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LE RIFORME DI GIOLITTI, Giolitti va incontro al PAESE REALE e limita il…
LE RIFORME DI GIOLITTI
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industiali e borghesi emanano leggi a favore dei ricchi
gli operai e i contadini non hanno il diritto di voto
GIOVANNI GIOLITTI divenne Presidente del Consiglio nel 1903
.
Giolitti progetta riforme per creare
un mercato di consumatori
'è il consumo a produrre ricchezza'
CONSIDERA I LAVORATORI RISORSE
PER LA CRESCITA DEL PAESE
1912
possono votare tutti gli uomini che hanno più di trentanni e hanno svolto il servizio militare
Alle riforme sociali segue un'importante riforma politica:
il suffragio universale maschile
Sciopero generale del 1904
Giolitti non mandò l'esercito contro i lavoratori e aspettò che si esaurisse
RIFORME SOCIALI
leggi che
limitavano l’orario di lavoro delle donne
alzavano i limiti dell’età lavorativa dei bambini
assicuravano cure ai lavoratori
Diritto inalienabile dei lavoratori ad avere le
proprie
associazioni sindacali
nascono le assocazione sindacali (CGL nel 1906)
“Stato mediatore” - Giolitti elegge il governo ad arbitro delle lotte tra lavoratori e padroni.
Gli operai italiani ebbero finalmente paghe migliori e quindi maggiore capacità d’acquisto, allargando il mercato dei consumatori, come Giolitti aveva previsto
GIOLITTI favorì lo SVILUPPO INDUSTRIALE DELL'ITALIA
RIFORMA DELLE FERROVIE: Giolitti nazionalizzò le ferrovie e creò un sistema unico [Ferrovie dello Stato] che si rivelò importante per il commercio e lo sviluppo economico del paese
TRIANGOLO INDUSTRIALE: l'area compresa tra Piemonte, Lombardia e Liguria divenne la zona più industrializzata e ricca d’Italia
POLITICA PROTEZIONISTICA: per proteggere i prodotti industriali italiani, caricando di tasse quelli esteri
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industia automobilistica
industira cinematografica
industria della gomma
telegrafo senza fili
centrali idroelettiriche
radio
Giolitti va incontro al PAESE REALE e limita il potere del PAESE LEGALE