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diritto al tempio - CASO DELLA REGIONE LOMBARDIA, - - Coggle Diagram
diritto al tempio - CASO DELLA REGIONE LOMBARDIA
nonostante la sentenza del 1993,
molte regioni hanno mantenuto il criterio dell'intesa
per l'accesso alla distribuzione dei fondi e l'assegnazione delle aree edificabili,
tra cui la lombardia
sul punto è intervenuta la sentenza fotocopia del 2002 che ha dichiarato l'incostituzionalità della legge regionale
nel
2005
, la lombardia emana una nuova legge in materia di governo del territorio che contiene una serie di misure per i luoghi di culto
è poi negli anni modificata più volte in ottica di inasprimento delle misure restrittive tese a rendere più difficile l'apertura del luogo di culto
in particolare l'
ultima legge di modifica (2015)
è stata definita
anticulto o antimoscea
prevedeva un
doppio binario per l'accesso alla distribuzione degli spazi e delle risorse
uno lineare e dall'esito automatico > per le confessioni con intese
uno più gravoso e dall'esito condizionato ad una serie di controlli > per le confessioni senza intesa
vi si incentra la sentenza della
corte cost. del 2016
la corte ne
dichiara l'incostituzionalità
non
in virtù dell'
art.8 Cost
(come nella sentenza del 93)
ma in relazione all'art.117 cost
indipendentemente dalla violazione degli artt. 8 e 19 cost, la legge è incostituzionale perchè
la regione ha violato la competenza esclusiva dello stato
(materie di ordine pubblico e della sicurezza)
prevedeva poi un
complesso iter per l'approvazione del PAR
(piano attrezzatura religiosa), in mancanza del quale l'edifico non si sarebbe potuto realizzare
ancora più grave aveva
degradato i luoghi di culto da opere di urbanizzazione secondarie a luoghi di pericolo
> era previsto che dovessero avere un sistema di videosorveglianza collegato alle forze dell'ordine [legge liberticida]
vi si incentra la sentenza della
corte cost. del 2019
la corte
stabilisce l'incostituzionalità del PAR nella parte ini cui prevede tale iter solo per la costruzione dei luoghi di culto
è un
iter astratto
che non tiene conto dell'aspetto urbanistico con l'esigenze del territorio
in mancanza di tali problematiche,
il luogo di culto è uguale a qualsiasi altra opera di urbanizzazione secondaria
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