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CRITICA DELLA RAGION PRATICA - Coggle Diagram
CRITICA DELLA RAGION PRATICA
alla fine della ragion pura Kant nega la metafisica
le idee di dio dell'anima e del mondo ci fanno capire che l'uomo vuole un contatto con esse
la ragione è pratica e si manifesta con la voce della coscienza
si manifesta anche sotto forma di imperativi
sono comandi che ci dicono come agire moralmente
la morale è formale perché fondata sulla ragione
la morale è rigorosa, esclude le emozioni è universale e autonoma
la morale Kantiana vuole che l'uomo si sforzi continuamente contro i sui istinti
gli imperativi sono categorici e non ipotetici
es: imperativo della felicità è ipotetico perché mira ad obiett. personali
GLI IMPERATIVI DELLA MORALE
SECONDA FORMULA
Bisogna agire come se si facesse a gli altri quello che si vorrebbe fosse fatto a se stessi
PRIMA FORMULA
Bisogna applicare la ragione in tutte le azioni e agire come se chiunque fosse al mio posto
TERZA FORMULA
Sintesi delle prime due
la volontà del singolo diventa universale
Kant sposta le idee di dio e dell'immortalità dalla conoscenza alla morale
queste due idee non possono essere eliminate