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MODELLO E-R, Ginevra Baldini - Coggle Diagram
MODELLO E-R
ENTITÀ
DEFINIZIONE
Oggetti principali su cui vengono raccolte le informazioni. Ogni entità rappresenta un concetto concreto o astratto del mondo reale.
RAPPRESENTAZIONE GRAFICA
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Non esiste uno standard comune per rappresentare gli oggetti ma esistono delle linee guida comuni che prevedono dei rettangoli. Le entità sono sempre scritte al singolare, seguendo la notazione standard del linguaggio UML.
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ATTRIBUTI
CARATTERISTICHE
FORMATO - TIPO DI DATO
Testo, numero intero, numero reale, boolean (sì o no, 0 o 1), data (GG-MM-AAAA), ora,
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CLASSIFICAZIONE
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IDENTIFICATORI (CHIAVI)
Identificano univocamente un'istanza di un'entità.
Es: - azienda-partita IVA, persona-cod. fiscale, città-cod. catastale, libri-cod. ISDN
DESCRITTORI
Tutti gli altri attributi che non identificano, quindi descrivono le identità non univocamente.
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DEFINIZIONE
Descrivono le entità con le quali sono associati. Una particolare istanza (un singolo oggetto descritto dalle entità) di un attributo è detta valore.
CHIAVI
Attributo con le seguenti caratteristiche:
- deve essere: obbligatorio, unico ed escplicito;
- può essere composto e non può avere il valore null;
- non è modificabile.
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CHIAVE ESTERNA
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Si indica con la sigla fk
oppure si scrive con la sigla foreign key
oppure si scrive in corsivo l'attributo
Se la chiave è ARTIFICIALE il nome dell'attributo DEVE iniziare sempre con il termine id_"nomeEntità"
RELAZIONI
CLASSIFICAZIONE
CARDINALITÀ
Uno a molti 1:N
Date due entità A e B la relazione 1:N si ottiene quando per un'istanza dell'entità A ci sono 0, 1 o molte istanze dell'entità B. Ma per un'istanza dell'entità B c'è solo un'istanza dell'entità A.
Molti a molti N:N
Date due entità A e B la relazione N:N si ottiene quando per un'istanza dell'entità A ci sono 0, 1 o molte istanze dell'entità B e per un'istanza dell'entità ci sono 0, 1 o molte istanze dell'entità A.
Uno a uno 1:1
Date due entità A e B la relazione 1:1 si ottiene quando al massimo un'istanza dell'entità A viene associata a una sola istanta dell'entità B.
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REGOLE DI LETTURA
- Si inizia sempre con la parola "ogni"
- Si indica il nome delle entità di partenza
- Si indica l'obbligatorietà: "deve" (linea contina) quando l'esistenza è obbligatoria, "può" (linea tratteggiata) quandol'esistenza è facoltativa
- Si riporta il verbo transitivo che descrive la relazione
- Si indica la cardinalità: uno solo (se è "a uno"), uno o molti (se sono "a molti")
- Il nome della seconda entità
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DEFINIZIONE: diagramma utilizzato per rappresentare visivamente gli oggetti coinvolti nel modello utilizzando esclusivamente entità e relazioni.
1976 - Chen propone il modello entità relazione E-R con l'obbiettivo di rendere omogenea la descrizione dei database relazionali in rete.
UTILITÀ
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Il modello può essere usato come piano di lavoro per gli sviluppatori del DB per implementare il modello di dati in uno specifico software di gestione di DB.
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