
Sempre Bedict: esistenza nella Cina meridionale di un sottogruppo kadai con analogie tai = studio comparativo nel sud-est asiatico porta a intuizione di fenomeni di interferenza (matrice austronesiana)
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Articolazione interna confusa, contaminazioni di lingue diverse, suddivisione in kam-sui + tai, a sua volta diviso in 4 rami:
- Settentrionale
- Centrale
- Sud-occidentale
- Saek
Sintassi
Struttura SVO, struttura sintagmatica abbastanza in accordo con la struttura sintattica (testa a sinistra + modificatore a destra)
No articoli, no copula in predicazione nominale Particelle
- in chiusura di frase (funzioni per noi intonative, no prosodia nelle lingue tonali) tipiche delle varietà diamesiche orali e diafasiche basse
- per rispetto o condiscendenza in situazioni formali
- per manifestare sensazioni, enfatizzare carattere interrogativo
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