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LA POLITICA INDUSTRIALE DI GIOLITTI - Coggle Diagram
LA POLITICA INDUSTRIALE DI GIOLITTI
NELL'INDUSTRIALIZZAZIONE IL NORD È FAVORITO
NEL PERIODO GIOLITTIANO L'ECONOMIA ITALIANA HA UN DECOLLO.
L'AGRICOLTURA RIMANE L'ATTIVITÀ PREVALENTE.
LO SVILUPPO INTERESSA SPECIALMENTE LE REGIONI SETTENTRIONALI; SI PARLA DI TRIANGOLO INDUSTRIALE, COMPRESO TRA GENOVA, TORINO E MILANO.
QUESTO DECOLLO È DOVUTO ALLO SVILUPPO DELL'INDUSTRIA.
L'INDUSTRIA AL NORD È FAVORITA ANCHE DALLA RICCHEZZA DI CORSI D'ACQUA, SFRUTTABILI A SCOPI IDROELETTRICI.
ALCUNI SETTORI HANNO UNO SVILUPPO PIÙ RAPIDO
LO SVILUPPO DELL'INDUSTRIA SIDERURGICA E MECCANICA SI SVILUPPA IN ITALIA TRA IL 1895 E IL 1913.
LA PRODUZIONE DI ACCIAIO AUMENTÒ NOTEVOLMENTE, PASSANDO DA 50,000 A OLTRE UN MILIONE DI TONNELLATE ALL'ANNO.
L'ILVA, CREATA NEL 1905, HA UN RUOLO IMPORTANTE IN QUESTO SETTORE, CON IMPIANTI A SAVONA, PIOMBINO E LA COSTRUZIONE DI UN NUOVO GRANDE POLO SIDERURGICO A BAGNOLI (NAPOLI).
LA SOCIETÀ ANSALDO, ERA UN IMPORTANTE CENTRO DI INDUSTRIA MECCANICA, CON PIÙ DI 10,000 OPERAI ALL'INIZIO DEL 900.
ALTRI CENTRI INDUSTRIALI IMPORTANTI SONO TORINO, SEDE DELLA FIAT, E MILANO, DOVE SI SVILUPPA L'INDUSTRIA CHIMICA CON LA PIRELLI, ESPERTA NELLA PRODUZIONE DI PNEUMATICI E RIVESTIMENTI PER CAVI.
UN PUNTO RILEVANTE È CHE IL PRIMO PNEUMATICO PER AUTO FU COSTRUITO NEL 1901.
LO STATO SOSTIENE DIRETTAMENTE LO SVILUPPO DELL'INDUSTRIA
DURANTE L'ETÀ GIOLITTIANA, L'ITALIA SPERIMENTA UNA CRESCITA ECONOMICA.
LA PRODUZIONE INDUSTRIALE RIMANE INFERIORE A QUELLA DEI PRINCIPALI PAESI INDUSTRIALIZZATI EUROPEI.
LO STATO SOSTIENE LE INDUSTRIE SIDERURGICHE E MECCANICHE, IL POTENZIAMENTO DEI TRASPORTI E LA MODERNIZZAZIONE DELLA FLOTTA DA GUERRA.
IL GOVERNO IMPLEMENTA UNA POLITICA PROTEZIONISTICA, IMPONENDO DAZI ELEVATI SUI PRODOTTI INDUSTRIALI IMPORTATI PER PROTEGGERE L'INDUSTRIA E MANTENERE PREZZI COMPETITIVI.
IL DIVARIO FRA NORD E SUD NON DIMINUISCE
LA CRESCITA ECONOMICA NON BASTA A RISOLVERE IL PROBLEMA SOCIALE ED ECONOMICO DELL'ITALIA UNITA.
GLI INTERVENTI A FAVORE DELL'INDUSTRIA VANNO A VANTAGGIO DELLE REGIONI DEL NORD, GIÀ PIÙ AVANZATE E PIÙ RICCHE.
I MIGLIORAMENTI NELL'AGRICOLTURA E NELL'ALLEVAMENTO SONO CONCENTRATI NELLA PIANURA PADANA.
NELLE REGIONI MERIDIONALI CONTINUA A PREVALERE L'AGRICOLTURA ESTENSIVA, CON GRANDE QUANTITÀ DI BRACCIANTI POVERI CHE LAVORANO NEI GRANDI LATIFONDI.
TANTE RIVOLTE CONTADINE PONGONO IL PROBLEMA DI UNA RIFORMA AGRARIA, CHE PERÒ NON VIENE FATTA.
L'ARRETRATEZZA DEL SUD È EVIDENTE NELLA PERMANENZA DELL'ANALFABETISMO.
MIGLIORAMENTI DEL MERIDIONE.
LA COSTRUZIONE DELL'ACQUEDOTTO PUGLIESE.
L'INDUSTRIALIZZAZIONE DELLA ZONA DI NAPOLI.
PROVVEDIMENTI PER IL RIMBOSCHIMENTO E LA DIFESA DEL SUOLO.
NEL 1911 AL SUD IL 60% DELLA POPOLAZIONE È ANALFABETA, MENTRE AL NORD E IL 15%.